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Volete la democrazia o il gas?…l’opinione di Rita Faletti

Tempo di lettura: 2 minuti

“Il mondo è molto più ampio del semplice Occidente”. Così Putin liquida l’accusa di crimini contro l’umanità mossagli dall’Occidente per le atrocità commesse dalle sue bande armate su civili indifesi. Dopo le bombe su Mariupol, Leopoli, Kharkiv e i massacri a Bucha, ieri a Kramatorsk un missile russo ha ucciso 50 persone, di cui 10 bambini, che aspettavano di salire su un treno che li avrebbe portati  lontano dalla guerra. Torture gratuite, atti di violenza che rasentano il sadismo, stupri perpetrati persino su minori, si susseguono secondo uno schema che ha reso questa guerra di aggressione infame oltre il concepibile. Non c’è commento che valga la crudezza delle immagini e dei video girati giorno dopo giorno dalla stampa estera. La denuncia di una crudeltà inutile, come inutile è sempre la crudeltà, che Mosca continua a negare utilizzando tutti i mezzi della disinformazione  per trasformare la verità inconfutabile nel racconto che i russi vogliono ascoltare: i morti sono una messinscena curata dalla regia ucraina con lo scopo di rappresentare i soldati russi come degli assassini. La potente macchina della disinformatjia, che ha il proprio centro nella Tv di Stato, la spara grossa sfidando il grottesco quando parla di autobombardamento di Mariupol e sfodera l’arma del vittimismo quando indica nei nazionalisti ucraini i responsabili degli orrori documentati.  Il mondo molto più ampio che Putin cita a giustificazione delle atrocità di cui è il mandante e contrappone al semplice Occidente, è quello che sta dalla sua parte, pur sollecitando la fine della guerra. E’ il mondo delle dittature e delle teocrazie, dove scontata è l’indifferenza per i diritti umani e dove i metodi usati per silenziare gli oppositori politici sono identici. La strage di studenti e operai in Piazza Tienanmen a Pechino, l’avvelenamento di Navalny, le incarcerazioni, le sparizioni e le condanne a morte nella Turchia di Erdogan dopo il fallito golpe militare del 2016, il sarin usato da Assad contro i ribelli antigovernativi  siriani durante la cruenta repressione del 2011, le violenze della polizia contro i manifestanti che nella Repubblica islamica dell’Iran protestano pacificamente per chiedere misure contro la povertà e la crisi idrica testimoniano la violenza di regimi barbari e sono le prove di che schifosa pasta siano fatte le dittature.  Non è dalla conta dei cadaveri lasciati a terra nel corso di una repressione o di una guerra d’invasione che si valuta la crudeltà di un regime, ma dal metodo usato con pedanteria sistematica per mettere a tacere il dissenso e eliminare il nemico interno e, se occorre, quello esterno, costruendogli  attorno una rete di fandonie che lo descrivono come una minaccia alla sicurezza del paese. Un’operazione che funziona laddove più diffusa è l’ignoranza e più elevata l’età. La questione, non troverebbe spazio in un dibattito se fosse limitata all’informazione di ciò che avviene in una vasta parte di mondo in cui la vita umana non ha alcun valore. Il guaio è che anche nell’Occidente libero e plurale, molti imbecilli dicono che sì, questa guerra va fermata, ma sono gli amerikani, è la Nato, è l’Occidente ad averla causata, sono gli ucraini che dovrebbero arrendersi, così come sostengono che il conflitto israelo-palestinese cesserebbe se gli israeliani si lasciassero ammazzare. E costoro hanno il coraggio, che nel loro caso è l’altra faccia della vigliaccheria e dell’opportunismo, di sostenere che tutte le guerre sono uguali, ignorando che esiste il diritto bellico che disciplina la condotta delle parti in conflitto e limita i mezzi e i metodi. Il che conferma che Putin è un macellaio. Ma nel semplice Occidente, in particolare in Italia, questo non si dice. Nei salotti dei talk show, invece, i tuttologi con il pallino della pace farneticano di manifestazioni oceaniche da organizzare a Kyiv e perfino a Mosca, pontificano sull’inutilità di rinunciare al gas russo in cambio della pace e che l’invio di armi all’Ucraina è un errore, intanto che in quel paese si cerca di sopravvivere nell’oscurità del sottosuolo e si continua a morire per fermare l’aggressore, mentre i nostri eroi consumano tre pasti al giorno e dormono tranquilli nei loro letti. La diplomazia ci salverà! Nessuno ammette che di fermarsi Putin non ci pensa affatto prima di aver raggiunto gli obiettivi che giustifichino questa guerra. Nessuno osa dire che l’unico modo per costringerlo al tavolo dei negoziati è sconfiggerlo. Come? “Tre sono le cose che ci servono” ha detto Kuleva “Armi, armi, armi”. In alternativa, l’embargo totale e immediato su gas e petrolio, come hanno appena deciso i paesi baltici.  “Volete la democrazia o il gas?” ha chiesto Draghi, rivolgendosi al nutrito universo di utili idioti che se fossero al governo avrebbero fatto dell’Italia lo zerbino su cui il loro amico Putin si pulirebbe le scarpe sporche del sangue ucraino. Questa è la nuova sinistra, da cui Letta ha preso le distanze, in cammino verso le elezioni, con una puntatina in canonica dove sovranismo, populismo e cattolicesimo anti-europeo trovano il loro perfetto punto d’incontro. Dunque: suicidarsi o uccidere l’economia russa.

