Putin: fate attenzione, l’umanità rischia grosso

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Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito e denunciato che il mondo e la civiltà sono a un punto di svolta cruciale e che l’Occidente sta conducendo una vera e propria guerra contro il suo paese, assicurando nel contempo che la Russia supererà questa nuova sfida. Durante il discorso in occasione del 78° anniversario della vittoria del popolo sovietico sul nazismo, il leader russo ha accusato le élite occidentali di promuovere “atti sanguinosi, colpi di stato, seminare odio, russofobia e nazionalismo aggressivo”. Putin ha affermato che “qualsiasi ideologia di superiorità è disgustosa, criminale e mortale”. Il capo di stato russo ha osservato che l’Occidente sembra aver dimenticato chi ha sconfitto il “mostruoso male totale del nazismo”. Diversi paesi, ha avvertito nel suo intervento, vogliono strangolare qualsiasi centro di sviluppo sovrano, il loro obiettivo è ottenere la disintegrazione e la distruzione della Russia, invertire i risultati della seconda guerra mondiale, rompere il sistema di sicurezza globale e il diritto internazionale. Prima di concludere il suo intervento, Putin ha dedicato alcune parole di incoraggiamento ai soldati e alle truppe che si trovano nella regione del Donbass, difendendo e garantendo assistenza alla popolazione civile di quella regione. Inoltre si è detto orgoglioso di tutti i soldati che stanno partecipando all’operazione militare speciale nel Donbass e che stanno combattendo per la sicurezza del loro Paese. Al termine della sfilata, Vladimir Putin e i leader invitati alla celebrazione hanno deposto una corona di fiori presso la Tomba del Milite Ignoto, in ricordo dei caduti nella Grande Guerra Patriottica. All’evento del Giorno della Vittoria, Vladimir Putin era accompagnato dai suoi omologhi bielorussi, Alexander Lukashenko: per il Kazakistan era presente  Kasym-Yomart Tokaev; per il Kirghisistan, Sadyr Zhaparov; per il Tagikistan, Emomali Rachmon; per l’Uzbekistan, Shavkat Mirziyoyev; per il Turkmenistan, Serdar Berdimuhamedov e il Primo Ministro dell’Armenia, il  pusillamine Nikol Pashinián. Alla parata storica hanno partecipato circa 10.000 soldati e 125 veicoli militari, comprese le truppe che hanno partecipato ai combattimenti nell’ambito dell’operazione militare speciale in Ucraina.

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