L’Onorevole Ignazio Abbate, insieme al collega Carmelo Pace, ha presentato un disegno di legge per rivoluzionare il comparto turistico regionale. Un settore trainante per l’economia siciliana fermo ancora ad un ordinamento di vent’anni fa che poco e nulla ha ormai aderenza con i tempi moderni e con il nuovo modo di concepire il turismo e la ricchezza che esso può generare. Il nuovo disegno di legge riscrive principi e finalità del turismo, ridetermina le competenze della Regione, detta le norme per le imprese turistiche ed il personale addetto. Inoltre crea l’ufficio dell’Osservatorio Turistico Regionale cui è affidato il compito di collaborare con le Agenzie turistiche territoriali ai fini della programmazione strategica dei progetti e degli interventi, nonché di fornire all’Assessorato regionale del turismo gli elementi conoscitivi utili alla predisposizione del Programma pluriennale di sviluppo turistico integrato e del Piano esecutivo annuale. “Abbiamo progettato questo nuovo disegno di legge – commenta l’Onorevole Abbate – perché il modo di gestire il turismo in Sicilia nel 2023 non è più congruo con i tempi moderni. La sua genesi è da condividere con le varie associazioni di categoria con cui abbiamo avuto un dialogo costruttivo e proficuo. E’ necessario prevedere un nuovo modus operandi perché il turismo è anche un parametro del benessere dei residenti. Se i residenti stanno bene aumenterà il turismo e crescerà di qualità portando benefici a tutti. Il Piano dovrà trattare anche di quella mobilità turistica regionale che partendo dagli HUB principali consente di raggiungere ogni destinazione (Isole comprese), dei costi per l’utilizzo dei teatri di pietra o di altri beni culturali (oggetto di interesse per eventi sia pubblici che privati) e della fruizione delle aree protette (parchi, riserve, ZPS, ecc). La nuova legge servirà anche a definire ruoli e compiti dell’amministrazione regionale che non può certo sostituirsi agli imprenditori privati ma che deve supportare il prodotto Sicilia affinché possa essere poi acquistato dall’utente finale attraverso i canali dell’intermediazione che possono essere o quelli fisici o quelli del web”.
- 11 Dicembre 2024 -
3 commenti su “Riorganizzazione comparto turistico. Disegno di legge a firma Abbate”
Sperando che si ricordino anche delle migliaia di locazioni turistiche gestite da persone fisiche senza partita iva,
Prima c’era la scusante che non pagavanno le tasse sulle locazioni, adesso con il Codice Identificativo Regionale le pagheranno anche loro.
Le loro locazioni sono una boccata di ossigeno per la nostra martoriata economia .
Questi pero’ non sono tutelati da nessuna associazione di categoria,
Ricordatevi di loro e non li boicottate, come ha gia’ fatto qualcuno in precedenza, altrimenti poi saranno loro a ricordarsi di voi.
Programmare percorsi : turistico culturali, archeologici, artistici, architettonici , naturali e paesagistici e enogastronomici, con mappatura e rivalorizzazione dei siti , da aprire alla pubblica fruizione, il resto è per gli esercenti attività commerciali e per un turismo di basso profilo e a tempo determinato.
@giovanni, il Cir è un’altra min…ta alla siciliana dato che in pochi espongono lo stesso nei vari portali o nei loro siti web e nessuno controlla; vada nel sito dell’osservatorio turistico regionale e verifiche lei stesso quante strutture hanno richiesto il Cir; neanche il 10% delle strutture regolari (tralasciamo tutte quelle in nero); da quest’anno c’è anche la Dac7 ma in pochi lo sanno : questo si che sarà un problema per chi evade sia che è in regola sia che lavori in nero anche con le Ota!