Nuova udienza istruttoria ieri mattina davanti alla Corte d’Assise di Appello di Catania nel processo a carico di Davide Corallo, assolto il primo marzo dell’anno scorso in primo grado “per non avere commesso il fatto” dall’accusa di avere ucciso a Modica il cuoco dell’Asp Peppe Lucifora, il 10 novembre del 2019. La Corte, presieduta da Elisabetta Messina, ha escusso il consulente tecnico d’ufficio, maggiore Cesare Rapone del Ris dei Carabinieri di Roma, incaricato di cercare nuove tracce biologiche presso l’abitazione della vittima. Al termine la Corte ha conferito ampio mandato all’ufficiale per acquisire nuovi dati a casa di Lucifora, in Largo XI Febbraio e per confrontarli con quelli presenti nel fascicolo. Per farlo è previsto un nuovo accesso nell’appartamento del Quartiere Dente di Modica il prossimo 8 marzo. Il maggiore Rapone tornerà in aula il 17 maggio. Il 5 Aprile, invece, saranno ascoltati due luogotenenti dei Carabinieri del Ris di Messina: Polimeri già sentito in primo grado e Mattei. A sostenere l’accusa è il pg Maria Concetta Ledda. La parte civile è rappresentata dall’avvocato Ignazio Galfo, legale dei fratelli della vittima. L’imputato è difeso dagli avvocati Piter Tomasello ed Orazio Lo Giudice.
- 4 Novembre 2024 -
1 commento su “Omicidio Lucifora. Modica, in aula ufficiale del Ris”
di come si sono messe le cose Peppe si è ucciso da solo