Dopo anni di estenuante attesa 72 dipendenti del Comune di Scicli potranno sottoscrivere un contratto a tempo indeterminato per 34 ore settimanali, rispetto alle 36 previsti da contratto.
La notizia dell’imminente sottoscrizione del contratto a 34 ore, ha suscitato l’entusiasmo e l’apprezzamento del Segretario generale della F.P. CGIL di Ragusa, Nunzio Fernandez, del Segretario Aziendale F.P. CGIL, Pietro Assenza e delle RSU Alessio Privitera, Daniela Giacchino, Salvatore Miceli, per essere riusciti a raggiungere un importante obiettivo. Era stato assunto un impegno con i lavoratori del Comune di Scicli che è stato mantenuto.
All’inizio del 2018 erano appena 18 le ore settimanali disponibili, un part-time coincidente con un massiccio esodo dei dipendenti più anziani ereditando una carico di lavoro insostenibile.
In questi anni è stato costantemente pretesa attenzione verso i lavoratori parte time riuscendo ad ottenere alcuni risultati inizialmente non del tutto scontati, dalle 18 ore si passò alle 25, un ulteriore incremento, in verità non del tutto accettato per una sorta di discriminazione tra i lavoratori differenziati nel numero di ore assegnate: cat C e D a 30 ore settimanali, le cat A e B a 25 ore. Questa situazione discriminatoria è stata da sempre contestata con numerose note di dissenso da parte della F.P.CGIL.
“Negli ultimi mesi la svolta, dichiarano congiuntamente il Segretario generale della F.P. CGIL di Ragusa, Nunzio Fernandez, del Segretario Aziendale F.P. CGIL, Pietro Assenza e delle RSU Alessio Privitera, Daniela Giacchino, Salvatore Miceli, dietro le nostre insistenze, l’Amministrazione con due atti deliberativi ha approvato il programma triennale del fabbisogno del personale, portando il personale part-time a 34 ore settimanali e in alcuni specifiche figure, in forza di norme anche in full time.”
Di recente, il consiglio ha provveduto all’approvazione del bilancio di previsione che ha permesso l’adozione degli atti propedeutici alla sottoscrizione del contratto a tempo indeterminato a 34 ore. Obiettivo pieno quasi raggiunto, per le rimanente ore (due), già da qualche mese sono in corso trattative.
“Un grazie all’amministrazione, sottolineano i dirigenti sindacali della FP CGIL, un grazie ai lavoratori che hanno pazientato operato in questi anni con pazienza e abnegazione sostituendosi ai numerosi colleghi andati in pensione garantendo in qualità e quantità i servizi alla collettività.
Oggi è il momento di raccogliere i frutti dell’incessante azione sindacale messa in campo in questi ultimi anni.”

7 commenti su “Scicli. Settantadue dipendenti a contratto a 34 ore settimanali”
Eccola l’Italia che crea lavoro!! Persone che sono più che cinquantenni, ammessi pensate a 34 ore. Questa è l’Italia !! Prima toglie il reddito di cittadinanza, invece di creare prima il lavoro . Ma per creare lavoro ci vuole innovazione, cosa sconosciuta in Italia. Ed il Pnrr in Italia creerà solo debiti, perché questi soldi vanno restituiti con gli interessi.
Ma perchè i soldi che ci arrivano dall’Europa non dovrebbero essere restituiti come fanno tutti gli stati del mondo? Dovrebbero essere regalati agli Italiani perchè sono più belli e furbi? 72 persone che vengono assunte a tempo indeterminato a me sembra una buona notizia, o no? E’ meglio il reddito di cittadinanza per stare senza fare niente alle spalle delle persone che pagano o farli lavorare?
Invito a riflettere.
Perché l’Europa ci ha dato milioni di euro in passato, a fondo perduto, ma sono tornati indietro. E sa perché? Perché non sappiamo progettare. Certo che è ottimo assumere questi a tempo indeterminato, ma perché non a 36 Ore?? Forse servono per le prossime elezioni?!! Il reddito di cittadinanza va dato a chi perde il lavoro, spetta allo Stato trovargli il lavoro, ma non da schiavi. Basta aggiustarlo, e controllare, esiste in tutte le parti del mondo, o quasi.
@Vincenzo
Ma dove è scritto che spetta allo stato dare il lavoro, quale articolo di legge lo dispone.
Quale parte dello stato è preposta a creare lavoro? Vorrei che qualcuno desse una risposta educata se ci riesce.
Questo esisteva nella vecchia unione sovietica russa dove la gente veniva messa a lavorare per avere il pane razionato e se trasgrediva andava in Siberia a 20 gradi sotto zero.
In qualsiasi stato del mondo il lavoro è creato dalle imprese, dalla libera iniziativa e senza regali di nessuno, anche perché quei regali qualcuno li deve pagare e per pagarli servono le tasse e poi la gente si lamenta per le tasse, Vincenzo.
Pippo
La apra lei un’impresa in Italia, invece di vivere con lo stipendio pubblico sulle spalle dei cittadini. Certo che non deve darlo lo Stato il lavoro, ma deve creare le condizioni per poter lavorare con un contratto dignitoso. E creare le condizioni per poter aprire una impresa……non guadagnare 100, e tassato 70. Lo sa che per un operaio in regola ci vogliono almeno 60 € al giorno? Poi aggiunga lo stipendio, più tutto il resto. Certo per uno come lei che vive sulle spalle dei cittadini, non può capire. Ed è inutile che scrive qualcuno risponda in modo educato……..qui lei e qualcun altro rispondete in modo ineducato. (Se vuole essere assunto, si faccia avanti, così magari capisce cosa vuol dire rompersi le ossa lavorando per 42 anni, e se ci arriva magari andrà in pensione). Le auguro una buona serata.
Pippo, non lo dica, si mettono tutti a strillare perchè vogliono che papà stato li accontenti, papà è disprezzato ma deve farli contenti per forza, se mette delle regole i bambocci si lamentano, attaccano e non accettano i sacrifici che si fanno per portare avanti la baracca (diventata carrozzone).
E poi urlano, strillano, vogliono che gli si cambi il pannolino, solo chi lavora veramente comprende, e sa che proprio per ridurre la tassazione occorre rispettare le regole e non pretendere redditi di fannullaggine che poi devono essere presi dalle tasse, per guadagnare 100 sia i datori di lavoro che anche i dipendenti devono pagare 70 e quei 70 devono andare a tanti capricciosi bambocci che non hanno voglia di lavorare.
Grazie Pippo, sono d’accordo con lei, sono i sacrifici che imparano a vivere e non le caramelle che il papà ti da’, come il rdc, e poi questa gente per sdebitarsi da’ i voti a questi malsani genitori.
Spero si comprenda bene la metafora e buona serata a tutti.
Vincenzo
Nessuno degli italiani vuole essere accontentato, vuole solo lavorare in santa pace, ed essere pagato. Nessuno vuole il reddito di cittadinanza. Ed esiste in tanti paesi. Perché i poveri esistono. Non tutti vivono sulle spalle degli altri come lei. Come nessuno è un bamboccione. Le regole si rispettano se giuste. Gli italiani hanno sempre lavorato, anche quando emigravano. Emigravano per lavorare, anche in miniera, trovando pure la morte, non per essere mantenuti come gli immigrati. Non strilla nessuno per avere elemosine, stia sereno, non tutti gli italiani sono indottrinati come lei. Hanno capito tutti che genere di persona e lei. E mi fermo qua perché sono educato. Buona serata.