
La storia si ripete, con modalità diverse, ma secondo direttrici riconoscibili e riconducibili a caratteristiche immutate nel tempo. Cosa vuole Putin? Il Putin di oggi è lo stesso che conoscevamo ieri? Noi europei siamo maestri nel tentativo di spiegare i comportamenti umani con la psicologia o con arzigogoli pseudo filosofici che possono portare lontano dalla dura realtà, con il risultato che poi ci stupiamo di fronte a quello che, secondo conclusioni errate, accade inaspettatamente. Senza contare che valutiamo gli altri da noi, secondo criteri che si attagliano al nostro particolare modo di vedere e sentire, spesso inadeguati e fuorvianti se applicati ad altri. Per capire la guerra di Putin, serve tornare alla realtà dei fatti e alla storia: Ungheria 1956, Cecoslovacchia 1968, Crimea 2014, Ucraina 2022. Quattro invasioni che tengono assieme la storia dell’Unione sovietica con quella della Federazione russa e legano entrambe alla storia del grande impero zarista e alla continuità dei suoi obiettivi: tra il XVI e il XIX secolo, l’allargamento della sfera di influenza ai territori di confine, dalla Siberia al Caucaso all’Asia centrale. Il 1917 è l’anno in cui la Russia, travolta dalla Rivoluzione di Ottobre, si ritira dalla prima Guerra mondiale e perde la Polonia e i paesi baltici (Lituania, Lettonia, Estonia) e deve accettare l’indipendenza dell’Ucraina, la piccola Russia. Alla fine della Seconda guerra mondiale, quei paesi ritornano nell’orbita sovietica e finalmente, con la dissoluzione dell’Urss nel 1991 e lo sfaldamento del blocco orientale, diventano indipendenti. Putin non è impazzito improvvisamente, il suo disegno politico è chiaro: vuole una nuova Yalta per riprendersi quello che ritiene suo di diritto e se ne infischia delle reazioni occidentali, per la verità molto deboli quando, nel 2008, truppe russe sono intervenute illegalmente per sostenere movimenti separatisti filorussi in due regioni della Georgia, o quando, nel 2014, Putin ha sostenuto il separatismo delle regioni russofone di Donetsk e Lugansk in Ucraina. “Non sono costretto alla pace”, ha dichiarato lo zar, forte della debolezza dell’Occidente, prima di invadere l’Ucraina con l’alibi di liberarla dai nazisti. E’ la strategia della propaganda e della menzogna, a tal punto evidente e ai limiti del ridicolo da domandarsi se chi ne fa uso non se ne renda conto. Eppure, è il ministro degli Esteri Lavrov, ad affermare, con la stessa sorprendente spudoratezza, che la Russia non ha aggredito l’Ucraina, e a mostrare, in una foto, l’ospedale pediatrico di Mariupol intatto, dopo che tutte le televisioni del mondo libero hanno diffuso i video e le immagini di macerie, muri collassati e sangue di donne e bambini feriti e morti sotto i bombardamenti dell’aviazione russa. Simili imposture fanno dubitare che ci sia qualcuno che ancora vi creda e, ancora di più, che sia possibile sedersi a un tavolo e negoziare con chi mette sullo stesso piano l’adesione alla Nato di stati sovrani e indipendenti e chi usa i carri armati e i bombardieri per imporre il proprio potere. L’aggressione dell’Ucraina, è una sfida di Putin all’Occidente e un test per sondare la capacità effettiva dell’Europa di essere compatta e, al tempo stesso, tenere in scacco l’Occidente impedendogli di reagire militarmente con il deterrente delle armi atomiche. Ma sono le sanzioni, per quanto pesanti, l’unico strumento per colpire Mosca e indurla a fermarsi? Gli esperti di politica russa temono che Putin non si accontenterà dell’Ucraina. Nelle sue mire c’è la Polonia, le forze russe si trovano a Yaroviv, a 20 chilometri dal confine polacco, dove confluiscono i militari di diverse nazionalità per essere poi smistati nei vari luoghi di guerra, e dove opera un centro di addestramento di inglesi e americani. Proprio a Yaroviv è stato ucciso ieri dai russi un giornalista americano. E nelle mire di Putin ci sono forse anche i tre stati del Baltico, che però sono nell’Ue e fanno parte della Nato. Non basta. In Moldavia, che ha già chiesto di entrare nell’Ue, e in Georgia, Putin ha truppe sul terreno e in Bosnia Erzegovina spinge il leader nazionalista serbo Milorad Dodik a fare la secessione con la sua Republika Srpska. Ammesso che sia così, cosa farà l’Occidente? Starà a guardare o ammainerà le bandiere della pace? Quanti uomini è disposta a perdere? A Putin il numero dei sodati morti poco importa, il Covid-19 ha ucciso un milione di cittadini russi e, in caso di necessità, sa dove andare a pescare miliziani disposti a tutto pur di sopravvivere. La Siria è un serbatoio cui attingere.
