Cerca
Close this search box.

Sudan: dietro la guerra l’ombra lunga di potenze straniere…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

Sudan, il paese più esteso del continente africano prima dell’indipendenza, nel 2011, della sua parte meridionale, paese tra i più poveri e dallo scorso 15 aprile terreno di uno scontro feroce tra due generali che hanno scommesso il loro futuro sull’esito di una guerra per il potere. Al-Burhan, presidente di fatto e capo militare del Sudan e delle forze armate e il suo numero due Dagalo, detto Hemedti, che guida le Rapid support forces (Rsf), un gruppo paramilitare di mercenari provenienti in gran parte da Ciad e Libia, erede della famigerata milizia dei diavoli a cavallo, i “Janjaweed”. Nel regolamento di conti tra i due contendenti, il livello di intensità è in aumento e i cessate il fuoco sono stati violati malgrado gli inviti di Stati Uniti Unione europea e Onu e le offerte di mediazione di Egitto, Sud Sudan e Kenya che temono ripercussioni nella regione. Si combatte contemporaneamente in dieci città e la capitale Khartum con l’aeroporto è sotto un bombardamento di missili che non risparmia neanche gli aerei civili. I sudanesi sono barricati in casa, terrorizzati: cercano di aiutarsi tra loro con acqua e cibo e con messaggi di avvertimento “Attenzione, i miliziani ribelli  (le Rsf) hanno fatto irruzione nella zona industriale”. Trent’anni di regime dell’autocrate Omar al-Bashir, rovesciato nel 2019 dal golpe ordinato da Al-Burhan, hanno abituato il Paese ai metodi dispotici dei militari, ma non alla spietatezza del famigerato generale Dagalo e dei suoi “psicopatici” Janjaweed che tra il 2003 e il 2008 seminarono il terrore nella regione del Darfur, bruciando villaggi, massacrando, stuprando donne e bambine, sotterrando gli uomini in fosse comuni. Trecentomila i morti. Dagalo/Hemedti era stato ingaggiato dal presidente al-Bashir, in carcere con l’accusa di crimini contro l’umanità, per condurre la sua operazione di pulizia etnica contro la minoranza non musulmana. I sudanesi non hanno dimenticato come non hanno dimenticato la brutalità usata dai mercenari del generale durante la rivoluzione del 2019, scoppiata per chiedere di sganciare i militari dal potere politico e avviare un processo di transizione democratica. In un solo giorno di sit-in furono ammazzati 120 manifestanti. Dagalo negò ogni addebito. Nel 2021, lui e Al-Burhan hanno orchestrato un golpe che ha definitivamente archiviato la speranza dei sudanesi in un governo civile perché, come ha spiegato al Financial Times Alan Boswell dell’International Crisis Group, le forze regolari si occupano degli affari e dell’economia del paese, mentre i paramilitari coltivano i loro interessi nel settore minerario. Esercito regolare e miliziani fanno il buono e il cattivo tempo e cooperano quando si tratta di spartirsi il bottino, in considerevole aumento quando in ballo c’è il metallo giallo. E proprio grazie all’ex presidente Omar al-Bashir, suo patrono ribaltato, il generale dei diavoli a cavallo ha iniziato la propria ascesa, agendo in totale autonomia e ampio grado di impunità, al punto di sequestrare le miniere d’oro a un leader tribale rivale nel Darfur, fonte della sua considerevole ricchezza, l’obiettivo finale di questo genere di personaggi. “Non sono il primo uomo ad avere miniere d’oro”, ha dichiarato Dagalo alla BBC. Ricchezza e brutalità pare non guastino, anzi, rafforzano il profilo all’estero, dove si registra un accresciuto interesse per le milizie mercenarie. I diavoli a cavallo hanno combattuto nella guerra civile in Yemen per Abu Dhabi e Riad contro Teheran e sono state coinvolte nel conflitto in Libia dove è intervenuto anche il gruppo Wagner con il quale Dagalo/Hemedti è entrato in affari nelle operazioni di estrazione dell’oro. Essendo brigate transnazionali, le Rsf  come la Wagner, ricevono armi e soldi per dare appoggio a chi ne ha bisogno e al pari dei gruppi terroristici come lo Stato islamico con cui condividono la strategia del terrore, non devono rendere conto dei crimini di cui si macchiano. Chi risponde del loro operato? Qual è il loro paese d’origine? Chi li ingaggia? In quale paese combattono? Per chi combattono? L’impossibilità a rispondere, costituisce una copertura perfetta contro qualunque tentativo da parte della giustizia internazionale di intervenire. E’ anche questo il motivo per cui le milizie mercenarie agiscono in modo sempre più spietato, e quindi più efficace e rapido, che è poi ciò che ne accresce la popolarità. La crisi in Sudan non poteva non ingolosire la Russia, che, estromessa dall’Occidente, sta implementando la propria attività tentacolare laddove vede aprirsi spiragli favorevoli all’allargamento della propria influenza. Attraverso la Wagner avrebbe fornito missili terra-aria a Dagalo negli scontri contro il rivale al-Burhan. Nel caos, le alleanze si disegnano in base agli interessi, cambiando gli interessi, cambiano le alleanze ma resta il terreno comune della brutalità.

