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Ispica. L’Istituto “Da Vinci” grida NO al bullismo

Incontri informativi con il dott. Raffa per sensibilizzare i giovani
Tempo di lettura: 2 minuti

Conclusi gli appuntamenti organizzati dall’Istituto Comprensivo “L. da Vinci di Ispica” sulle tematiche del bullismo e del cyberbullismo. Ad essere coinvolte le classi quarte e quinte della Scuola Primaria e tutti gli studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado. A dialogare con i ragazzi è stato Giuseppe Raffa, Responsabile del Centro
Bullismi dell’ASP di Ragusa che, prendendo spunto dai monologhi letti in classe nei giorni precedenti all’incontro, tratti dal libro “Bullo da morire”, ha creato importanti spunti di riflessione e ho motivato i ragazzi al dialogo e al confronto. Ad introdurre gli incontri è stato il Dirigente Scolastico Alberto Moltisanti che si è soffermato con i ragazzi parlano loro con molta professionalità ma anche naturalezza, per far capire loro quali sono i pericoli legati a chi subisce e a chi fa violenza. Ad aprire gli incontri per la Scuola Primaria è stata l’insegnante Marinella Sacchetta, per la Scuola Secondaria di Primo Grado la prof.ssa Mariagabriella Milone, referente della legalità e della lotta al bullismo. Gli studenti si sono dimostrati interessati curiosi, intervenendo spesso per chiedere o raccontare qualche esperienza personale. Il dott. Raffa ha tracciato l’iter della violenza giovanile, partendo dal monologo di Attilio, il bullo che fa una brutta fine, che i ragazzi hanno letto, apprezzato e commentato. Ha anche parlato di bullismo digitale e sociale dispensando consigli e suggerimenti per vincere la violenza di chi la fa e di chi la subisce. Un momento importante per sensibilizzare i giovani, educandoli ad essere cittadini consapevoli. Perché bulli non si nasce ma si diventa.

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3 commenti su “Ispica. L’Istituto “Da Vinci” grida NO al bullismo”

  1. I bulli nelle scuole ci sono sempre stati, e sempre ci saranno. Il problema e che adesso non sono bulli, ma delinquenti!! E la colpa principale sta nella famiglia, che vive lontano dai figli. Pensate che per un rimprovero i genitori vanno a picchiare l’insegnante. Questo è l’esempio che danno ai figli. E mi spiace dirlo ma si nota pure in alcuni commenti scritti su questo blog da alcuni personaggi che mi auguro non siano genitori.

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