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Migliaia di presenze per la festa di San Giorgio a Modica

Tempo di lettura: 2 minuti

E’ stata una grande e straordinaria festa. Con una dimostrazione d’affetto che non ha eguali. Una mobilitazione suggestiva di fedeli e devoti che, assieme a turisti e visitatori, hanno formato un tappeto umano soprattutto nel pomeriggio, all’uscita del simulacro dalla chiesa Madre e, in maniera ancora più consistente, intorno all’una e venti di notte quando il santo cavaliere è rientrato e ha dato inizio ai memorabili “giri” all’interno delle navate oltre a uscire nuovamente fuori sul sagrato. Prima del rientro, però, uno spettacolare gioco pirotecnico ha fatto da cornice alla solennità del momento. Il tutto sottolineato da uno scrosciante applauso dei devoti e dei fedeli che hanno assiepato le scalinate di San Giorgio. La festa si è conclusa nelle prime ore del mattino, poco prima delle 2. Tutto questo, e molto altro ancora, è stata la fase finale delle celebrazioni in onore del santo martire e patrono di Modica, che ieri ha vissuto il momento clou mettendo in rilievo la notevole affezione che l’intera comunità cittadina nutre nei confronti del megalomartire. Vere e proprie manifestazioni di giubilo che hanno riguardato tutti in maniera indistinta. E così dopo la celebrazione eucaristica della mattina, che è stata celebrata dal preposto parroco, il sacerdote Michele Fidone, con la presenza delle autorità civili e militari, dell’associazione cattolica portatori di San Giorgio martire e dei cavalieri templari federiciani, caratterizzata dalla recita dell’atto di affidamento della città al santo patrono, e dopo la santa messa del pomeriggio, intorno alle 17 c’è stata la trionfale uscita accolta dalla consueta acclamazione “Giorgio, Giorgio, Giorgio” oltre che dallo sparo di volantini e fuochi pirotecnici. Quindi ha avuto inizio la processione lungo il percorso tradizionale che ha vissuto straordinari momenti di intensità caratterizzati anche da fasi di vera e propria emozione ogni qualvolta il simulacro si è fermato in prossimità delle abitazioni di persone anziane o che non potevano deambulare. Tantissimi gli attestati di venerazione nei confronti del patrono. Il  parroco, Don Michele Fidone, e l’associazione portatori San Giorgio, presieduta da Marco Borrometi, hanno espresso grande soddisfazione per la piena riuscita dei festeggiamenti che, ancora una volta, hanno coinvolto fedeli e devoti provenienti da ogni dove. La Regione Sicilia e il Comune di Modica hanno patrocinato le celebrazioni. A curare la comunicazione esterna, invece, Confcommercio provinciale Ragusa con la collaborazione della sezione cittadina. “E’ stata una festa, ma d’altronde non avevamo dubbi in proposito, davvero straordinaria – sottolineano il presidente provinciale Gianluca Manenti e il presidente cittadino Emanuele Iemmolo – con la grande processione in onore di San Giorgio martire che ha fatto registrare numeri importanti. Ma, soprattutto, le presenze si sono moltiplicate in occasione dell’uscita e del rientro quando abbiamo potuto notare migliaia e migliaia di persone. Tra queste anche visitatori e turisti i quali sono stati accolti al meglio nelle nostre strutture ricettive facendo diventare la festa di San Giorgio l’occasione propizia per far sì che la città di Modica possa mettersi ancora una volta in vetrina nella maniera dovuta”.

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27 commenti su “Migliaia di presenze per la festa di San Giorgio a Modica”

  1. I momenti, dal punto di vista folcloristico, più importanti di questa festa sono l’uscita e poi il rientro con, a seguire, i tradizionali “giri”.
    Se San Giorgio ritorna in chiesa nelle “ore piccole”, significa privare tantissime persone, che per vari motivi non possono stare fino a tardi, di godere del “rientro” e dei “giri”.
    Agli amici portatori di San Giorgio, quindi un invito, almeno per il prossimo anno, di fare rientrare San Giorgio in orari più consoni (prima della mezzanotte) e consentire così di fare partecipare più persone ai ” riti” finali.

  2. Carmelo Spadaro

    Esprimo il massimo e dovuto rispetto per i sentimenti di fede e di attaccamento di tutti quanti manifestano il loro sentimento religioso attraverso la festa di s. Giorgio.
    Tuttavia risulta non poco difficile cogliere il significato di questa manifestazione folcloristica.
    Si, perché di semplice manifestazione folcloristica si tratta. A volte solo teatrale
    Un rito quasi pagano e a tratti solo teatrale.
    Quasi 9 ore in giro per la città tra uova sode ed altre cibarie vari.
    La scarrozziata detro e fuori la chiesa rappresta in fine l’apice di una fine serata molto contraddittoria.
    Comunque, prendiamola per quella che è: un evento turistico alla pari del cioccolato di modica.

