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Un Bezos per la pace….di Danilo Maci

Tempo di lettura: 2 minuti

Una ristretta elite ha aumentato il suo patrimonio di oltre 80 miliardi solo durante la pandemia, mentre circa 163 milioni di persone sono cadute in povertà, ma la pace non sembra una priorità per tutti.
Ho sempre considerato l’informazione al pari di una composizione musicale che scrupolosamente persegue l’armonia tra le note, rigettando ogni fonte di rumore. Eppure è assodato che non sempre funziona così; più che a una composizione assistiamo spesso al gioco frenetico di un bambino con la sua pentola: si può assecondare ma fino a un certo punto. 

E così, tra una ricerca e qualche riflessione personale, mi sono imbattuto recentemente in una notizia che ha stuzzicato si delle corde, ma non proprio quelle della pace. In tempo di sconti sul piano dei valori e di sovrapprezzo dei servizi superflui, apprendiamo che uno degli uomini più ricchi al mondo, Jeff Bezos,  proprietario di Amazon, abbia consentito all’interno della sua piattaforma la vendita di materiale vario che include felpe, magliette e gadget recanti lo stemma neonazista del battaglione Azov. Per dovere di cronaca è giusto premettere che Bezos, insieme ad una ristretta elite ha aumentato il suo patrimonio di oltre 80 miliardi solo durante la pandemia, mentre circa 163 milioni di persone sono cadute in totale povertà, secondo quanto afferma la Oxfam, organizzazione impegnata nella lotta alle disuguaglianze, all’apertura dei lavori del World Economic Forum di Davos.

Che vuoi che sia?
“Temiamo tutto in quanto mortali, ma desideriamo tutto come se fossimo immortali”, affermava Seneca, e come dargli torto! L’uomo brama di tutto, e più questa brama viene alimentata più è difficile additare al caso l’imprevedibilità delle conseguenze; perché certe libertà possono diventare più pericolose di un arma da tiro. Il battaglione Azov, stanziato da anni nel territorio ucraino e finanziato dagli Stati Uniti almeno dal 2016, è solo uno dei tanti sparsi per il mondo, ma questo non giustifica certo la locuzione del TU QUOQUE, per cui è esecrabile l’idea che un ‘oligarca della finanza occidentale’ pubblicizzi un logo che, ricordiamo, fu adottato dal regime nazista del secolo scorso per un breve periodo, prima di essere sostituito dalla più nota svastica. Un logo che è un insieme di simboli esoterici di matrice medievale e legati al misticismo nazista che, unito al motto del gruppo “morte al nemico” non rassicura né alimenta il fervente desiderio di pace tanto diffuso. Altri dettagli, più che interessanti, voglio affidarli alla curiosità dei lettori, per il predetto avvertimento di non voler ‘stonare’. E un Bezos per la pace a tutti gli acquirenti in coda.

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2 commenti su “Un Bezos per la pace….di Danilo Maci”

  1. Tonino Spinello

    Avevo deciso che per un po’ non volevo commentare in quanto molti ignari perché i media non parlano “mai” di queste cose e quindi disturbati dal pensiero unico, invece del commento si limitano al denigro. Forse perché non hanno qualcosa da dire, o forse perché indottrinati, ma invece di stare zitti facendoci anche una gran figura, la stupidità li porta a dire stronzate. Questo poco importa, invece importa se certe cose li dice un giornalista, come ad esempio le notizie dovrebbero essere equiparate e non a senso unico. L’élite con i soldi compra tutto, anche la dignità delle persone!
    Vi riporto un articolo di un altro giornalista spesso visitato dalla Digos in piena notte e solo perché dice verità scomode al Nuovo Ordine Mondiale. Questo giornalista (che adoro) si chiama Cesare Sacchetti.
    Questo uno dei suoi tanti articoli:
    “Che cosa hanno in comune Hunter Biden, figlio di Joe, Zelensky e i battaglioni nazisti di Azov? Sono stati tutti finanziati dall’oligarca ucraino di origini askenazite Ior Kolomoyskyi. Per potere comprendere chi tira i fili dei burattini presenti sul palcoscenico politico mondiale, dobbiamo sempre guardare a coloro che li finanziano. E per potere comprendere la natura del vero potere dobbiamo guardare a ciò che le leggi illegittime e i media di regime vietano di parlare. Chi va fino in fondo alla ricerca della verità avrà come premio ciò di cui gli schiavi inconsapevoli che vivono nel mondo moderno sono privi. Chi trova la verità, trova la libertà.”
    Egregio Maci, il gruppo Davos è il sicario degli Illuminati, pronti a fare affari su qualsiasi pretesto. Ma maestri nel costruire pandemie, guerre, virus, crisi economiche ecc.… Poi tutti sperano nella politica!

  2. Bezos appartiene al mondo degli arricchiti senza tanta fatica, vendere a qualsiasi costo è il suo motto. Non gli importa della dignità che aveva perso tanto ha riconquistato tutto grazie ai suoi schiavetti che orgogliosi comprano solo su Amazon!!!!

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