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Territorio Ragusa. Marino sottoscrittore progetto “Zeromolestie”

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Anche la città di Ragusa coinvolta nel progetto regionale Zeromolestie, al quale hanno aderito numerose associazioni che hanno firmato un apposito protocollo, a Palermo, a Palazzo d’Orleans, con il Presidente della Regione Musumeci.
Un progetto finalizzato ad accrescere e rafforzare le reti antiviolenza sul territorio, che si caratterizza per l’aspetto particolarmente legato all’attenzione e alla salvaguardia delle donne nei contesti lavorativi.
Contrastare ogni forma di violenza sulle donne, rafforzando la capacità di collaborazione di tutti gli enti pubblici e privati che operano sul territorio, uno degli obiettivi prioritari, contro ogni tipo di discriminazione, maltrattamenti e abusi che le donne continuano a subire.
«Firmiamo un documento di grande valenza sociale e morale – ha dichiarato il presidente Musumeci – Siamo profondamente consapevoli della gravità del fenomeno delle molestie e delle violenze sia all’interno delle mura domestiche sia altrove. Abbiamo il dovere di intervenire per combattere questa situazione con tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione. Serve l’impegno di tutti».
Coordinatrice del progetto Zeromolestie è Natascia Pisana.
Le associazioni aderenti sono il Sinalp regionale, Ania Sicilia, Casa Mia regionale, Rete sociale Attiva Messina, Agrigento e Palermo, Casa Mia Palermo, Zeromolestie Sinalp Palermo, Avo Sicilia, Avo Palermo, Zeromolestie Sinalp Belpasso, Ipsofacto Modica, Movimento difesa del cittadino Modica, Zeromolestie Sinalp Scicli, Movimento Territorio Ragusa, Zeromolestie Sinalp Vittoria, Al Plurale Trapani, Ipazia Siracusa, Forum Terzo settore Ragusa, Quelli di Granieri Caltagirone, Aisfodv Palermo.

La città di Ragusa ha potuto aderire al progetto grazie all’interessamento e all’impegno di Elisabetta Marino, responsabile scuola e servizi sociali di Territorio.
La Marino, che da sempre è attenta ai fenomeni sociali e alla tutela delle fasce più deboli, ha sintetizzato i punti fondamentali dell’accordo, che ha una durata quinquennale: la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza di genere, mediante lo sviluppo e il consolidamento di una rete integrata di servizi offerti dalle diverse istituzioni e soggetti coinvolti; il consolidamento dei servizi dei centri antiviolenza e del sistema di accoglienza garantendo il più possibile continuità, capillarità e qualità del supporto;
il coinvolgimento dei diversi servizi territoriali per garantire una progettualità condivisa a tutela e promozione delle donne e che abbia come obiettivo la possibilità di intraprendere percorsi di uscita dalla violenza, attraverso il potenziamento di rifugi sicuri e percorsi di autonomia sociale, lavorativa e abitativa;
il rafforzamento della capacità di collaborazione del “sistema territoriale antiviolenza” anche con soggetti non appartenenti alla rete;
un processo di comunicazione e informazione sul fenomeno, sui servizi erogati e sul progetto stesso, in grado di raggiungere anche contesti e luoghi meno usuali, e quindi dando la possibilità di intercettare ulteriori bisogni e persone;
l’educazione alla diversità, al riconoscimento e al rispetto delle specificità di ognuno, al valore dell’unicità di ogni persona; la raccolta, l’analisi e la diffusione di dati che possano garantire un monitoraggio attento del fenomeno della violenza di genere e dei percorsi di riconquista dell’autonomia delle vittime.

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