
Purtroppo, non è raro sentire di persone che sono state costrette ad abbandonare gli studiper andare a lavorare e aiutare la famiglia in momento di difficoltàeconomica. Basta fare un rapido giro tra genitori anziani e parenti di una certa età per scoprire che ai loro tempi studiare non era una priorità, ma piuttosto era considerata una perdita di tempo, un’attività che portava via tempo al lavoro. Per tale motivo, molti furono costretti dalle famiglie a lasciare la scuola per andare a lavorare, magari nella bottega di famiglia. Tanti affermeranno che andare a scuola però era bello e, anzi, rimpiangono molto di non aver trovato la forza la contrastare la famiglia e proseguire con gli studi.
Perché rimettersi a studiare oggi
Insomma, in molti al giorno d’oggi vorrebbero completare gli studi e conseguire anche solo la licenza media. Sarebbe utilissimo non solo per la loro cultura personale ma anche per poter avere un avanzamento di carriera o proporre il loro curriculum presso aziende importanti dove ricoprire ruoli rilevanti. Insomma, studiare serve per migliorare la posizione lavorativa oppure trovare lavoro più facilmente rispetto ad ora. Questi sono i principali motivi per cui sempre più persone decidono di iscriversi ai corsi di www.diplomaonline.com che aiuta a conseguire lalicenziamedia o il diplomaancherecuperando più anni scolastici in uno solo per ridurre i tempi.
Insomma, oggi i potenti mezzi informatici consentono di rivoluzionare completamente il modo di studiare per avere tutti i materiali a completa disposizione e seguire le lezioni ovunque e in qualunque momento. Sono aspetti davvero importanti perché permettono di seguire i corsi anche a chi ha altri impegni, sia famigliari sia di lavoro, e non possono frequentare un corso tradizionale.
Analfabetismo di ritorno e funzionale
La scuola dell’obbligo è stata introdotta piuttosto tardi nel nostro Paese se si fa un rapido confronto con la media degli altri Stati europei, motivo per cui il tasso di alfabetizzazione è ancora un po’ alto per le fasce dietà più anziane. A preoccupare però è soprattutto il cosiddetto analfabetismo di ritorno, cioè la perdita delle nozioni più elementari per colpa del mancato esercizio di quanto appreso. Per tale motivo, si assiste a errori grammaticali e di sintassi sempre più frequenti. C’è chi non sa mai se mettere o meno la H oppure quando usare il congiuntivo.
Un altro fenomeno che sta velocemente dilagando è il cosiddetto analfabetismo funzionale che va a braccetto con quello di ritorno. In questo caso, il soggetto è ben capace di leggere ma non è in grado di capire ciò che sta leggendo, trarre conclusioni, fare confronti che non riguardino solo la sua esperienza personale. È un impoverimento culturale molto grave che è legato anche in parte al largo uso che si fa dei dispositivi tecnologici. Rende le persone particolarmente facili da influenzare e direzionare dove si desidera perché manca loro capacità critica e di giudizio che solo un buon percorso scolastico è in grado di restituire.