È una specificità tutta siciliana che i lavoratori dell’Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia devono garantire e mantenere i servizi, che lo stesso Istituto deve espletare, solo nel nostro territorio ragusano, in favore di 500 e più aziende zootecniche e produttrici di carne, anticipando proprie risorse, ossia mettendo di loro tasca il denaro per i carburanti e per le missioni.
Questo si verifica nel territorio ragusano, dove i 7 dipendenti del citato Istituto, ente di diritto pubblico sottoposto a controllo e vigilanza da parte della Regione siciliana, ogni giorno per adempiere ai loro compiti di istituto e di servizio anticipano il denaro per le missioni che hanno l’obbligo di effettuare per le aziende. E, infatti, anticipano lavoro, tempo e denaro, ma si verifica, purtroppo, che a loro non vengono pagati gli stipendi, come è vero che da 5 mesi non percepiscono né lo stipendio né la liquidazione di quanto anticipato.
“Forse non lo comprendiamo – denuncia Salvatore Terranova, segretario generale Flai Cgil Ragusa – questo è il modello, da tempo autoinstauratosi, che permette a un insieme di servizi a supporto di importanti aziende ragusane di reggersi in piede. Detti servizi definibili essenziali le aziende immancabilmente li ricevono non per merito della Regione siciliana, cui va soltanto il merito solo di far soffrire aziende e lavoratori, ma grazie al senso di responsabilità di questi lavoratori, che, nonostante le grossissime difficoltà ove ormai sono infognati, con grande efficacia e competenza riescono a salvaguardare il valore di una imprenditoria che ha raggiungo traguardi di eccellenza sia nei mercati nazionali che in quelli internazionali.
Tutto, però, ha un limite, perché la disponibilità di privare le proprie famiglie di parte dei beni pur di non far soffrire un servizio collettivo e pubblico, prima o poi si esaurisce. Prima o poi essa viene meno, perché i lavoratori non hanno più nulla da poter anticipare per non far riverberare negativamente sulle aziende interessate le disfunzioni e la cattiva gestione di una Regione che si configura sempre più matrigna rispetto ai suoi beni.
Non è più possibile – continua Terranova – perpetuare questo stato di cose e si chiede con forza all’Assessorato all’Agricoltura di liquidare le somme all’Istituto affinché quest’ultimo possa ristorare i lavoratori, pagando loro tutto il pregresso sia in termini di stipendio che di risorse anticipate.
Trascorso qualche giorno senza ottenere risultati, la Flai Cgil Ragusa – procederà con la dichiarazione dello stato di agitazione accompagnata da iniziative di lotta che saranno comunicate secondo modalità di legge”.
1 commento su “Istituto sperimentale zootecnico: da 5 mesi senza stipendi”
Vergogna e Indecenza!!! Evidentemente non se ne prova se questo è lo stato di fatto del governo in sicilia. Lavoratori che vengono privati dei mezzi di sussistenza, demotivati dall’incuria di organi insufficienti, offesi nella propria dignita…. Che finiscono per essere beffati da azioni di forza per ottenere ciò che è loro dovuto. Oltre alle spese anticipate… regalare giornate di sciopero? Sulla tavola non è rimasta neanche la frutta….