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Roma. Mercoledì incontro per riapertura dei tribunali soppressi

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Mercoledì prossimo, alle  10, il Direttivo del Comitato Nazionale per la “Giustizia di Prossimità”, composto  dagli Avvocati Pippo Agnusdei, Beppe Madeo ed Enzo Galazzo, sarà ricevuto a Roma, presso il Ministero della Giustizia, dal Sottosegretario Andrea Delmastro.
Il Comitato confida, dopo le chiare aperture del Governo sulle possibilità di ripristino delle Procure e dei Tribunali soppressi (ben trenta in tutta Italia), che finalmente si dia corso alla scelta che restituisca ai territori efficienza di giustizia e risparmio di spesa, obiettivi che, con la legge n. 148/2011, si diceva di volere conseguire e che sono stati, invece, clamorosamente falliti. Fra i Tribunale soppressi c’è, com’è noto, quello di Modica, istituzione risalente al 1361.

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26 commenti su “Roma. Mercoledì incontro per riapertura dei tribunali soppressi”

  1. Concordo con G.F..
    Tenere sotto controllo un tribunale ed una Procura si può fare.
    Ma due, risulta complicato e rischioso.

  2. Concordo maggiormente con l’avvocato Galazzo ma porrei molta attenzione ai primi due commenti (preoccupanti e presumo veritieri).

  3. mi chiedo , che senso ha di riaprire un tribunale quando vi è carenza, e vi sarà carenza di giudici nell’organico? portare avanti una battaglia e ritrovarsi , per i cittadini, come negli anni scorsi in attività del tribunale, con carenza di giudici e attesa di anni per poter avere una sentenza…mi richiedo perchè a suo tempo non si è risolto il problema riunendo i due tribunali, creando un tribunale unico con le due sedi.

  4. CDV , come volevasi dimostrare , sigla che conferma il precedente commento ….Viterbo senza giudici, caos in tribunale. Si rischia un’ondata di prescrizioni. Il Messaggero 23 gennaio 2023 .Dalle difficoltà organizzative alla paralisi delle udienze. Con processi rinviati oggi anche a un anno. Al Tribunale penale di Viterbo da mesi regna il caos. Ogni giorno vengono rinviati decine di procedimenti per mancanza di giudici, oltre alla difficoltà per comporre un collegio con togati o semplicemente per affidarli ai nuovi magistrati appena arrivati .

  5. La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento [cfr. art. 114 e segg., IX].Che cosa è il decentramento amministrativo?
    Dislocazione di poteri e/o di funzioni tra i diversi soggetti e organi dell’amministrazione pubblica, al fine di raccordare le esigenze della collettività agli enti a essa più vicini. (Motore di ricerca Google)

  6. Art.114 :Tra le disposizioni costituzionali oggetto di intervento spicca l’art. 114 Cost., la cui formulazione attuale testualmente recita: “la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione.”

    Un primo, importante cambiamento riguarda quindi la connotazione dello Stato, non più identificato con la Repubblica ma anzi elemento costitutivo di quest’ultima, al pari delle altre entità territoriali che la compongono (tra cui le neonate Città metropolitane).

    Entità territoriali alle quali viene espressamente riconosciuta autonomia di poteri e funzioni, da esercitare nel quadro dei principi delineati in Costituzione.

    Non più dunque uno Stato in posizione di primazia, bensì di parità con gli altri enti locali e anzi menzionato in “coda” all’elencazione che ne viene fatta.

    La formulazione della norma ancora una volta non è casuale ma recepisce la portata innovativa della riforma che, come anticipato, ha sovvertito il rapporto tra potere centrale ed enti periferici, dando priorità proprio ai Comuni, divenuti l’entità territoriale “base” del nuovo assetto amministrativo.

  7. Una volta c’era la legge del più forte, oggi c’è la legge del più ricco. Mai essendo in democrazia, “la legge è uguale per tutti”! Questa è la frase che compare su tutti i tribunali italiani, ma è solo una scritta.
    Da come hanno ridotto la magistratura politicizzata cosa ci si può aspettare dalla “legge costituzionale?
    Se i magistrati avessero voluto i tribunali funzionali e funzionanti come legge o costituzione impone, non avremmo mai avuto questo collasso giuridico e tantomeno il teatrino della spendig review. Se i giudici o i magistrati fossero indipendenti dalla politica, anzi dalle lobby finanziarie che comanda lo politica, avremmo i tribunali efficienti e funzionali.
    Questo lo dico perchè per inviare miliardi in Ucraina non abbiamo limiti, ma per mantenere qualche tribunale aperto e funzionale ci sono sempre un mare di problematiche machiavelliche.
    L’avvocato Galazzo lo sa perfettamente, ma evita di entrare in conflitto con la magistratura per non avere ritorsioni personali e professionali. E questo lo comprendo più che capire.
    Meno tribunali significa prescrizioni per i ricchi e condanne per i rubagalline.
    Ad maiora Avv. Galazzo e colleghi.

