Dopo la premiazione alle prefinali di settembre a Fano, la miss ragusana Lucrezia Di Matteo ha ricevuto ufficialmente la fascia direttamente dalle mani di Patrizia Mirigliani. “Una emozione indescrivibile, soprattutto perché a consegnarmela è stata la patron del concorso, alla quale sono davvero grata. Indossare questa fascia speciale sarà per me un onore ma anche una nuova responsabilità, anche perché nella lunga storia del concorso solamente in due abbiamo ricevuto questo riconoscimento”.
Lucrezia ribadisce che l’esperienza a Miss Italia rappresenta una tappa importantissima del percorso che intende fare nel mondo dello spettacolo e, contemporaneamente, una opportunità per accendere i riflettori su diverse tematiche sociali alle quali è molto sensibile. “Il mio primo obiettivo è quello di proseguire gli studi. Sono laureata in Scienze e Tecniche psicologiche ed attualmente frequento la magistrale di Psicologia e Neuroscienze Cognitive presso l’Università degli studi di Messina. Inoltre sto frequentando il Master specialistico sulla diagnosi e la valutazione dei disturbi di personalità in ambito civile e penale con la dottoressa Roberta Bruzzone, psicologa forense e criminologa”.
“La Fascia Miss Talento mi aiuterà quindi a dare maggiore evidenza a messaggi importanti, con la consapevolezza che ciò che ci rende davvero speciali è quello che portiamo dentro”.
Durante la cerimonia di consegna a Roma, Lucrezia Di Matteo ha inoltre “prestato” il volto per una ricerca scientifica internazionale – “Sono stata selezionata per la ricerca condotta dal professor Raul D’Alessio. Un approccio scientifico per la promozione della salute che intende scardinare l’idea di un modello unico di bellezza, possibile anche grazie all’evoluzione scientifica verso la tecnologia 3D. Attraverso il reperimento di questo tipo di immagini la ricerca scientifica del professor D’Alessio punta a definire i nuovi parametri dell’attrattiva facciale. Non si parla quindi solamente di bellezza ma di una cosa molto più importante, si parla infatti di unicità”.