Persone con disabilità e persone appartenenti alle categorie protette sono soggetti per i quali la Legge italiana prevede specifici benefici”: ad affermarlo è il coordinatore provinciale della Gilda Insegnanti di Ragusa, Enzo Drago, il quale interviene sulla questione evidenziando, in particolare, due aspetti fondamentali:
– che, anzitutto, agli alunni con disabilità la Legge 104/92 riconosce il diritto, nella classe, al sostegno di un insegnante espressamente specializzato;
– che ai docenti o agli aspiranti docenti supplenti appartenenti alle categorie protette la Legge 68/99 stabilisce la cosiddetta riserva di posti cioè il diritto ad essere assunti, o nominati supplenti, anche con punteggi in graduatoria inferiori, entro una certa aliquota.
“Questo due norme – spiega Enzo Drago – sono segno di maturità civile della società italiana ed in particolare per la ragionevole applicazione ai docenti ‘riservisti’ della Legge 68/99 questo sindacato provinciale ha avuto in passato occasione di intervenire. Ultimamente, però, l’Amministrazione scolastica nazionale ha disposto, della Legge 68/99, un’applicazione a nostro parere distorta che ha originato più che comprensibile malcontento e rabbia fra gli insegnanti precari specializzati per l’insegnamento di Sostegno. Praticamente, infatti, a causa di precise scelte dell’Amministrazione in merito alla procedura per l’individuazione, attraverso algoritmo informatico, degli aspiranti a cui conferire le supplenze, è successo che alcuni di questi, pur non specializzati per l’insegnamento di Sostegno, sono stati nominati per il sostegno agli alunni con disabilità mentre altri, pur specializzati, non sono risultati destinatari di alcuna nomina.
Non sarebbe in verità la prima volta – prosegue Enzo Drago – che agli alunni con disabilità vengano assegnati insegnanti non specializzati (contrariamente a quanto prevede la Legge 104/92) ma questo è inevitabile quando gli insegnanti specializzati sono in numero inferiore rispetto al fabbisogno”.
La Gilda Insegnanti della provincia di Ragusa rileva tuttavia “che non appare ragionevole che vengano conferite supplenze agli insegnanti non specializzati prima di aver esaurito l’intera disponibilità di insegnanti specializzati, col risultato finale di avere alunni con disabilità senza l’insegnante di Sostegno specializzato cui avrebbero diritto, e docenti specializzati rimasti allo stesso tempo senza incarico”.
“Come sindacato provinciale Gilda degli Insegnanti di Ragusa – si afferma in un documento dell’organizzazione sindacale – ci dichiariamo espressamente contrari alla procedura adottata dall’Amministrazione ritenendo del resto che nessuna sottrazione di diritto avrebbe potuto essere rivendicata dagli aspiranti supplenti non specializzati appartenenti alle categorie protette qualora l’applicazione dell’aliquota di riserva fosse stata ragionevolmente perseguita prima soltanto fra gli aspiranti supplenti specializzati e poi, solo dopo esauriti questi, estesa a quelli non specializzati.
Nell’occasione, anzi, si asserisce la contrarietà di questo sindacato a tale criterio amministrativo non solo per quanto riguarda i posti di sostegno ma anche ad analogo criterio applicato per i posti comuni”.
Il coordinatore Drago, ritenendo “nulla la possibilità di intervenire a livello sindacale provinciale, invita comunque gli interessati a proporre formale reclamo presso l’USP, e comunica che si sta valutando la possibilità di proporre eventuale azione legale a favore degli insegnanti esclusi ingiustamente dalla nomina”.