Si è tenuto a Palermo, presso l’Assessorato regionale ai Beni Culturali un incontro tra il dirigente generale Ing. Mario La Rocca, il sindaco di Scicli Mario Marino, la presidente di Legambiente Scicli “Kiafura” Alessia Gambuzza e l’architetto Salvo Di Maria, “memoria storica” della Fornace.
La riunione è l’ultima di una serie di attività e di interlocuzioni svolte dal circolo Legambiente in questi anni, fra le quali ricordiamo quelle intrattenute con il ministro Franceschini e con il compianto assessore Tusa. Mentre, fra le attività svolte si deve citare lo straordinario successo del recente ed evocativo concerto del maestro Marcello Giordano Pellegrino, tenutosi a ridosso della Fornace.
L’incontro segue la lettera inviata da Legambiente all’assessorato per sollecitare la messa in sicurezza e ha inteso fare punto sullo stato dell’arte dell’iter burocratico già da tempo avviato con la dichiarazione di pubblica utilità.
“Dal confronto istituzionale” dichiara Alessia Gambuzza – Presidente di Legambiente Scicli Kiafura “abbiamo appreso che la Regione, attraverso la soprintendenza di Ragusa, ha provveduto ad inizio anno a notificare a tutti i proprietari le indennità di esproprio e che l’intera somma che costituisce l’indennità è stata impegnata da parte della Regione per portare a compimento la procedura. Il dirigente generale Mario La Rocca ha preso anche l’impegno a dare impulso alla soprintendenza a redigere il progetto di messa in sicurezza”.
“Come Legambiente riteniamo estremamente importante la partecipazione fattiva del primo cittadino e seguiremo da parte nostra i vari passaggi, attraverso un confronto collaborativo con l’amministrazione, consapevoli come siamo che troppo tempo è stato sciupato e che Fornace Penna potrebbe non essere più in grado di sopportare gli eventi climatici delle prossime stagioni.”
1 commento su “Fornace Penna. Legambiente Scicli Kiafura con il Sindaco all’Assessorato regionale ai Beni Culturali”
La fornace va ripristinata com’era, con riproponimento storico dell’attività a scopo turistico culturale , ma occorrono ” mecenati della storia” e finanziamenti anche stranieri.