“Come prima cosa, voglio chiedere scusa ai tifosi e agli sportivi. Nessuno poteva immaginare che potesse finire così. Un 6-1 mortificante, ingiustificabile, che ci penalizza oltremodo, e che, per la prima volta nella stagione, ci fa finire in zona playout. Tutte le attenuanti possibili e immaginabili non possono giustificare un crollo del genere. Come fatto quando vincevamo, ci metto la faccia di persona sapendo che occorre gestire i momenti e che è indispensabile non farsi prendere dal panico. Cosa faremo? La situazione dovrà essere valutata con la massima attenzione. Le prossime ore saranno decisive circa il cammino da fare compiere al Ragusa in questa seconda parte della stagione. Miriamo alla salvezza. Ma occorre avere testa e piedi. Intanto, comunico che prosegue il silenzio stampa dei tesserati e che sarò io l’unico abilitato a rilasciare dichiarazioni. Fornirò al popolo azzurro, dopo un necessario ulteriore chiarimento al nostro interno, le comunicazioni del caso, con riferimento, insomma, alle decisioni che saranno assunte. Invito tutti, ancora una volta, a starci vicino. Criticare è facile, ci sono tutte le ragioni. Ma c’è più bisogno di un atteggiamento propositivo che ci faccia guardare avanti con una certa fiducia. E’ quella di cui si sente assolutamente la necessità. Più di ogni altra cosa”. Così il presidente dell’Asd Ragusa calcio 1949, Giacomo Puma, dopo la devastante battuta d’arresto, la quinta di fila, subita sul campo del Locri. E’ finita con un tennistico 6-1 in favore dei calabri. E dire che gli azzurri, scesi in campo senza quattro titolari (Randis, Ferretti, Domenico Strumbo e Pertosa), tutti squalificati, avevano tenuto botta sino al 20’. Poi, dopo il primo gol subito, è come se si fosse sbloccato qualcosa, in negativo, dal punto di vista psicologico, e la squadra ha cominciato ad imbarcare acqua. Neppure dopo il momentaneo 3-1 siglato da Grasso, c’è stato l’atteso risveglio. Anzi, il Ragusa ha continuato a subire sino al mortificante risultato finale maturato al Macri. Il Ragusa ha in pratica sprecato tutto il patrimonio di punti accumulato durante il girone di andata e adesso si trova a lottare per un obiettivo che, improvvisamente, è diventato molto più complicato da raggiungere, almeno in prospettiva e se, naturalmente, si continuerà con questo andazzo. La squadra ha cercato di rispondere alle sollecitazioni della panchina dopo il naufragio casalingo con la Mariglianese, ultima in classifica, ma neppure questa volta è andata bene.
- 11 Dicembre 2024 -