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Modica. Tre su tre per Scenari 2023

Pienone per Enrico Mentana sulla scalinata di San Pietro. Sold out per Daniele Mencarelli al Chiostro del Carmine. Tutto esaurito per Giovanni Caccamo a Palazzo S.Domenico
Tempo di lettura: 2 minuti

“Che gioia! Oltre ogni più rosea aspettativa”. E’ la soddisfazione riassunta in una sola frase che Piera Ficili, direttore artistico e anima di Scenari 2023, rilascia dopo la conclusione della terza serata. Modica sta respirando un luglio di enorme spessore culturale. Cominciato tra attualità, storie di vita ed una finestra bella sul mondo dei ragazzi e l’Italia del domani. Un inizio come meglio non si poteva. E le parole di Maria Monisteri, sindaco di Modica, sulla scalinata di San Pietro assieme ad Enrico Mentana, che hanno aperto la rassegna, ne sono la testimonianza: “Siamo felici – ha detto il Sindaco – che Modica sia sede di un evento del genere e con figure di così alto profilo. Una soddisfazione; un ‘regalo’ di Piera a Modica; un’iniziativa che sosteniamo e che vogliamo diventi ogni anno sempre più importante. Cominciare con Enrico Mentana poi, è certificazione dell’eccellenza della nostra Città e a cosa Modica vuole ambire”. Il comune di Modica, il Libero Consorzio di Ragusa con il commissario straordinario, Salvatore Piazza, e la Regione Sicilia, grazie all’impegno dell’onorevole, Ignazio Abbate, sono il supporto concreto delle istituzioni a questo evento
Scenari 2023, è stato aperto da Enrico Mentana. 80 minuti di una lectio magistralis sul giornalismo al tempo di guerre e pandemie. Frasi nitide, senza fraintendimenti; pensieri concreti e chiari; per dire che di fronte ad una guerra lui sta dalla parte di chi è invaso e mai dell’invasore; come chi ha subito debba essere sostenuto in ogni modo; per dire come durante la pandemia, la voce del ‘no vax’ –“che poi è anche quella di chi vuole la pace con la resa ucraina…”- era senza senso, logica e verità; per dire come il giornalista non può rifugiarsi dietro la teoria delle ‘due campane’ (“Nel caso di un grave fatto di mafia, si deve sentire il mafioso per fare da contraltare alla vittima?”, ha detto provocatoriamente il direttore del Tg di La7), facendo una colpevole informazione pilatesca. 80 minuti di vera e propria lezione per far capire che la realtà va guardata negli occhi e non offuscata da un finto equilibrio. Applausi a scena aperta ed un bagno di folla per lui e le sue parole
Un sabato ‘grande firma’, bissato dalla domenica di Daniele Mencarelli e il suo ‘Fame d’Aria’, edito Mondadori, nel chiostro dell’ex convento del Carmine di piazza Matteotti, con Chiara Facello a condurlo nel racconto della difficile storia di un disturbo con cui si è costretti a vivere. Mencarelli, ha avuta la straordinaria capacità di empatizzare con le duecento persone presenti e di trasmettere sensazioni forti. Quelle contenute in un libro da condividere e da leggere frase per frase, per provare a capire cos’è la ‘fame d’aria’, quando la si avverte e cosa provoca. Dove si fanno i conti con l’amore genitoriale che a sua volta, si imbatte con la rabbia, il disamore e quel solco spesso invisibile tra tragedia e rinascita.
Ieri sera, il tris perfetto, con Giovanni Caccamo, il ‘Manifesto del Cambiamento Parola ai Giovani’, edito da Treccani, con la prefazione di Papa Francesco. Un anno e mezzo di lavoro, raccontato insieme a Giada Giaquinta, con il bellissimo intermezzo del palchetto condiviso con Andrea Caschetto che è stato suo compagno di classe. Un’ora piena per raccontare e mettere a disposizione di tutti, quello che lui stesso ha definito un “manifesto culturale, creato da sessanta testimonianze di giovani noti e meno noti -loro la firma in calce alle pagine del libro/raccolta- per aiutare chi vive una fase di stasi e cerca la sua bussola interiore”. Attraverso le parole che Giovanni Caccamo usa in modo eccellente nelle sue canzoni e che qui, nel suo libro, diventano l’abbrivio e il motivo di ogni pagina
Solo tre giorni di pausa e poi altri tre grandi eventi: Venerdì 7 luglio, Mario Giordano, sabato 8 luglio, Stefania Andreoli e domenica, 9 luglio, Pif

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Venerdì 7 luglio: Mario Giordano, atrio Palazzo San Domenico, 21.00, ‘Maledette Iene’
Sabato 8 luglio: Stefania Andreoli, ex convento del Carmine piazza Matteotti, 21.00, ‘Perfetti o Felici’; presenta Caterina Gurrieri
Domenica 9 luglio: Pif, scalinata San Giovanni, 21.00, ‘La disperata ricerca di amore di un povero idiota’

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2 commenti su “Modica. Tre su tre per Scenari 2023”

  1. Non ho capito, Mentana è l’eccellenza alla quale vuole ambire Modica?

    Pensavo Modica mirasse in alto, non in basso.

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