506926
© Riproduzione riservata

14 commenti su “Sudan: dietro la guerra l’ombra lunga di potenze straniere…l’opinione di Rita Faletti”

  1. Il Medio Oriente si è liberato dell’influenza Usa, Israele è isolata, paesi nemici storici siglano accordi.

    L’Africa si sta finalmente liberando del colonialismo francese e dello sfruttamento degli inglesi ed americani tornando alla sovranità.

    Il dollaro è eliminato sempre da più paesi per gli scambi commerciali, fatto che renderà ancora più ridicole e controproducenti le sanzioni ai paesi non allineati.

    Il Sudan potrebbe essere stia facendo grosse pulizie dentro casa, sbattendo fuori i nemici interni, gli agenti stranieri che operano anche in casa nostra.

    La regola, ormai palese, è leggere al contrario le notizie occidentali.

    #hastatoputeen, sempre e comunque.

  2. E te pareva che anche qui non era colpa della Russia? Soprattutto del più grande tiranno, carnefice, dittatore, sanguinario di tutti i tempi? Putin….A chisti bazzalletti…..vuoi vedere che gli forniscono le pale? Una volta che la Russia non ha più armi, può solo fornire pale. Soldati poi impossibile! In Ucraina perde più di 800 soldati al giorno. Nella favola di Cappuccetto Rosso non c’è più il lupo, ma Putin. E diventerà una storia vera.

  3. Tonino Spinello

    Il leader delle Rsf durante la visita in Russia e prima dell’invasione dell’Ucraina aveva espresso il suo consenso a una base russa sul Mar Rosso. Questo il ruolo dei mercenari Wagner.
    Mohammed Dagalo è il generale sudanese che in questo momento controlla di fatto il Sudan. Dagalo vuole un Sudan libero e indipendente, non nelle mani dell’anglosfera. Per questo motivo è partita la campagna di fango dei media occidentali che improvvisamente si ricordano che esiste il Sudan! Se l’anglosfera perde il Sudan, in pratica l’occidente è fuori dall’Africa.
    Qualche giorno fa è stato assalito l’ambasciatore dell’Ue a Karthoun in Sudan, questo fa pensare che questo generale sappia molto bene dove sta il problema. A tale ‘proposito personalmente non
    sapevo esistesse un ambasciatore Ue, chi rappresenta poi è tutto da capire.
    Comunque è alquanto evidente che in Africa è in atto un riassetto geopolitico senza precedenti (non solo in Sudan) e tutto quello che prima si era radicato con le democratiche ingerenze prima e militari dopo, sta saltando in pochi mesi dopo anni di sottomissione democratica.
    Ovviamente come dice la Faletti, cambiano le alleanze ma restano le brutalità, questo è vero, ma spero che siano le ultime brutalità e che si metta questo paese come tutta l’Africa nelle condizioni di autogovernarsi da soli e prosperare senza ingerenze straniere. Poi possono decidere da soli con chi fare affari o essere amici, e non è detto che se sono amici con la Russia non lo posso essere con l’Europa o l’America, basta che ognuno rispetta il popolo sovrano che ha di fronte. Il rispetto è alla base di tutto!

  4. Signora Faletti, si potrebbe fare una sezione apposita per complottisti anti-sistema anti-occidente, anti-Israele, anti-scienza, anti-buonsenso, pro-terrepiatte, pro-sciechimiche… svolgerebbe una funzione sociale importante.
    Oggi è un giorno di pacificazione e di liberazione degli asti e delle polemiche come fu la liberazione dai Nazisti. Pace a tutti voi.

  5. Credo profondamente nelle libertà di cui gode chiunque viva in uno stato di diritto. Creare una sezione apposita per gli odiatori dell’Occidente sarebbe un po’ come ghettizzarli e indicarli al pubblico ludibrio. Le loro affermazioni sono sufficienti a classificarli come appartenenti a una categoria specifica da cui prendere le distanze o a cui associarsi, dipende da quanto si è razionali e disincantati. I complottisti sono un po’ come i partiti politici che si azzuffano per frasi o espressioni e perdono di vista la sostanza. Quello che dicono e spacciano per verità, è in massima parte farina di sacchi altrui, di personaggi a cui la guerra scatenata in Ucraina da Putin non interessa affatto. Al primo posto sono i loro interessi. Credere che la Russia sia vittima della Nato fa ridere, ma il senso del ridicolo appartiene a chi sa guardare alle cose con razionalità e conosce la storia non le narrazioni propalate da Russia Today, Sputnik ecc.. Buona Liberazione! Un augurio che rivolgo di cuore al popolo ucraino.