  3. Folclore e basta. Niente di religioso, solo una festa pagana. Un Santo mai esistito, nessuna traccia neanche nel Vecchio Testamento. La Chiesa luogo di meditazione, e di preghiera, trasformata in uno stadio, chi urla, chi corre, chi mangia, chi fuma, per far girare una statua in gesso che non rappresenta nessuno. Poi il gran finale con i soliti inutili è sempre uguali fuochi d’artificio, migliaia di euro in fumo, che si potrebbero donare a famiglie bisognose. Inoltre i fuochi d’artificio nei centri storici dovrebbero essere vietati per le vibrazioni. Ma per queste cose i cittadini sono intelligenti. Tutti con smartphone a fotografare. Chi può affermare il contrario? Non sia mai andare contro certi intellettuali.

  4. Ho dimenticato, adesso il sacerdote presenterà le spese alla Regione, naturalmente la Regione darà i fondi per questo teatro pagano. Però poi per gli intellettuali che scrivono su questo blog che tutti conosciamo, il problema era il reddito di cittadinanza. Poi invece si spendono migliaia di euro per queste “intelligenti” ricorrenze. Per carità giusto togliere il reddito di cittadinanza, ma dategli un lavoro non da schiavi, è con contratto serio.

  5. @gino lei ogni anno usa il copia e incolla per lamentarsi della festa di San Giorgio e non solo… Le rammento però vista la sua eccelsa conoscenza di tutto che la statua è in cartapesta, una botte di legno fa da telaio al cavallo e il drago è un tronco di legno anch’esso rivestito di carta pesta.
    Mi perdoni Gino dall’alto della sua intelligenza ma ogni tanto, spesso, lei toppa fortemente.
    Buon 25 aprile a tutti!!!

  6. “Migliaia di presenze…”
    TUTTA PROPAGANDA !
    C’erano tutti gli gnaziani a correre davanti al Simulacro.
    Come per incanto li trovavate appollaiati in anticipo nelle fermate storiche.
    Gnaziu è stato il campioni che ha battuto tutti, e salito pure sull’altare a fianco dei sacerdoti in S.Maria.

  7. Be, che dire, avevo proprio bisogno che il comitato mi suggerisse com’è fatta la statua, con una botte nel ventre del cavallo ecc ecc . Pensi che a Malta è raffigurato senza il cavallo. Detto questo, ha forse paura che la verità del mio pensiero gli rompa l’annuale giocattolo? Stia sereno, nessuno le può togliere la moltitudine di intelligenti che voi avete indottrinato, potete capire com’è facile orientare le masse. Le feste sono create appositamente. I Cesari gli organizzavano i giochi al Colosseo. Per me potete festeggiarlo anche due volte l’anno, anche per una settimana, non per 12 ore…..troppo poco. In Egitto credevano in Osiride Dio del Sole, il Faraone era definito figlio di Osiride, adoravano Hanubis con il corpo di un cane, ecc ecc . Ed i cristiani erano una setta. Basta pubblicizzare per rendere importante un prodotto. Ormai siete famosi, non sarà certo il mio copia incolla a fermare il vostro evento. Non capisco come una persona intelligente come lei perda tempo a leggere il mio copia incolla. Buon divertimento.

  8. Buona festa della liberazione a tutti.
    In particolare a coloro che pur essendo consapevoli dell’occupazione e delle successiva liberazione dai Nazisti, pur essendo con i partigiani ed aver condannato il nazifascismo, oggi fanno le pulci all’Ucraina e la accusano di volersi difendere, mi ricolgo a coloro che ricordano via Rasella e poi si lamentano delle operazioni “partigiane” degli ucraini contro i Russi per liberare la loro terra… che facciano pace con la loro ragione.
    Una buona e festosa giornata a tutti

  9. Il commento del Sig. Vincenzo, nel contesto di questo articolo è come ” i cavoli a merenda”. Pur di esternare su nazisti, nazifascismo e via dicendo, perde sempre l” occasione di tacere. Approfondisca altri interessi e non se ne faccia un chiodo fisso di Putin, dell”Ucraina e delle chiocciole dopo il temporale. Lasci agli altri la libertà di dire…. In democrazia c”è anche questo

  10. ….. alla fine della fiera Modica, geograficamente, è lontana da Putin, dall”ucraina e si hanno tutte le prerogative per godersi, tutte le feste che vuole, senza sentire il sibilo delle armi e liberare così il cervello dalle paranoie. Non vorrei pensare all”assillo, come effetto delle dosi vaccinale. Sarebbe un grave danno

  11. @Gino lei ha l’arroganza tipica di chi dice la sua e gli altri debbono stare zitti, sbaglia non sapendo neanche come è fatta la statua però per lei è importante parlare anche se poi le sue notizie sono solo aria fritta come quella del prete che presentera’ il conto alla regione!!!
    La festa era già stata pagata, parli pure dia fiato alla sua voce!!!

