La stagione estiva ha finalmente portato il sole nelle nostre giornate ma, allo stesso tempo, ha “scoperto” le problematiche della quotidianità ragusana: cumuli di immondizia ai margini delle strade, movida malsana che rovina i momenti di serenità, inciviltà diffusa, spiagge poco accessibili e interessi privati che, a ben vedere, confliggono con quelli collettivi.
Ma andiamo con ordine.
In una comunità che non è – e non può essere – ideale, il ruolo del cittadino ha sicuramente il suo peso, ma sono le istituzioni quelle chiamate a disciplinare i comportamenti dei singoli.
Di seguito si riportano alcuni punti che, a parere di chi scrive, meritano la dovuta attenzione da parte dell’amministrazione ragusana.
Inciviltà diffusa: capita a tutti, almeno una volta al giorno, di imbattersi in manovre e parcheggi selvaggi che ostruiscono il traffico, rischiano di causare – e causano – incidenti o impediscono l’attraversamento sulle strisce pedonali. La sicurezza del pedone decantata in campagna elettorale, forse, passa anche dalla presenza di controlli in tal senso, attualmente assenti. I residenti di Marina di Ragusa inoltre ringraziano l’invasione di veicoli, che impedisce di parcheggiare a distanze ragionevoli dalle proprie abitazioni.
Che dire poi delle mini (spesso neanche tanto) discariche ammirabili nelle vie del centro storico di Ragusa, nelle strade extraurbane e nelle zone della frazione marinara. Non c’è attivismo ambientalista che tenga di fronte all’inerzia delle autorità.
Spiagge: i vanti di pluriennali bandiere blu e di spiagge a misura di bambino appaiono alquanto distanti dalla realtà odierna, che invece conta arenili con accessi poco fruibili perché occupati dalla vegetazione incontrollata o da ciottoli, tubi a vista e ferraglia (come nella “Spiaggia degli Americani”, peraltro con acque spesso inquinate). Si aggiungano passerelle inesistenti e docce malfunzionanti – ormai neanche a farci caso, o quasi – rese maggiormente impraticabili da cumuli di sabbia in loro prossimità.
“Luna park”: è innegabile che piccoli e meno piccoli siano affezionati a tale area, che però comporta forse più disagi, sporcizia e pericolo che divertimento. Infatti, le giostre si espandono sempre più di anno in anno, giungendo fino a due metri (letteralmente) dalla Spiaggia degli Americani, costituendo un grave pericolo fisico per i bagnanti da un lato e per i conducenti dall’altro, costretti a frenare improvvisamente a causa dell’attraversamento di famiglie lungo la strada senza illuminazione né strisce pedonali. Vi è poi il pregiudizio paesaggistico, sonoro e luminoso per i residenti della zona. Sarebbe forse più consono, piuttosto che far lucrare privati ad un costo sociale pubblico, prendere provvedimenti differenti, favorendo iniziative sostenibili e di livello anche culturale.
Sicurezza e integrazione: il nostro territorio ha la fortuna di ospitare moltissime persone provenienti da tante parti dell’Isola, della Penisola e dall’estero. Ma come è naturale, una concentrazione del traffico turistico comporta, oltre ai diversi benefici, anche variegati disagi e rischi per la sicurezza e l’incolumità. Ci si riferisce alle molteplici risse e furti balzati agli onori della cronaca locale. Aumentano poi gli episodi di degrado e di violenza da parte di cittadini stranieri, sia nell’oramai ex salotto di Ragusa, che a Marina di Ragusa: non è certo l’indifferenza verso la ghettizzazione di intere aree a favorire l’inclusione.
Infine, la massiccia presenza degli appostamenti delle forze di polizia degli ultimi giorni, se a qualcuno potrebbe dare un senso di sicurezza, a qualcun altro, invece, sembra piuttosto una misura resa necessaria per tamponare le inefficienze dell’amministrazione comunale e dei corpi di polizia locale, il cui operato – sia per carenze del corpo stesso o di chi lo coordina – non è certamente funzionale.
Si invita pertanto l’Amministrazione a provvedere, al di là dei proclami, su queste e altre questioni già ampiamente conosciute
- 11 Ottobre 2024 -