  8. Il Tribunale andava difeso dalla chiusura e da quella sporca manovra che ne ha decretato la fine. Nessun dubbio sulle capacità del pool di avvocati, saper avvalorare sulla questione del Tribunale, tuttavia sarà difficile ( ma non improprabile però) che si possa arrivare ad un ripristino. Ci è stato scippato, quindi la riapertura sarà maggiormente osteggiata… Per quando riguarda la carenza di giudici, non credo.. semmai mancano giudici liberi, non schierati, che sappiano amministrare ed interpretare le leggi con imparzialità e cognizione giuridica.

  9. Quando si fa riferimento alla magistratura, colpevole della, chiusura del tribunale e magistrati politicizzati, che incutomo timori per i professionisti per il loro lavoro, il solito ritornello di addossare colpe agli altri e non attenersi ai fatti. Non conta il prestigio del tribunale, conta la distanza tra un tribunale e un altro. Pochi km, l’essere provincia determina determinate condizioni, volente o nolente, non dare una lettura obiettiva si confonde il problema, e guardate che il tribunale di Caltagirone è sopravvissuto grazie ad una onorevole di Catania, ex ministra, quindi le colpe ricadono su di noi modicani. È inutile girarci attorno, oltre problemi di organico, da quello che si legge ci vogliono 20 per far funzionare un tribunale nelle sue sezioni, dove li troviamo per Modica…

  10. Nino, ma guardi che il tribunale di Modica non è stato chiuso dalla magistratura, si è trattato di una scelta politica finalizzata a razionalizzare e ridurre i costi della giustizia.
    Governo Monti.
    Il guaio è stato che nessuno ha evidenziato che il tribunale più vecchio e fatiscente e NON adeguato sismicamente era quello di Ragusa e non Modica, Modica invece aveva una struttura moderna ed adeguata… speriamo si rendano conto e eliminino questo clamoroso errore.

  11. dal commento precedente “Se i magistrati avessero voluto i tribunali funzionali e funzionanti come legge o costituzione impone, non avremmo mai avuto questo collasso giuridico e tantomeno il teatrino della spendig review. Se i giudici o i magistrati fossero indipendenti dalla politica, anzi dalle lobby finanziarie che comanda lo politica, avremmo i tribunali efficienti e funzionali…….”colpa dei magistrati o dei giudici se non si hanno tribunali funzionanti e funzionali e ovvio dipendenti dalla politica o e da lobby finanziarie…..”come direbbe l’ex Di Pietro “che c’azzecca” con la chiusura del tribunale di Modica? di sicuro non poteva rimanere aperto il tribunale di Modica e chiuso quello di Ragusa! In ogni caso sarebbe stata la medesima cosa ,pur ammettendo ,il tribunale di modica non avrebbe potuto contenere gli uffici ragusani…..in ogni caso a distanza di 15 km due tribunali non era concepibile tenerli doppie spese ,l’unica via era di creare un’unico tribunale dai due tribunali, ma se la mettiamo che il nostro era il piu antico, vero, oggi conta che Ragusa è provincia, quindi spetta a lei, tranne che i rappresentanti politici modicani trovavano una soluzione confacente ,.oltretutto non solo carenza di magistrrati (che il presidente del tribunale di Gela nel 2022 denunciava “Il tribunale di Gela ingloba anche il territorio di Niscemi e la carenza di personale interessa anche gli uffici del giudice di pace. I problemi sono tanti – spiega il presidente – innanzitutto un grosso turnover derivante dal fatto che la maggior parte dei magistrati che arrivano qui sono di prima nomina e dopo 3 o 4 anni il 72% di loro chiede il trasferimento”…ma anche carenza di di personale, che oggi al Tribunale di Ragusa con i concorsi espletati sono stati inseriti i giovani laureati, Ha senso un Tribunale sempre in deficit di magistrati e personale per il buon funzionamento, con i tempi attuali della giustizia , si allungherebbero ancor di più…

  12. @ Pippo;
    “Pippo non lo sa, che quando passa..”
    Avv. C.Scarso fece notare a chi di Dovere che la struttura non era a norma.
    Ma in questa provincia le Istituzioni sono capaci di girarsi le spalle, e far finta di nulla anche in presenza di un Esposto€/ Querela.

  13. Pippo, come vede nino usa il termine “teatrino” le lascio pensare chi usa insistentemente questa parola,
    e capirà pertanto da dove partono questi commenti – teatrino, teatrino, i nomi falsi vengono sempre al pettine-.
    Va bene comunque, pazienza nino, le leggi non le fa la magistratura, bensì il parlamento. La chiusura come giustamente è scritto è stata decretata dal governo dell’epoca, votata a maggioranza come ogni legge dello stato italiano.
    Pippo ha ragione, doveva essere chiuso il tribunale di Ragusa e non quello di Modica.

