Grazie mille, eroe nazionale del Congo” c’era scritto in un telone in evidenza posto sopra le autorità governative intervenute in quello che è stato definito l’atto finale del lutto iniziato 61 anni fa che ha accompagnato l’omicidio di Patrick Lumumba. “Finalmente, il popolo congolese può avere l’onore di offrire una sepoltura al suo illustre Primo Ministro. Stiamo finendo, il lutto che abbiamo iniziato 61 anni fa”, ha detto il presidente Felix Tshiseked. Nel suo messaggio, il capo di stato congolese ha anche espresso la sua gratitudine ai padri dell’indipendenza tra cui Patrice Emery Lumumba, Maurice Mpolo, Joseph Okito e coloro che si sono innamorati della sovranità della DRC. I funerali si sono svolti in occasione del 62° anniversario dell’indipendenza del Paese centrafricano. Quel giorno, Lumumba pronunciò un coraggioso discorso criticando i 75 anni di colonizzazione del Congo da parte del Belgio che dopo tre soli mesi di governo come Primo Ministro, gli costò la vita. La famiglia del martire dell’indipendenza della Repubblica Democratica del Congo ha seppellito gli unici resti certi riconosciuti (un dente) nella capitale Kinshasa, 61 anni dopo il suo assassinio per mano di ribelli secessionisti sostenuti dal Belgio e dalle Nazioni Unite, in missione nel Paese. In centinaia si sono radunati nella piazza centrale della capitale, sventolando bandiere su cui c’era una grande foto di Lumumba, con indosso i suoi caratteristici occhiali cerchiati di tartaruga e capelli pettinati su un lato, incorniciato da fiori bianchi. Lumumba fu assassinato il 16 gennaio 1961 nella provincia sud-orientale del Katanga, dopo essere stato estromesso dalla carica di primo ministro, mesi dopo l’indipendenza del Congo dal Belgio, nazione responsabile morale del suo assassinio. Prima della sepoltura la reliquia di Lumumba attraverserà le province di Sankuru, Tshopo e Haut-Katanga.
- 10 Dicembre 2024 -