Cerca
Close this search box.

Assostampa: Buon 2023, fra vecchie e nuove emergenze

Tempo di lettura: 2 minuti

Buon anno, innanzitutto. Ma subito dopo gli auguri dobbiamo calarci nuovamente nella realtà. Fatta di una pandemia con cui dobbiamo ancora convivere, di guerra vicino a casa, di emergenza climatica, energetica, economica, sociale… E poi c’è quella dell’informazione, che è un’emergenza nell’emergenza, ma di cui non si parla mai, tantomeno nei nostri giornali.

Il settore, che è da anni in profonda crisi, è tuttora normato da leggi che risalgono al 1948, 1963 e 1981. Dunque è da oltre quarant’anni che manca un intervento legislativo, una riforma degna di questo nome che accompagni vecchi e nuovi media.

A febbraio la Fnsi, Federazione nazionale della stampa italiana, sindacato unitario dei giornalisti, va a congresso.

Il nuovo gruppo dirigente che verrà espresso dal congresso dovrà affrontare tutta una serie di piccole e grandi emergenze, all’interno della complessiva “emergenza informazione” che attanaglia il settore. Andrà riaperta la partita del rinnovo del contratto Fnsi-Fieg. Nella consiliatura ormai conclusa il tavolo di confronto con gli editori purtroppo non ha fatto registrare passi avanti, stante la posizione della controparte datoriale, interessata solo a ulteriori tagli, flessibilità e risparmi. Bene ha fatto il nostro gruppo dirigente a rifiutare ulteriori passi indietro, dopo quelli dolorosi fatti nei precedenti rinnovi. Il settore ha bisogno di investimenti e di sviluppo, non di progressiva destrutturazione del contratto.

Nella consiliatura passata abbiamo salvato le pensioni ma abbiamo perso l’autonomia previdenziale. Il vecchio Inpgi non c’è più, siamo passati all’Inps, sopravvive solo quello che fino a ieri era l’Inpgi 2. Politica e istituzioni hanno fatto la loro parte, ma probabilmente pensano che, salvando le nostre pensioni, hanno esaurito il tema informazione.  Che invece ha bisogno di una riforma complessiva e radicale.

Lavoro autonomo, equo compenso e precariato sono un’altra emergenza nell’emergenza. Un altro capitolo al quale il prossimo gruppo dirigente dovrà rimettere mano, perché finora non si è fatto abbastanza per garantire lavoro e dignità (che significa anche compensi dignitosi) a una parte sempre più numerosa della categoria. Che non può vivere e lavorare con compensi risibili.

Potremmo continuare a lungo, perché le emergenze e i temi sono tanti. A fianco della difesa del lavoro, ci sono la libertà d’informazione sempre a rischio, le querele bavaglio, il carcere per i giornalisti, i colleghi sotto scorta per le minacce ricevute, la Rai e il servizio pubblico. E ancora gli uffici stampa, le nuove figure professionali nate con il progresso tecnologico, ovviamente e in definitiva l’urgenza di una legge di complessiva riforma del settore che ancora non arriva…

Ma già il rinnovato impegno sugli argomenti indicati sarà una garanzia sufficiente per riaffermare la centralità e l’insostituibilità della Fnsi, nata nel 1908, molte migliaia di iscritti in tutta Italia e svariate centinaia nel Friuli Venezia Giulia. E tutto ciò soprattutto in una fase che vede riemergere il tentativo antico di creare un sindacato “altro”, dividendo la categoria in un momento così drammatico.

Noi proseguiamo forti della nostra storia, delle nostre idee, delle nostre battaglie. Nel segno della dignità del lavoro, dell’articolo 21 della Costituzione.

Anche nel 2023 abbiamo sempre bisogno che tutte le colleghi e i colleghi, professionali e collaboratori, contrattualizzati e non, precari e pensionati, si iscrivano al nostro sindacato unitario, unica difesa della professione. Purtroppo molti iscritti all’Ordine, professionisti e pubblicisti, non sono iscritti al sindacato. L’Assostampa Fvg ha da molti anni le quote d’iscrizione immutate, fra l’altro le più basse d’Italia. E qui c’è anche la possibilità di chiedere l’iscrizione gratuita per i colleghi in difficoltà economica. Aiutateci a tutelare i più deboli, a difendere la professione, il lavoro, il contratto, le pensioni, i nostri enti di categoria, il diritto dei cittadini a essere informati e il dovere dei giornalisti di informare. Perché senza informazione non c’è democrazia.

Assostampa Fvg/gr

499146
© Riproduzione riservata

1 commento su “Assostampa: Buon 2023, fra vecchie e nuove emergenze”

  1. Tonino Spinello

    La mia più sentita solidarietà a quei giornalisti che vorrebbero fare solo il proprio lavoro!
    A dire il vero molti lo fanno,
    Pur tuttavia, non ho capito bene se questa di Assostampa sia una campagna pubblicitaria per fare adepti o difendere una categoria che più che imbavagliata mi sembra comprata o ricattata.
    Pur ammettendo che la libertà all’informazione è a rischio, non denunciate tale rischio. Però vi mettete a piagnucolare per la vostra pensione quando molti che voi sapete bene, la prendono da Re ed anche con una settimana di lavoro in parlamento.
    Pur tuttavia ho capito un’altra emergenza (chiamiamola cosi), l’emergenza democratica, l’emergenza morale e l’emergenza della dignità.
    Se intuite tuto questo e avete i problemi che avete, perchè vi ostinate ancora a sottomettervi al regime che vi è stato imposto e non raccontate la realtà? Solo perchè avete l’aspirazione di diventare un Vespa o un Mentana del Ca…? Se cosi, vi meritate di essere quello che siete, se diversamente allora fate il vostro lavoro perchè siete anche bravi a farlo…..se volete.
    Non dimenticate che dal vostro lavoro dipende il futuro dei cittadini, della loro salute, della loro cultura, della loro economia, dei loro risparmi, delle loro famiglie. che poi sono anche le vostre, se non dite loro la verità che sapete e non la scrivete, che senso ha fare un giornalista? Specie se sottomesso!
    “Senza informazione non c’è democrazia”: Però se vuoi ancora quel compenso che ti danno per sopravvivere, devi scrivere e pensare come loro ti impongono. E’ questa l’informazione democratica di cui parla Assostampa?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articoli correlati

RTM per il cittadino

Hai qualcosa da segnalare? Invia una segnalazione in maniera completamente anonima alla redazione di RTM

SEGUICI
IL METEO
UTENTI IN LINEA
Scroll to Top