Il Cimitero vecchio di Modica attende da anni un impegno da parte del Comune. Visto che l’ex Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, non è riuscito rispettare le promesse assunte davanti centinaia di famiglie riguardo la messa in sicurezza delle edicole cimiteriali che presentano problemi strutturali, adesso tutte le speranze sono riposte nell’operato del nuovo Commissario Straordinario Domenica Ficano”. E’ quanto afferma il Consigliere Comunale, Mommo Carpentieri, che da tempo chiede maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione verso una problematica che riguarda migliaia di famiglie incapaci di portare un fiore ai propri cari defunti. “I risultati di tale menefreghismo – continua Carpentieri – sono sotto gli occhi di tutti. Trascuratezza, abbandono sono all’ordine del giorno per non parlare dei noti problemi strutturali su cui non si è mai intervenuti. Al contrario ci si è limitati a transennare le aree più a rischio crolli e vietare ai cittadini di avvicinarsi alla lapide dei propri cari. Lo si è notato soprattutto durante le giornate dedicate alla Commemorazione dei Defunti quando le transenne erano invase da fiori di familiari rassegnati. Il rischio – afferma Carpentieri – è che questa situazione di stallo e menefreghismo si prolunghi almeno per un altro anno. Per tali ragioni – afferma Carpentieri – chiedo al Commissario Straordinario, Domenica Ficano, un incontro urgentissimo per individuare soluzioni che portino alla messa in sicurezza e riapertura delle tante edicole cimiteriale attualmente interdette. Abbiamo assistito ricorda ancora Carpentieri – ad un infinito rimbalzo di competenze tra vecchi e nuovi dirigenti che, di fatto, ha bloccato l’ufficio tecnico e paralizzato i lavori all’interno del Cimitero. Intanto continuano ad arrivare lamentele da parte di centinaia di cittadini che non riesco a poter visitare i propri defunti. “Più volte, mi sono battuto, in Consiglio Comunale e tramite interrogazioni consiliari, per la messa in sicurezza delle edicole nel Cimitero vecchio. Ci risulta incomprensibile come delle visioni differenti tra il passato dirigente tecnico e quello attuale possano arrivare a bloccare i lavori e penalizzare tantissimi cittadini che attendono da anni un cimitero degno d’essere chiamato tale”.
- 8 Settembre 2024 -
5 commenti su “Carpentieri. Il cimitero “vecchio” di Modica attende delle risposte”
Qui il problema non è solo visitare i propri cari, ma addirittura ci sono persone decedute che pur avendo pagato a suo tempo per comprare il loculo, non possono usufruire del proprio loculo perché chiuso e transennato. Quindi costretti ad una sepoltura temporanea per sei mesi, dopodiché pagare l’affitto. Oppure comprarne un’altro. Mi chiedo perché allora per entrare un defunto si deve pagare alla ditta che gestisce il cimitero? Perché in questo modo il disservizio diventa ingiustizia. Oppure chiamarla truffa?
Che ben venga l’intervevento del Commissario..potrebbe scoprirne delle belle!
È una vergogna tutta modicana!! ! Da cinque anni che dei ponteggi mi impediscono di visitare in sicurezza i miei genitori e da una vita che ci sono scale.,rimaste a cemento ora usurato, con la ringhiera approntata di tavole e traballante.
Il Cimitero e’ grande. Per molte persone non e’ piu; una visita..ma una sfacchinata non c’e’ una panchina.. dove riprendersi e la zona veicolata e’ anche poco sicura.
Questa storia dura da molti anni, per qualche tempo ho telefonato periodicamente alla ditta che aveva realizzato i loculi dove sono sepolti i miei genitori.
Poi mi sono dovuto rivolgere agli uffici del comune, in quanto la ditta pare fosse fallita, dopo ho smesso di chiamarli in quanto mi sono sentito preso in giro perche’ dopo decine di telefonate non era cambiato nulla, come nulla e’ cambiato a distanza di molti anni.
Tra l’altro non sono stati in grado nemmeno di mettere una scala decente per porre i fiori nelle file piu’ alte.
Attualmente c’e’ una scala, tra l’altro mezza rotta che andiamo a cercare per tutto il piano perche’ viene utilizzata dalle centinaia di parenti delle persone decedute.
E’ pericolosa e quando la usiamo lo facciamo a nostro rischio e pericolo,
Potremmo continuare pero’ poi ormai siamo rassegnati, sembra una di quelle scene tratte da un famoso film di alcuni decenni fa, che descriveva le scene di vita giornaliera a Napoli, in cui tutti erano abituati ai disagi e alle storture, come quella ora descritta
Nessuno poneva rimedio e i cittadini si arrangiavano come potevano, in quanto erano consapevoli che anche cambiando gli amministratori la cultura rimaneva immutata e nulla cambiava.
Vergogna