Le gravi difficoltà relazionali sindacali e gestionali dell’ASP 7 di Ragusa sono l’argomento oggetto di una richiesta di incontro all’Assessore regionale alla Sanità e al presidente della VI Commissione, Sanità.
Nella nota si legge che i sindacati hanno richiesto da tempo una interlocuzione fattiva e concreta con la Direzione Strategica, ma nei fatti hanno potuto constatare una chiusura che ha portato ad indire un sit-in di protesta il 18 maggio scorso, con la partecipazione di circa 250 Operatori Sanitari e non, e dei segretari regionali.
Se da un lato hanno paventato aperture a parole, dall’altro lato hanno continuato a mantenere un disegno che non è mai stato chiaro e quali obiettivi vogliono raggiungere.
Nello specifico i sindacati, si legge ancora nella lettera, non hanno condiviso e con opportune indicazioni hanno presentato delle proposte meritevoli di essere valutate, il piano del fabbisogno del personale per il triennio 2023/2025, dell’ASP 7 di Ragusa.
Ebbene, sono state evidenziate alcune lacune in merito a quanto proposto, riguardante la parte assistenziale (Infermieri, OSS., Ausiliari Socio Sanitari) e per la parte tecnica, (Operatori Tecnici), ove i sindacati hanno manifestato e riscontrato lemaggiori criticità aziendali.
A queste opportune note, condivise dalla Direzione Strategica , viene deliberato un fabbisogno del personale completamente difforme da quanto concordato.
“Questi sindacati – si legge nella nota sottoscritta dai dirigenti sindacali richiedenti l’incontro – hanno più volte richiesto l’applicazione della direttiva da Lei emanata, dopo la condivisione con le OO.SS, Regionali del 26 aprile scorso di contro la Direzione Strategica si fa carico di un concorso pubblico per 120posti di Infermieri, disattendendo completamente quanto previsto dalla direttiva assessoriale citata. (prima stabilizzazione personale con i requisiti Covid, dopo concorso)
A questo va aggiunto che i dipendenti Ausiliari, Operatori Tecnici, Assistenti Sociali, Psicologi, Biologici, che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione ai sensi della legge 234/2021 art.1 c 268 lettera b, e che maturano i requisiti ai sensi dell’art 20 del Dgls 75/2017, sono stati completamente abbandonati e non previsti nei piani del fabbisogno.
A ciò bisogna aggiungere una ulteriore anomalia, nella stesura del fabbisogno, non è stato previsto nessun tipo di verticalizzazione, pur avendo condiviso e deliberato un regolamento aziendale.
L’immobilismo assoluto di questa Direzione Strategica, sta conducendo l’azienda in un vicolo cieco, senza possibilità e prospettive di crescita e di miglioramento dei servizi sanitari.
A questo va aggiunto una discrepanza contrattuale, per la nomina del capo staff in seno alla Direzione Generale, stravolgendo gli articoli contrattuali della Dirigenza, che prevedevano una selezione.
In barba a quanto descritto sopra, il Commissario con una semplice, disposizione di servizio, non ha tenuto in debita considerazione quanto previsto dal D.A. n. 675 del 31/07/2019, a firma dell’Assessore alla Salute pro-tempore Razza e del Dirigente Regionale La Rocca.”
3 commenti su “I sindacati denunciano complicate relazioni con l’Asp Ragusa”
Per i sindacati è giunto il tempo ove le parole non servono più!
Se non si rispettano gli accordi scritti, perchè continuate ancora con queste lettere d’amore? Si, d’amore, perchè un comunicato di protesta (quasi denuncia), andrebbe formulato più pesantemente e se necessario con accuse ben precise atteso che da come letto siete stati ingannati facendovi fare la figura di peones avendo perso da tempo l’autorità che vi hanno affidato i lavoratori.
Non è facile capire quanto la Sanità vuole persone sempre più malate e curarle con farmaci palliativi (per la felicità dei Big Pharma) prescritti da remoto attraverso un computer. Da qui la necessità di avere sempre più personale amministrativo che operativo.
Non trattate mai con i disonesti e i corrotti, questi vanno solo combattuti e voi ne avete pieno titolo perchè la categoria dei lavoratori ha affidato a voi il compito di proteggerli e salvaguardarli. A questo poi si aggiunge anche l’opinione pubblica che guarda e ascolta quello che fate.
Un’azienda affidata ad un commissario inesperto e non competente. Praticamente si dá in mano l’azienda sanitaria provinciale ad un soggetto che non ha esperienze manageriali di un certo livello che non prende una decisione che sia una se non dopo aver ricevuto la telefonata da Modica. Aggiungiamo anche la plenipotenziaria dottoressa Sigona che cura esclusivamente i suoi interessi personali (vedi la figlia che da Palermo piomba direttamente negli uffici della direzione strategica di piazza Igea), per finire alla dottoressa Schinina’ un’incompetente assoluta. Dove finirà questa Asp che era stata portata ai fasti della gestione Aliquo’? La delibera del fabbisogno del personale, afferma la dottoressa Sigona e la direzione strategia tutta, in condivisione con le OO.SS, ma in realtà di condiviso non c’è un bel niente. Mi raccomando continuate così che andremo allo sfascio. A breve i pazienti della provincia cominceranno nuovamente i viaggi della speranza verso le altre aziende sanitarie della regione o anche fuori regione. Bravi! Siete il peggio che possa esistere, meritereste il licenziamento in tronco è il commissario di tornare a casa a fare danni altrove
I sindacati denunciano che al momento non possono strappare favori all’amministrazione vendendo i loro iscritti per raggiungere altri scopi. Il sindacato non fa mai l interesse del lavoratore in azienda.il sindacato non avrebbe dovuto supportare l amministrazione aliquo con le delibere ad hoc per concorsi milionari di gente che non ha rispettato la carriera ed è passata da quarto livello a quadro dirigente, creando un regolamento ad hoc. I sindacati avrebbero dovuto vigilare sui concorsi monopartecipati. I sindacati avrebbero dovuto opporsi all’ascesa di tutti i figli di….papà che si sono ritrovati a ricoprire ruoli. Dove w rano i sindacati quando la gente comune si vedeva surclassato?? Ora questa gestione sta facendo di peggio. I sindacati saranno impegnati a ottenere qualcosa per sé stessi.