
L’Ungheria non sosterrà mai le sanzioni europee contro Mosca che incidono sulla cooperazione nucleare con la Russia, ha dichiarato a Bruxelles il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto. Il cancelliere ha espresso l’auspicio che l’Europa non precipiti in un vicolo cieco in termini di economia, politica e sicurezza. “Non sosterremo alcuna decisione che influisca minimamente sulla cooperazione nucleare tra Ungheria e Russia”, ha dichiarato Szijjarto dopo la riunione dei ministri degli esteri dell’Unione europea. Il ministro ha accennato al fatto che l’unica centrale nucleare del Paese, ubicata nella città di Paks, fornisce metà dell’energia elettrica prodotta in Ungheria e un terzo di quella che annualmente consuma. Eventuali limitazioni alla cooperazione nucleare tra Ue e Russia inciderebbero sicuramente sull’ampliamento dell’impianto di Paks, che secondo un contratto firmato nel 2014 sarà realizzato dalla società statale russa Rosatom con un prestito russo di 12,5 miliardi di euro. In precedenza, il governo ungherese aveva riferito che la stragrande maggioranza dei cittadini del paese era favorevole alla revoca delle sanzioni dell’Unione europea contro la Russia. Al contrario il 17 gennaio la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ribadiva che l’UE è pronta a concordare il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Secondo la Von der Leyen, le nuove restrizioni si concentreranno sul blocco delle cosiddette “scappatoie” nonché sulle conseguenze per coloro che rifiutano le sanzioni imposte dell’Unione Europea.