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Modica, Caterina Chinnici a scuola parla coi giovani

Tempo di lettura: 2 minuti

Venerdì 19 maggio l’europarlamentare Caterina Chinnici, magistrato e figlia del procuratore Rocco Chinnici ucciso dalla mafia a Palermo, sarà a Modica all’Istituto Superiore “Giovanni Verga” in piazza Baden – Powell  per una conferenza sul tema “conoscere l’Europa”. Ad accogliere l’on. Chinnici sarà il dirigente scolastico Alberto Moltisanti e prima della conferenza è prevista l’esibizione dell’orchestra di fiati del liceo musicale dell’istituto che  suonerà l’inno di Mameli e l’inno alla Gioia. La conferenza sarà conclusa con  un “question time,” con interventi degli alunni, che sarà moderato dalla docente Francesca Giardina. L’evento è organizzato nell’ambito del progetto EPAS (Scuola ambasciatrice del Parlamento europeo), realizzato dalle docenti Beatrice Antoci e Maria Agosta, che mira a sensibilizzare gli studenti alla democrazia parlamentare europea, al ruolo del Parlamento europeo e ai valori europei .

 

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9 commenti su “Modica, Caterina Chinnici a scuola parla coi giovani”

  1. Mi domando, con tutto il rispetto per l’europarlamentare, se le dirigenza scolastiche accoglierebbero con altrettanto entusiasmo anche iniziative di senso contrario, suonando insieme all’anno di Mameli la leggenda del Piave. Così, giusto per insegnare il raffronto, lasciare la critica e la scelta agli studenti e non per politica europeista a senso unico in dolby surround senza alternativa.

  2. Caterina Chinnici non è la stessa che è fuggita dal Pd della Schlein?
    In pratica la Chinnici invece di parlare agli studenti dei valori morali, del senso di Nazione, dei diritti costituzionali, li vuole indottrinare ai valori europei. I valori della cancel cultur, del gender, dei social, della facoltà di non pensare autonomamente, e soprattutto di non ribellarsi a questo progresso.
    Li vuole indottrinare alla democrazia liberale europea con tutti i suoi valori!
    Mi spiace che tanti politici abbiano fatto fortuna con i valori che avevano i loro parenti e per cui sono morti per questo, Mattarella in primis. Ma evidentemente non sono serviti a niente!

  3. La politica entra a scuola per sensibilizzare i ragazzi ai valori europei? I ragazzi hanno bisogno di didattica vera, di professori Seri in grado di dare CULTURA. I ragazzi non hanno bisogno di essere deviati da politica spazzatura, che demolisce i Valori fondanti di una società civile, i VALORI di una Nazione, i valori dell”Italia. ” Scuola ambasciatrice del parlamento europeo”?Evitate l”inno di Mameli…. La scuola non è un circo da numeri speciali. La Scuola deve dare formazione, non ” deve indottrinare”. Ma tutti questi docenti che organizzano questi seminari, ma di chi hanno il benestare per lavorare così il cervello dei ragazzi!?

  4. L’elemento che oggi potrei mettere in discussione relativamente a Caterina Chinnici, considerato il suo passato e la storia della sua famiglia è, il suo recente passaggio a Forza Italia, il partito di Berlusconi e Dell’Utri, la coesistenza fra il suo vissuto fra anti-mafia e non.
    Leggo di tutto, di valori morali, di cancel cultur, di gender… ma non trovo nulla di appropriato… libertà è anche quello di appioppare anche i cavoli a merenda.
    Vivendo l’Italia e l’Europa
    Buona giornata a tutti

  5. La libertà individuale è una cosa… manipolare il cervello dei ragazzi con racconti ipocriti è un”altra cosa. La signora è stata sicuramente invitata… la sua storia appartiene a lei e non può essere un pass di luce riflessa. La Scuola ha bisogno di professori Seri che sappiano fare i professori e gli educatori. Programmi surrogati sono diseducativi e dannosi. Ai ragazzi viene tolta la libertà di pensiero e denotano carenza di capacità formativa.

  6. Dott. Ruzza, ricorrere a certi espedienti è solo sopperire alla scarsa capacità formativa e si demanda per integrare,per tirare a campare. Queste sono interferenze, e non è mettere la scuola al passo,ma é denigrare la sua funzione di formare Uomini e non surrogati o sagome da poligono. Puttroppo il calibro è di pochi…. e I ragazzi strumenti disarmonici in una società civile deformata da tanta carenza.

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