Incontro proficuo quello avvenuto, ieri, nel Palazzo comunale tra la delegazione del Comitato contro l’installazione della statua di Filippo Pennavaria e il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì. La delegazione era composta da Gianni Battaglia, Aldo Mattisi, Salvatore Licitra, Giovanni Di Rosa, Gianpiero Saladino e Pippo Gurrieri.
I Componenti della delegazione hanno riferito il dissenso registrato durante la riunione che si era tenuta qualche giorno fa, nella sede dell’ANPI, convocata dall’ANPI e CGIL, alla quale hanno partecipato numerose organizzazioni e cittadini, dopo che era trapelata la notizia della richiesta di installazione della statua. Infatti, è stato ribadito come il personaggio Pennavaria non fu “solo” un gerarca fascista e sottosegretario di Stato nel ministero Mussolini, egli fu protagonista dei gravissimi atti di violenza contro operai, contadini, giovani militanti socialisti e verso le Camere del lavoro e le istituzioni comunali democraticamente elette, per favorire, sempre con la forza e il terrore, la nascita e l’affermazione della dittatura fascista che in quegli anni hanno interessato il territorio ragusano.
Il sindaco di Ragusa, Giuseppe Cassì, ha innanzitutto precisato di non avere ricevuto nessuna formale richiesta di installazione della statua in suolo pubblico cittadino e ha seguito la vicenda per come riportata dalla stampa locale ribadendo, comunque, quanto già in precedenza dichiarato, che non è intenzione dell’Amministrazione da lui diretta assecondare, in alcun modo, l’installazione della suddetta statua. In quanto il personaggio in questione ha legato la sua attività al regime fascista che ogni istituzione democratica è, in coerenza con quanto scritto nella Carta costituzionale, impegnata a contrastare. Inoltre, ha aggiunto che la vicenda legata alla statua ha suscitato contrasti e divisioni pertanto ha ribadito che non ci sarà nessuna installazione della suddetta statua.
11 commenti su “Statua a Pennavaria. Incontro col sindaco di Ragusa”
Visto che siete cosi ossessionati da una statua come mai non siete ossessionati dalla persona nella figura di Pennavaria?
Questo criminale protagonista di violenze contro innocenti ha fatto in modo che Ragusa diventasse provincia a discapito di Modica. Se avete tanta ossessione per questa figura che vi ha resuscitato, dovreste anche vergognarvi di essere Provincia e mettere in discussione i circa 80 anni trascorsi da provincialotti.
Basta parlare (solo parlare) di fascismo, che i siniostroidi sbroccano di brutto, ma li capisco, la loro “superiorità morale” è fuori discussione.
Incontro proficuo? Ma tra persone che rinnegano la storia, non la conoscono o solo per ipocriti schieramenti democratici. Ragusa è provincia per opera di Pennavaria che riuscì a strapparla a Modica, nonostante modica fosse superiore culturalmente ed economicamente. Quindi onoratelo comunque con la statua, perché merita così. La storia è la sola che vi dà identità, di essere cioè provinciali, vuoti di peculiarità ma provinciali. Accettatene la STORIA e studiatela facendovi CULTURA
Piazza Impero, l’ospedale Mussolini e il palazzo delle poste…. a quanto pare i ragusani non sanno per nulla che sono piazza della Libertà e l’ospedale civile. Si ostinano con ipocrisia, cercando merito e dignità nel rinniego della storia. Ma vi rende ignoranti delle vostre origini.
Di Filippo Pennavaria i ragusani devono essere fieri! Ragusa era fascista, Modica socialista…. ed è stata questa la differenza per il titolo di capoluogo. È la STORIA… Questa non può essere reinventata da un gruppo di componenti, che in virtù di ideali di modernità, la vogliono rappresentare alle nuove generazioni, falsandone gli eventi dell’epoca che l’hanno generata.
L’anpi e la Cgil quando faranno un bel mea culpa ufficiale sugli eccidi perpetrati dai partigiani rossi a danno di italiani (sia uomini che donne), e partigiani cattolici prima di puntare il dito sempre e solo sul fascismo? Quando ammetteranno che il comunismo ha fatto 100 milioni di morti, molti ma molti di più del fascismo e del nazismo e che le persecuzioni sono tutt’ora in corso?
Per completezza, va altresì ricordata una data: 9 Aprile 1921. Ma poi non capisco questa smania nel 2023 di allocare su suolo pubblico, la statua di un gerarca fascista. Già è tanto che gli sia stata intitolata una via e un viadotto in centro città. La proponessero a la russa, magari come centro tavola.
Che poi Ragusa ” fascista”, non tanto per il nobile Pennavaria, quanto per le famiglie all”epoca in vista. Manca la cultura storica e, con molta approssimazione, si vuole rappresentare un”altra verità, più pulita e rispondente agli schemi attuali. Il sapere e non la cretinaggine delle idee, fanno della persona un uomo libero.
La storia è storia e non si discute sicuramente, ma la legge è legge, la costituzione della Repubblica Italiana è la regge di rango superiore, così come le costituzioni di tutti gli stati del mondo nei rispettivi stati.
Detto questo, tutte le riflessioni che raccontano delle gesta del “gerarca fascista Pennavaria Filippo” sono assolutamente corrette, non serve obbiettare ciò che storicamente è stato Pennavaria.
Naturalmente è incontestabile anche il fatto che il gerarca fascista si era macchiato di essere criminale protagonista di violenze contro innocenti, magari in giro per Ragusa, qualche giovane potrà riportare la storia del nonno che veniva riempito di “olio di ricino” per convincerlo ad abiurare certe idee.
La COSTITUZIONE sancisce che non potrà più ricostituirsi il “partito fascista”, va da sè che ogni atto che ripropone quel concetto storico và evitato, e naturalmente anche la dedica di statue e qualsiasi cosa che possa “beatificare” o “elogiare” personaggi come Pennavaria non sono e non saranno legali.
Pertanto i sognatori del “ventennio” che neppure hanno conosciuto, i restauratori di quel marciume resteranno delusi, pazienza per loro.
Buon sabato a tutti.
Paolo, condanno tutti gli eccidi sia da parte dei fascisti che da parte dei partigiani, questo è sicuramente il punto di partenza, ma,
anche in questo caso in guerra c’è chi attacca e chi si difende, si, sicuramente per lei la colpa sarà di chi vuole, ma a me non interessa parlare di questo, c’è un prima ed un dopo, c’è chi attacca e c’è chi si difende anche in modo cruento.
La statua di “Pennavaria” portatela a casa vostra e inchinatevi quanto volete nel vostro privato (per essere chiari), ma non sarà mai un monumento pubblico, se ne faccia una ragione.
Dal tenore di alcuni commenti, molti fascistoidi sono usciti dalle condotte di acque nere, vorrebbero spurgare. Chiudete quei tombini per favore
@Vincenzo, a me del tale menzionato nell’articolo importa proprio nulla. Mi importa quanto risulti fastidiosa all’inverosimile l’ipocrisia di chi punta il dito sul sedere degli altri senza vedere le proprie frenate. E’ vomitevole sentire gente che vede fascismo ovunque, quando sono i primi che credono in talune ideologie totalitarie. Poi, per me, potete mettere anche la statua di speranza, sempre ipocrisia rimane, e menzogna.