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11 commenti su “Volete la democrazia o il gas?…l’opinione di Rita Faletti”

  1. @ R.Faletti:
    Modica come Mosca, Gnaziu come Putin?
    Abbiamo pure gli oligarchi?
    La stampa dov’è?
    Tutti allineati e coperti nel silenzio assordante di una città sprofondata nel dissesto economico e civile?

  2. Io sono lo zar..

    Io sono lo zar, e decido chi premiare e chi punire!
    Io decido a chi dare 2.500 € ,, ed a chi no.

  3. Interessante il titolo, meno l’articolo che non sono nemmeno riuscito a leggere per intero: troppa premessa, molti concetti “mentalmente orientati” già detti e ridetti.
    Ad ogni modo per come abbiamo vissuto la democrazia negli ultimi mesi sicuramente meglio avere gas e combustibili in abbondanza… tanto la prima è già persa da tempo

  4. @ terrorista:
    Circola voce che il sindaco abbia querelato 2 giornalisti che hanno osato “rompere il silenzio”.
    Sinceramente credo sia una mossa azzardata , specie per un soggetto in campagna elettorale.

  5. @Mabbasta
    forse Lei non ha ben chiare le differenze tra democrazia e dittatura visto che ritiene che la democrazia è già persa da tempo. Forse trova noioso il martellamento quotidiano di notizie sulla guerra in Ucraina. E’ l’effetto di vivere in un paese democratico dove si scambia la libertà per licenza o per anarchia e dove il benessere rende insensibili di fronte alle tragedie altrui.

  6. Ho sempre evitato di leggere e rispondere ai Suoi articoli in quanto sono politicamente schierati in modo imbarazzante. Detto questo ammetto che questa volta sono stato attratto dal titolo, e non mi sono lasciato condizionare nè dal pregiudizio già espresso inizialmente, nè che visivamente appaia come un articolo mattonazzo e, massì diamole una possibilità, ho provato a leggerlo… Beh, almeno è stata una conferma di ciò che pensavo, quindi non è stato del tutto tempo perso.

  7. Per principio non esprimo giudizi su ciò che non conosco o non leggo, peccherei di presunzione (“massì diamole una possibilità”) e la presunzione è tra i difetti peggiori perché spesso va a braccetto con l’ignoranza. In quanto ai mattonazzi (visivamente) non si leggono né si commentano, si impilano, chissà che un domani non servano..a costruire qualcosa di solido. Lei dice “articoli schierati in modo imbarazzante”, preciso che sono opinioni, quindi non asettiche, sulle quali è legittimo dissentire.

  8. La guerra è sempre sporca, con omicidi di civili. Quindi bisognerebbe pensarci prima di provocarla. Mi riferisco agli USA, con i suoi zerbini della Nato. Io non vedo basi, o truppe russe in altre parti del mondo, quindi? Preferisco essere imb…….!! non credo a nulla di ciò che dicono, e che ci fanno vedere. Ho visto jet da parata del 2020, spacciati per bombardamenti, tantissime falsità, se dovrei elencarle tutte…….!! La Russia può tranquillamente bombardare dalla flotta sul mar nero, senza perdere un solo soldato. Come potrei parlare dei Palestinesi….. Perché dare come terra la Palestina agli Israeliani? Perché la Palestina è debole!! Facile fare i forti con i deboli…. Perché non dargli la Scozia? O altre terre? Di quale democrazia parla? Gli Usa in Afghanistan, Serbia, Libia, Iraq, Vietnam, oppure sui nativi americani (indiani)…. Quanti stupri, massacri, e sono Fatti, non propaganda. La chiama democrazia uno che deve obbligatoriamente vaccinarsi per andare a lavorare? Fonte per vivere?!!! I responsabili di questa guerra stanno in occidente. Smettiamola di raccontare favole.

  9. Gli zerbini della NATO hanno dato una bella batosta ai russi, affondare la nave più importante russa è stata una bella vittoria, ma naturalmente la guerra non è finita, purtroppo. Mi auguro che il popolo russo possa prendere coscienza della assurdità dell’attacco che Putin ha voluto e fatto verso l’Ucraina mandando anche a morire tantissimi ragazzi ignari di ciò che fanno, uccidendo tantissimi inermi cittadini.
    Mi piacerebbe una analisi di ciò che è successo e della situazione da parte di terrorista, il quale pur avendo a volte idee opposte alle mie, brilla nelle sua analisi e capacità su eventi militari,
    e tuttavia detesto invece, i probabili interventi a difesa di dittatori di fango e che cercano di infangare le opinioni altrui.
    https://www.huffingtonpost.it/esteri/2022/04/15/news/navalny_oppositore_putin-9186674/?ref=fbph&fbclid=IwAR32DLsdfGfIPnPjrJL-Y8mbL3aLS-haYbmYthg8iWoEiSnoCgNPAvwuvzQ

  10. Giusto Vincenzo, condivido il suo pensiero, Putin oramai è finito, anche se porterà la guerra alle estreme conseguenze. Vincenzo non si lasci impressionare da teatrali pacifisti, che sono talmente pacifisti che ucciderebbero gli ucraini per difendere Putin, poichè odiano l’occidente, anche se non comprendono il dono della democrazia: “u Signuri runa u pani a cu non avi rienti”, non comprendono che possono portare avanti le loro assurde tesi solo perchè vivono in democrazia, li lasci vergognare.

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