Il Caffè Letterario Quasimodo di Modica comunica l’avvio della XVII stagione culturale, dopo che la stessa era stata annullata per l’ impossibilità di poter utilizzare il Palazzo della Cultura con il patrocinio gratuito del Comune di Modica. L’aiuto di singole persone ed aziende che hanno apprezzato il lungo percorso del circolo culturale modicano, non solo a Modica ma anche livello regionale e nazionale, ha consentito di poter ripartire e offrire ai tanti simpatizzanti e appassionati i cosiddetti “sabati letterari” che in questi sedici anni di cammino sono stati realizzati.
La XVII stagione si aprirà con una serata dedicata alla grande letteratura, che si terrà sabato 19 novembre alle ore 17,30 al Palazzo della Cultura; sarà il Premio Nobel per la Letteratura Eugenio Montale ad essere al centro dell’evento, con due interventi critici su: “Il male di vivere in Montale”, a cura di Rosanna Giannone, docente di Lettere nell’Istituto “G. Verga” di Modica, e “l’ultimo Montale: il povero nestoriano smarrito alla ricerca della fede”, a cura di Domenico Pisana, Presidente del Caffè Letterario Quasimodo.
A coordinare la serata sarà Giuseppe Macauda, componente del Caffè Quasimodo; interverranno Miriam Pisana, attrice performer, e Alice Costanzo, studentessa dell’Istituto Verga di Modica , che leggeranno poesie di Montale, mentre il M° Sergio Carrubba arricchirà la serata con intermezzi musicali.
“La poetica di Eugenio Montale afferma Domenico Pisana – ha avuto certamente il suo leit-motiv in quella categoria fondamentale che si è snodata in lungo e in largo, nelle sue poesie, sotto il concetto di “male di vivere”, tant’è che Montale è considerato il poeta della negatività, l’emblema del dubbio e dello scetticismo, il cantore del non-senso della vita. Questa tipologia di lettura è, sicuramente, un dato vero e indiscutibile; tuttavia il nostro tentativo, in un quadro di approfondimento nel nostro incontro dell’itinerario poetico di Montale, è quello di percorrere nuove strade, al fine di stabilire se sia possibile cogliere nella poetica montaliana influenze teologiche, se sia possibile parlare di un “ quid religioso” nell’esperienza del poeta ligure, del quale autorevoli critici hanno troppo esaltato la laicità e la razionalità, a volte in contrapposizione alla possibilità di una presenza del “religioso e del divino”.
- 11 Ottobre 2024 -