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Zarba, Vittoria. Il PNRR è un’occasione persa. Lo avevamo detto

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“Abbiamo appreso in questi giorni delle risultanze venute fuori dalla graduatoria del PNRR e dei relativi fondi destinati ai mercati italiani. Vittoria rimane fuori e questo non può che darci profondo dispiacere”. A dichiararlo è il Presidente dell’Associazione Concessionari del Mercato ortofrutticolo di Vittoria Giuseppe Zarba. “Ciò che appare semplicemente un disastro di natura politico-amministrativa, in realtà è qualcosa di più. E’ il de profundis che rintocca pesantemente una struttura e sulle prospettiva di crescita che il partecipare ai fondi avrebbe quantomeno concesso. Lasciamo alla politica ogni tipo di considerazione e dibattito su cui ci teniamo equamente distanti, ma non possiamo che condannare la colpevole mancanza di ascolto che questa Amministrazione ha inteso dedicare alla struttura in oltre un anno di attività amministrativa. E’ un’occasione persa – spiega Zarba – perché dinnanzi ad una libera opportunità a cui il Mercato sarebbe stato legittimato a partecipare sono state costruite invettive sulle scelte del passato, creando convinti tentativi di natura allusoria che nulla c’entravano con il bene della struttura e degli operatori che a vario titolo la vivono. Ad oggi non abbiamo assistito ad alcun percorso alternativo che potesse trovare rimedio alla più volte decantata voglia di non partecipare ai fondi del PNRR per il Mercato. Ad oggi attendiamo ci vengano illustrate le vie – eventualmente alternative – ad una misura a cui tutti i mercati italiani hanno inteso partecipare. Appunto. Tutti, tranne Vittoria. Trovo sconcertante – sottolinea Zarba – come ancora una volta la strategia di denigrare tutto quello che si è provato a fare in barba alla valutazione oggettiva e del bene pubblico, abbia prevalso sulle opportunità: per dimostrare cosa, non lo abbiamo ancora compreso. Il Comune – conclude Zarba – pare abbia ancora per legge il termine di dieci giorni per presentare osservazioni agli organi ministeriali di riferimento, seppur si fatica a comprendere quali osservazioni possano ritenersi salvifiche se ciò che oggi manca sono proprio i progetti da inserire in graduatoria. Continueremo a rimanere vigili e pronti al confronto, sperando che almeno per una volta la Struttura venga rispettata non con l’ennesimo attacco mediatico ma con chiare e dovute spiegazioni del perché di tutto questo”.

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