
di g.r.
Lo rileva un sondaggio del Washington Post-Ipsos nel quale la maggior parte degli afroamericani degli Stati Uniti crede che il razzismo peggiorerà nei prossimi anni della loro vita. Lo studio ha dettagliato che il 51 per cento degli intervistati pensa che la discriminazione razziale non farà che peggiorare, mentre il 37 per cento, crede che rimarrà la stessa e solo l’11 per cento crede che la situazione migliorerà. Gli intervistati tra i 50 ei 64 anni sono quelli che ritengono maggiormente che questo flagello si aggraverà (il 57 per cento del totale in questa fascia di età). D’altra parte, il 43 per cento degli adulti tra i 30 ei 39 anni ritiene invece che la discriminazione razziale migliorerà o rimarrà invariata, essendo questa la fascia di età più incline a questa tendenza. Tuttavia, anche in questo segmento, non più del 13 per cento crede che il razzismo possa migliorare. Circa il 70 per cento degli intervistati ha affermato che è molto più pericoloso essere un adolescente adesso rispetto a quando lo era in generale alla sua età. Allo stesso modo, oltre il 60 per cento teme che qualcuno dei suoi familiari possa essere attaccato perché ha la pelle nera. Inoltre l’80 per cento delle persone di origine africana crede che la popolazione bianca non si fidi della popolazione nera, contro il 17 per cento crede di sì. Lo studio è stato condotto tra il 28 aprile e il 12 maggio con l’intervista a 1.225 adulti neri non ispanici e un campione parzialmente sovrapposto di 1.018 adulti.