  14. @ Nino;
    Si fa presente che Rg non presento mai il resoconto sull’efficienza dell’attività del tribunale.
    In quanto risultava fortemente deficitaria rispetto al vicino Ufficio Giudiziario di Modica.
    QUALCUNO CHIUSE GLI OCCHI E SI TAPPO LE ORECCHIE, facendo finta di NULLA.

  15. I Problemi del territorio Ibleo sono tutti da imputare ad una presenza di Forze Occulte MASCHERATE, negli Uffici Istituzionali.
    La dimostrazione palese nella rimozione del Prefetto Prestipino Giarritta di diversi anni prima.

  16. Ragusa è il primo territorio in cui si È
    manifestata la “borghesia mafiosa”.
    Dimostrazione ne È che il territorio Ibleo ha avuto da sempre la funzione di lavanderia istituzionale.
    Non per nulla chi si preparava a sciogliere qualche comune ( infiltrazione mafiose ) fu sospeso e messo a disposizione.
    Due Eccellenti Prefetti furono sospesi, per intercessione politiche-mafiose in Sicilia.
    Ed entrambi su Ordini da Roma.

  17. Il Presidente Mattarella, avrebbe dovuto da tempo concedere la Medaglia d’Oro alla Memoria ai Prefetti rimossi di Tp e Rg..
    Eccellenti Prefetti deceduti di gravi malattie nell’Esercizio di Contrasto alle mafie in Sicilia…
    Prefetto Sodato e Prefetto Prestipino Giarritta…

  18. Vincenzo
    Mi spiace per lei, ancora una volta ha fatto un figurone. La parola teatrino spesso la scrivo io, ma il sig Nino purtroppo per lei non sono io, può tranquillamente chiedere alla redazione. Che barzelletta. Sempre figuroni ehhhh!!!

  19. Ridurre gli organici e i tempi di prescrizione e depenalizzare, potrebbe portare un risparmio di giustizia e di soldi nel breve termine.

  20. scusate se intervengo , sigg.ri vincenzo e gino , occorre fare una precisazione , nel mio commento non ho fatto altro che riprendere un passaggio del commento del sig. tonino spinello e precisamente :” ……..non avremmo mai avuto questo collasso giuridico e tantomeno il teatrino della spendig review……” tutto qua , niente di più e niente di meno , per onore della verità. quindi non mi posso appropriare di una qualcosa che non ho scritto , il brevetto del marchio ” teatrino” non è prodotto dalla fabbrica mentale dello scrivente. buoni commenti……

  21. Di regola dovrebbe chiudere il tribunale di Ragusa o tenerlo come magazzino documenti dato che è fatiscente, senza parcheggi e pericolosamente non antisismico. Ma questa è una vecchia storia di mafia bianca, di poteri occulti e di stupide invidie!

  22. La richiesta di revisione della geografia giudiziaria è espressione del Ministero della giustizia e dell’Associazione Nazionale Magistrati che ha trovato terreno fertile in un governo tecnico come il governo Monti. Non esiste espressione politica e quindi del popolo Italiano in questa iniziativa. Dei risparmi di spesa stimati non si è avuto riscontro e le violazioni di legge in termini di sicurezza sui luoghi di lavori sono evidenti. In quest’ultimo caso, come ben noto, la legge si applica per i nemici e si interpreta per gli amici.
    Leggete bene cosa dice la commissione Vietti, incaricata della legge delega, quando parla di limiti assai stringenti conferiti alla commissione stessa. In particolare questo passaggio: ” Va ricordato che, all’epoca venne elaborato uno studio (in sede di Commissione Ministeriale) che individuava il modello del tribunale ordinario sulla base dei valori medi degli uffici “intangibili”.
    Quindi il Ministero ordina e il parlamento esegue!
    La Pubblica Amministrazione Italiana si attesta ultima in Ue per qualità percepita dei servizi dimostrandosi anche in questa occasione penosamente inefficiente.

  23. Sig Nino
    Con me nessun problema, non ha bisogno di giustificarsi. Sono i signori Vincenzo e Pippo che credevano che ero io che scrivevo usando un’altro nome, cioè il suo. Nino. Purtroppo questi due hanno il vizio di mettere i propri vestiti ad altri. Siccome insultano chi non la pensa come loro, fanno figuroni, una volta l’ho beccato che per non farsi riconoscere ha cambiato nome. Adesso pensava che l’ho fatto io. Naturalmente il suo compagno di merende ci è cascato pure lui. Sono abituati a fare figuroni……!!

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