
È stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana la legge finanziaria regionale ove sono state inserite le norme per l’integrazione oraria dei lavoratori ASU utilizzati anche dagli enti locali. Si tratta di una misura a costo zero per gli enti utilizzatori, in quanto questa integrazione verrà pagata ai lavoratori dalla Regione. “
Pensiamo sia opportuno – dice Salvatore Terranova, segretario della Camera del Lavoro – che il Comune di Modica avvii, quanto prima, le procedure, mettendosi in contatto con l’Assessorato regionale competente al fine di adottare gli atti necessari, per consentire ai propri lavoratori ASU di poter avere attribuita l’integrazione oraria, che potrà essere anche a tempo pieno.
Sollecitiamo il Comune in questa direzione, perché ha circa 80 ASU ed è un ente la cui dotazione del personale si è, nel tempo, notevolmente ridotta. Pertanto, l’ente- comune ha necessità di poter avere questo personale con una maggiore presenza dentro gli uffici e nei diversi siti comunali, che spesso, con grandi difficoltà, riesce a tenere aperti, a causa di carenza di personale.
Abbiamo già evidenziato in precedenza questi fatti legati ad una condizione che da 2/3 anni condiziona fortemente il Comune, che si trova ora con una ristretta platea di dipendenti di ruolo, che da qui a fine anno saranno meno di 200 unità. In questo contesto pensiamo si possa innestare la necessità di intervenire per mettere il Comune di poter beneficiare di quanto previsto dalla norma sopraricordata, facendo si che tutti gli 80 asu possano dal prossimo 01 settembre avere il prolungamento dell’orario lavorativo.
C’è anche da chiudere la vicenda dei lavoratori a tempo indeterminato che ancora hanno un regime di lavoro a 35 ore settimanali. Oggi Ci sono le condizioni di trasformare questo part-time a tempo pieno, attribuendo l’ora che manca a più di cento unità, che sono essenziali, trattandosi della unica impalcatura amministrativa dell’ente. A tal proposito, abbiamo auspicato di attivare in seno al Comune un tavolo tecnico, allo scopo di definire il percorso necessario per far si di inviare la proposta di conversione a tempo pieno di questi dipendenti alla istituzione nazionale competente, tenuto conto che il Comune è in piano di riequilibrio e che pertanto deve essere autorizzato prima di promuovere la integrazione contrattuale a tempo pieno.
Pere motivazioni sopraesposte, ci sembra non più differibile che la Commissaria convochi un incontro per trovare una intesa sui questi due punti presi in considerazione”.
3 commenti su “Lavoratori ASU al Comune di Modica all’attenzione della CGIL”
A tutti gli ASU e dipendenti comunali,
Vi invito a dare il proprio voto al partito politico che prende a cuore il vostro problema solo dopo avere ottenuto quanto promesso. Che mi sembra da circa 20 anni.
I tavoli tecnici spesso vengono fatti perché non sanno cosa, e come fare per risolvere un problema.Detto questo, mi auguro di sbagliarmi, ma gli ex artcolisti rimarranno a trentacinque ore per sempre. Sono decenni che dovrebbero passare a trentasei ore. Purtroppo le leggi “non” sono uguali per tutti in Italia. Vedremo se stavolta ……..!!
35 o 36 cosa vuoi che cambia! Il problema non è trovare le ore, ma trovare la professionalità nell’affrontare l’utente