“Crisi d’imprese. Il cantiere aperto della riforma delle procedure concorsuali all’epoca del Covid” è il tema dell’evento promosso, a livello nazionale, da Anc con il patrocinio di Cnpr e che è stato spalmato su quattro giornate. Mercoledì scorso la terza tappa, in presenza e attraverso un webinar, si è tenuta a Ragusa, grazie all’organizzazione dell’Anc locale, al centro studi Feliciano Rossitto. Ai lavori ha partecipato anche il presidente nazionale di Anc, Marco Cuchel. “Questa serie di appuntamenti – sottolinea il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino – ci stanno dando la possibilità di verificare le varie letture di tutte le anime coinvolte nella nuova normativa, dal fiscalista all’aziendalista, come nel caso del commercialista, sino ad arrivare all’aspetto giuridico degli avvocati piuttosto che a quello dei magistrati”. A portare i saluti anche il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili della provincia di Ragusa. “Questo periodo di crisi generata dal Covid e dai venti di guerra del Nord Europa – ha spiegato Maurizio Attinelli – porterà ancora di più molte impese a subire danni da questo stato di cose. Noi, come professionisti, ci teniamo ad essere al passo con i tempi e pronti a fornire un adeguato sostegno alle imprese”. Sotto i riflettori, in particolare, il ruolo dell’esperto negoziatore, introdotto con la legge 147 dell’ottobre 2021: una figura fondamentale per consentire la ripresa alle imprese toccate dal Covid e dai recenti eventi geopolitici. “E’ un ruolo nuovo – ha detto Eros Ceccherini, commercialista, professore di crisi d’impresa, Unicusano – e che ha a che vedere con il panorama dei professionisti che si occupano delle ristrutturazioni d’impresa. Per quanto riguarda l’accesso a questo nuovo ruolo, occorre frequentare un corso di formazione di 55 ore così come è stato stabilito da un decreto dirigenziale oltre a possedere un’adeguata esperienza con riferimento alla ristrutturazione delle imprese. Entra in scena su istanza dell’imprenditore tramite l’accesso a una piattaforma telematica presso le Camere di commercio. L’imprenditore, tramite la suddetta modalità, chiede un aiuto sul piano di risanamento della propria azienda”. Lucia De Bernardin, giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Catania, ha evidenziato che “tutte le riflessioni formulate sono state parametrate alle esigenze delle imprese che però devono rendersi conto che la crisi fa parte di una situazione fisiologica dell’imprenditore da cui si può uscire perché gli strumenti sono ormai numerosi. Strumenti che – aggiunge – se effettivamente individuati, possono portare fuori dalla crisi e reintrodurre nel contesto di un ciclo economico funzionale e in linea con le aspettative dell’imprenditore”.
- 10 Settembre 2024 -