18 commenti su “Putin: “Non sono costretto alla pace”…l’opinione di Rita Faletti”
Ci sarà in giro per il Globo un nuovo Giuseppe Garibaldi con un pugno di arditi da paracadutare sul Cremlino ed arrestare lo “Stalin” del terzo millennio?
Potrebbe andare bene un nuovo Rambo..od attingere ad un classico eroe di Jan Fleming..
Credo fermamente che bisognerà trarre lezione da “Cuore di Tenebre” di J.Conrad.
Il Maestro Regista Coppola, seppe estrapolare Apocalips New, da un testo di secoli prima.
Ed a pare mio, è in quel libro che si trova la soluzione.
Va solo ricercato e selezionato il Nobil Homo per portare a compimento l’azione.
Un secolo di distanza tra il romanzo di Conrad “Cuore di tenebra” e il film “Apocalypse now”, libera interpretazione di un tema eterno: le tenebre nel cuore umano e la sconfitta dell’idealismo. Non credo che Putin si possa paragonare al protagonista del romanzo. Kurtz è un idealista con l’ambizione di civilizzare i selvaggi del Congo, ma fallisce perché non ha fatto i conti con la realtà: il selvaggio fuori di lui e la tenebra dentro di lui – che sono poi la stessa cosa – prevalgono, uccidendo il suo ideale e trasformando lui stesso in un selvaggio. Putin non corre questo rischio perché è un pragmatico. L’impero che vuole ricostruire non è un ideale, perché nella Russia profonda l’immagine dell’impero non si è mai appannata, vive nel cuore del popolo che abita lontano da Mosca e da San Pietroburgo ed è un’immagine consolatoria, quella della grande Russia, che compensa degli eccidi delle sofferenze e delle privazioni di secoli. Putin può contare su quella parte di Russia e sul sistema di potere e denaro che ha costruito attorno a sé e di cui gli oligarchi fanno parte. L’ideale del comunismo è un grande bluff!
Come anche la nostra democrazia è un bluff Dott.ssa Faletti.
Il meccanismo è semplice, il compito è di insabbiare sempre tutto e fare apparire gli eventi diversamente da come sono. Ecco perchè nei posti giusti ci troviamo sempre personaggi accomodanti, ruffiani e collusi. Questi personaggi li troviamo ovunque, nella magistratura, nella politica, nelle istituzioni e a chiudere il cerchio ovviamente i giornalisti a soldo del regime. Tutti questi personaggi sono talmente incastrati tra loro che difficilmente puoi tirarti indietro perchè se lo fai, ti tiri addosso una montagna di fango che ti seppellisci da solo. Un meccanismo che funziona come un orologio svizzero e che non puoi arrestare. Quindi tutto questo marciume anche se lo raccontiamo (perchè in democrazia). resta sempre una supposizione, perchè nessuno andrà fino in fondo per mettere a nudo il torbido che passa sotto i nostri occhi e che non vogliamo vedere. Ci fanno vedere un mondo e una società di perbenismo ma che si smonta subito appena soffiano venti contrari. E qui il compito di chi copre certi ruoli che sono accuratamente scelti compresi i giornalisti di regime, è molto importante per farci vedere il contrario di quello che vediamo. Su questo ci lavorano psicologi di alto spessore e profilo, ben pagati e sono talmente bravi che forse anche loro si meravigliano di come tutto questo funziona alla perfezione.
Al popolo non resta che seguire la narrazione per come c’è la raccontano e addirittura per come c’è la fanno vedere. Quando devi addebbitare colpe, nessuno na ha mai, tutti estranei e tutti innocenti.
