
Migliaia di manifestanti appartenenti a movimenti sociali e sindacali legati al Fronte di Tutti (FdT), hanno commemorato a Buenos Aires, la Giornata della Lealtà Peronista nell’emblematica e storica Plaza de Mayo della città. La Giornata della fedeltà peronista si celebra al ritmo di tamburi, trombe e versi della marcia peronista, in omaggio a una concentrazione di lavoratori avvenuta nel 1945 in Plaza de Mayo, per chiedere la libertà di Juan Domingo Peron. I partecipanti hanno dichiarato che nessuna famiglia argentina dovrebbe vivere in una situazione di povertà e hanno chiesto un lavoro congiunto tra lo Stato e i sindacati per combattere l’inflazione; generare lavoro; rafforzare il mercato interno e promuovere le riforme fiscali, denunciando l’esistenza di un potere corporativo che controlla i settori più piccoli all’interno della società e che opera al di sopra del sistema democratico, aggirando la volontà del popolo e frustrando le legittime aspirazioni della società argentina. I manifestanti hanno accusato quel potere di agire con violenza per preservarne i benefici attraverso il controllo economico, l’uso di estorsioni interne ed esterne, nonché l’indebitamento con il Fondo monetario internazionale (FMI) per imporre pratiche monopolistiche e oligarchiche. Relatori come il segretario generale della CTA e il deputato della FdT, Hugo Yasky, hanno messo in guardia sul pericolo di attuazione delle politiche neoliberiste promosse dalla coalizione di opposizione Together for Change (Insieme per il Cambiamento) e l’ex presidente Mauricio Macri (2015-2019), dopodiché i presenti si sono messi a intonare slogan: Cristina presidente. Alla manifestazione non poteva mancare il deputato Maximo Kirchner che ha salutato i presenti a nome di Cristina Fernández e ha ricordato che Mauricio Macri finanzia attualmente gruppi di estrema destra che hanno minacciato l’ex presidente, scampata per miracolo ad un attentato armato in piazza il 1 settembre scorso.