  12. Il confronto con il pensiero logico degli adulti aiuta il bambino ad abbandonare gradualmente il pensiero magico. Il bambino comprenderà , che piante e oggetti (Statue) non hanno desideri né volontà .

  13. Gustave Le Bon – Psicologia delle folle , nemmeno la lettura di questo libro mi ha fatto credere che più che la festa del santo sia la festa degli istinti arcani, primordiali e collettivi della folla , che per sublimarsi strumentalizzano il martire e il cristianesimo , mai lo potrò credere, viva i san giuggiari e Modica Alta ahahhahahah!!!!!

  14. Io non ho nessuna arroganza. Che le Regioni stanziano soldi per le feste è verissimo, com’è verissimo che le chiese chiedono fondi per le feste. Quindi le mie notizie non sono aria fritta. Di com’è fatta la statua nel contesto che ho spiegato non c’entra nulla. Può essere d’oro, ma non rappresenta un fico secco. E che quelli come lei vanno dietro a fichi secchi anche questo purtroppo per lei è verissimo. Creda pure alla favola di Biancaneve…….ma com’è fatta la statua di Biancaneve non importa. Ha capito adesso? Oppure le devo fare il disegnino?! Io ho espresso il vero!! Lei esprime solo fesserie, crede a fesserie, come pure corre dietro a fesserie sotto forma di statue che non rappresentano nulla!! Quindi si festeggi Biancaneve, a me non mi frega nulla. In Chiesa si va per pregare, non per fare della chiesa un porcile. Mi spiace per lei ma è così.

  15. Tonino Spinello

    Rosalba una volta ad una Signora con il suo temperamento si diceva:
    ” A chista attrucciuniata è”!

  16. @gino io non credo a niente, tantomeno non credo nelle sue parole utili a fare polemica e sopratutto prive di senso e logica!!!
    Ciau Gino!!!

  17. Per la verità “attrucciuniata” era anche sinonimo di “bizzocca”, che stava ad indicare con simpatiche sfumature diverse tipologie di persone di sesso femminile: “signorine di lungo corso”, oppure “ripudiate dai mariti” e nei casi più comuni “caldane da menopausa”.
    Bellissime reminiscenze sessiste del passato da cancellare dal lessico comune, poichè poi qualcuna potrebbe offendersi, noi Spinello, le tiriamo fuori per motivi “didattici” direi, i giovani devono poter apprendere.
    Nessuno si offenda sono termini che non esistono più.
    Buona serata a tutti.

  18. Alberto La Placa

    Sono ateo e materialista, tuttavia ho assistito alla festa fuori dal tempio perché mi trovavo a visitare la città , penso che potrebbe essere un interessante evento da studiare per un antropologo culturale. Secondo la mia personale impressione di sacro non ho trovato nulla , mi pare piuttosto un rituale collettivo che assolve alla sublimazione e alla catarsi , di energie libitiche e istintive ancestrali , che vengono liberate e per così dire gratificate . Ho avuto l ‘impressione di non vedere nessuna devozione al santo martire per i cattolici , ma alla statua che mi è sembrata rappresentare un giovinetto sbarbato che sbandiera una spada , passando sopra un drago ferito da una persona adulta , statua che è servita all ‘ immaginario collettivo a credere a una favola e a idolatrare la statua del personaggio della favola. Su un altro articolo ho letto che le ragazze toccavano gli attributi al cavallo e che la statua del personaggio leggendario che uccide un drago che mangiava fanciulle, la folla l ‘avesse fidanzata con la statua di una santa di un altra epoca e che i sacerdoti cattolici aprivano le porte alla folla , per farla giocare come una bambina con le bambole. Non sono credente , ma mi appare evidente e mi sembra che il rituale all’aperto assolve compiti diversi :svago , divertimento, liberazione di energie, rafforzamento dei legami socioidentitari , che c’entra più con l ‘opera dei pupi e re artu’ e i cavalieri della tavola rotonda e il folklore che con un santo cristiano che ha dato la vita e versato il suo sangue per la fede nel suo Dio

  19. Scusa Gino, ma se San Giorgio non ti piace perché ti sei chiamato Gino ossia Giorgino dicasi Giorgio?
    Potevi chiamarti Pitrino, oppure Tino, o ancora Vannino, Pino, Mino, Lino, Nino.

  20. E dopo l’angolo delle paroline siculo-modicane, riportiamo San Giorgio in magazzino, ad aspettare il prossimo anno.

  21. Riportiamo San Giorgio in magazzino? Le faccio notare che secondo la vostra stessa fede san Giorgio dovrebbe trovarsi nella gloria del paradiso , avendo lavato le loro vesti con il sangue versato nel martirio. Ma che scherziamo?

  22. Il costituendo ” duo”.. Triste, innominabile, da bassifondi. Di solito si pratica quel che si conosce e si conosce quel che si pratica.

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