Non è con la democrazia che se la deve prendere, signor Spinello, ma con l’interpretazione che molti ne danno. Mi spiego. Partendo dal significato della parola, una forma di governo in cui il potere è retto dal popolo, si trascura, per ignoranza o malafede, il fatto che non è il popolo a governare un paese direttamente, ma attraverso i suoi rappresentanti che siedono in parlamento. Quindi, se i rappresentanti non fanno gli interessi del popolo che li elegge, le responsabilità sono anche del popolo, fermo restando che alcuni loro rappresentanti rappresentano solo i propri interessi. Ma questo ha a che fare con il rispetto istituzionale e la dignità personale che latita in entrambe le parti e che si regge sullo scambio di favori: il popolo chiede e pretende e i suoi rappresentanti concedono in cambio di voti. Un esempio plastico? Il governo gialloverde. Ora, benché tale sistema sia collaudato da anni, è palese che si fondi sulla complicità. Motivo per cui le riforme, che cambierebbero di molto il paese, non si fanno. Il malcostume di cui Lei parla, è diffuso in tutte le categorie dove spesso allignano incapacità inefficienza e mediocrità. E’ il motivo per cui il paese non funziona come potrebbe e dovrebbe. Il groviglio di interessi da Lei evidenziato, è un aspetto significativo non della democrazia in generale, ma della democrazia consociativa, che si attua attraverso la spartizione di privilegi e incarichi indipendentemente dal merito. Altro aspetto non irrilevante: personaggi senza competenze e qualità rivestono ruoli che richiedono competenze e qualità. Come la mettiamo allora? Meglio le dittature? Non direi proprio, visti i risultati. Aggiungo, onde evitare di incorrere nell’accusa di faziosità o partigianeria o leccaculismo, che dico e scrivo quello che penso.
Non ho mai messo in dubbio la Sua buona fede Dott.ssa Faletti, non ho mai pensato che i Suoi articoli sono condizionati da qualcuno. Se ogni tanto dissento dandone anche una spiegazione spero abbia accettato il fatto che i miei commenti non sono mai uno scontro personale, ma un confronto di vedute diverse. Quando metto sotto accusa i giornalisti (specie i vip di regime), metto sotto accusa la democrazia che non si capisce più cosa sia diventata. Questo non vuol dire che svilisco il Suo lavoro e di tanti suoi colleghi che purtroppo sono non orfani, ma messi all’angolo e abbandonati dalle testate importanti per potere scrivere liberamente e senza condizioni. Come sono convinto che proprio in questo periodo di smarrimento, l’informazione dovrebbe essere sopra le parti e raccontare le cose per quel che sono e non per quello che appaiono.
Scrivere le cose che pensa, le fa solo onore!
Putin, ne migliore ne peggiore di altri uomini di potere. Ci sono tanti modi di affamare, uccidere, creare immigrazione. Ma televisione, giornali, ci fanno vedere ciò che gli comandano, abbiamo visto jet russi, che erano in una parata nel 2020!! Spacciati in attacco sopra l’Ucraina. Sono anni che Putin dice che la NATO, gli USA, si sono allargati troppo. Ma gli hanno sempre risposto che non sono affari suoi. A me non risulta che ci siano basi russe in altri paesi. Solo due! Una in Kirghizistan, e una in Tagikistan. Perché gli USA hanno basi in Europa, Romania, Polonia, con missili tattico nucleari? Perché gli USA si, e la Russia no? Sapevano i rischi che c’erano con l’adesione alla NATO dell’Ucraina. Ma Biden doveva proteggere i gasdotti del figlio in Ucraina….. Facendo sporcare le mani all’Europa però. Dando armi a Zelensky, aumenteranno i morti, ma il risultato non cambierà. Per finire la guerra basta rendere neutrale l’Ucraina. Con Putin MAI L’UCRAINA SARÀ NELLA NATO. E con le sanzioni, con sequestri di qualche yatch agli oligarchi….. Non avrà nessun risultato. Anzi gli oligarchi portano ricchezza. Andate a piazza di Siena, tutti i bar, ristoranti, appartengono ad un oligarca russo, senza di lui le saracinesche sarebbero già abbassate, e ci lavorano un sacco di italiani. Vi potrei elencare tante aziende che avevano commesse con la Russia di svariati milioni, adesso BLOCCATI. Sarà l’economia Europea a pagare, vedrete come faranno passi indietro. L’Italia poi, ormai non produce nulla di beni come grano, mais, cereali, perché non conviene più. Troppo alto il costo del lavoro. Gli operai italiani costano troppo. Siamo al fallimento…..!! Scordatevi che vi abbassano le bollette, e i carburanti. Adesso li abbasseranno di 20 centesimi, ma rimarranno elevati. Sono talmente incapaci, che vogliono rateizzare le bollette, non serve a nulla!! Crescerà il debito per famiglie, e imprese. Sarà una catastrofe. Se Putin attaccava l’Ucraina a ottobre, sarebbe stata la fine. Senza gas completamente. E finitela con i pozzi di gas italiani, perché quel gas basta solo per un anno.