  6. @vince’
    Anti- buonsenso lei c’entra alla grande ……mai avuto! Anti-nazista idem, visto che sta dalla parte dei nazisti Ucraini, posso fare nomi e cognomi. Come posso fare nomi e cognomi di ex gerarchi nazisti del Wermacht, che poi hanno avuto ruoli importanti nella Nato. Se vuole oltre ai nomi, metto pure in quali anni si sono succeduti, ed il ruolo coperto. Poi basta vedere il suo modo di relazionarsi con chi non la pensa come lei, per capire che non ci siamo liberati del tutto dei nazisti. Come tutti hanno potuto vedere e leggere in passato nei suoi commenti. Quindi inutile che cerca di mettere i suoi abiti ad altri. Le recite a
    Teatro. Mi spiace, ma se l’è cercata. Comunque le auguro una buona giornata. Attendiamo pippo adesso……

  7. Bastava scrivere “spavaldo” !! DOTTORESSA Faletti non c’è bisogno che si elevi, o ci faccia capire quanto ha studiato. lo sappiamo! Specialmente con me che sono un ignorante nei suoi confronti. La “spavalderia” non mi appartiene!! Come non appartiene la
    “modestia” ad alcuni. Capita, che vado sopra le righe con alcuni “istruiti intellettuali”, ma è solo una conseguenza.

  8. Quanto accade in Sudan è una mossa a “forchetta”del Cremlino, che sta utilizzando la Wagner sul territorio…
    Vedrete quanti civili scapperanno verso nord…
    Nei prossimi mesi subiremo l”esodo attraverso il Mediterraneo, con una forte componente sudanese..
    Un modo come un altro per invadere l’Europa attraverso l’Italia..

  9. L’ho scritto settimane fa…
    L’ONU deve prendere Coscienza, e passare ai fatti..

    In un modo od in un altro vanno fatte uscire od eliminare i reparti Wagner dall’Africa..
    Hanno il compito di terrorizzare masse di civili con guerre civili, ed affamarli per spingerli da sud verso nord, e verso l’Europa..
    Sono “brigate del terrore” con il compito di scatenare disordini la dove sono stati inviati con scopi ben specifici..
    Alkaida era una banda di ruba galline al confronto..

  10. @ Tutti :
    Ora è ALLERTA…
    Se è vero che i ribelli sono venuti in possesso dei batteri del laboratorio microbiologico, potrebbe scatenarsi il fuggi fuggi generale…
    Diciamo che “qualcuno” ha interessi a creare seri problemi in Africa. .ed ancora più seri in Europa…

  11. Tonino Spinello

    Terrorista,
    Il problema è che stanno andando tutti nel pallone e tutto il fumo e l’arroganza che hanno sempre mostrato gli occidentali gli sta sfumando da sotto il naso.
    L’ambasciatore israeliano all’ONU pretendeva (non voleva) che la Russia rinviasse il dibattito sulla costituzione della Palestina perchè ieri si celebrava la nascita dello stato di Israele. La Russia ha rifiutato e l’Ambasciatore ha avuto una crisi di nervi.
    Ramaphosa presidente del Sudafrica ha deciso di uscire dalla Corte Penale Internazionale per non avere pressioni internazionali sulla possibilità remota di avere un coinvolgimento sull’arresto Putin. Ma anche se una possibilità inesistente, Ramaphosa in ogni caso ha messo in chiaro le posizioni del Sudafrica facendo intendere che non ha intenzione di reggere il moccolo e fare il fantoccio a degli psicopatici.
    A Roma è in corso una conferenza bilaterale per discutere sulla ricostruzione dell’Ucraina la quale l’Italia vuole essere protagonista senza sapere se l’attuale governo ci sarà ancora. Come vede, ormai viviamo nel virtuale.
    Sul fuggi fuggi: Sono 45 le imbarcazioni arrivati a Lampedusa per un totale di 1822 clandestini. Altri barconi sono in arrivo, e probabilmente come Lei fa intendere arriveranno anche dal Sudan portandoci qualche batterio. Nella sostanza con tutti questi barconi in acqua, si può raggiungere Lampedusa a piedi saltando tra un’imbarcazione all’altra. E per fortuna che la Meloni era fascista, pensa se fosse stata comunista. No Terrorista, invece siamo tutti Atlantisti!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

SEGUICI
IL METEO
UTENTI IN LINEA
Scroll to Top