Secondo Tanker Trackers, società indipendente che monitora le spedizioni di merci internazionali dichiara che altre due navi cariche di petrolio hanno lasciato la Russia e sono dirette negli Stati Uniti. A quanto pare la “messa in scena” delle importazioni petrolifere della Russia decisa da Biden sembra essere virtuale. Se gli stati Uniti ad oggi continuano ad importare petrolio dalla Russia, le domande e i sospetti si fanno inquietanti. A questo punto mi domando:
1) L’ America compra il petrolio dalla Russia a 1 e lo rivende in Europa a 4 atteso che dobbiamo importare il petrolio dagli Usa e da altri paesi purchè non sia la Russia in quanto Putin è monello!
2) Che Biden non decide più nulla come appurato in altre occasioni e cirsostanze.
3) Il sospetto che altri stanno muovendo le fila e non è certo lo stato profondo di Waschington.
4) La Comunità Europea tace e asseconda tutto questo, non è troppo strano?
5) La Ue si rende conto che ci faremo più male noi e non la Russia, ma ciò nonostante continua imperterrita senza guardare l’impaccio degli Usa.
6) Che dietro a tutto questo impaccio ci sia Trump?
Il sospetto sorge perchè a novembre 2018, Putin consegnava un pallone a Trump come testimonial per la battaglia contro il Nuovo Ordine Mondiale. A febbreio 2022, Trump ha riconsegnato il testimonial a Putin quando questi ha lanciato la sua operazione militare di bonifica dell’Ucraina dalla presenza dei tagliagole nazisti e degli sporchi traffici pedofili condotti dallo stato profondo internazionale. A tale proposito nessuno dei narratori mainstream ne ha risaltato questo increscioso fenomeno di traffici di bambini che va avanti da moltissimi anni. Il prossimo passaggio del testimonial sarà quando Putin restituirà il pallone a Trump che avverrà quando sarà nominato “ufficialmente” Presidente degli Stati Uniti. Quando tutto questo avverrà (speriamo presto) sarà il coperchio nella bara e il definitivo funerale del Nuovo Ordine Mondiale. Proprio oggi l’Ambasciatore ucraino in Germania, Anddriy Melnik, ammette pubblicamente che il regime di Zelensky è sostenuto dai battaglioni nazisti ucraini. Il battaglione di Azov per intenderci. Se l’Occidente sta cercando ancora il nazismo e non lo trova, allora se si guarda allo specchio lo troverà di sicuro.
Tutti i giornali parlano delle sanzioni imposti alla Russia, tutti compiaciuti e soddisfatti. ma nessuno parla delle sanzioni imposte dai russi specie su Hunter Biden e Hillary Clinton. E’ risaputo che il figlio di Joe Biden dirige i sporchi traffici pedofili così com’è noto che la fondazione Clinton ha ricevuto fiumi di denaro dagli oligarchi ucraini. Putin sa esattamente dove colpire il regime nazista di Zelensky legato allo stato profondo ed è esattamente quello che ha colpito.
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L’ITALIA NON DEVE TEMERE L’EUROPA E NON HA BISOGNO DI INGINOCCHIARSI è quanto ha dichiarato Putin durante la conferenza stampa di questa mattina.
“Se decidesse di uscire dall’Europa non rimarrebbe sola. La Russia sarebbe disposta ad accoglierla a braccia aperte”. Ha poi continuato all’interno del suo discorso. Secondo quanto dichiarato infatti il Cremlino vedrebbe l’Italia sotto scacco dell’Europa e avvertirebbe una “dipendenza” forzata nei confronti dell’Unione Europea. “L’Italia vive in un clima di sudditanza invisibile imposto da un governo troppo mite, potenzialmente rappresenta la terza potenza mondiale grazie alle sue riserve auree ma nella realtà dei fatti è l’ultima ruota del carro. Se gli italiani aprissero gli occhi il Paese potrebbe risollevarsi economicamente in meno di un anno”.
Nonostante il voltafaccia di molti leader politici a cominciare da Salvini, Meloni, Di Maio, che fino a ieri lo ammiravano e gli sbavavano dietro, Putin ama il popolo italiano e lo vorrebbe libero dai lacci europei che di fatto hanno svuotato la nostra Nazione. Oltre a svuotarci delle nostre industrie e dall’alta professionalità che ha un italiano in tutti i campi che siano industrie, commercio, artigianato, agricoltura e non ultimo il food in genere, ci hanno svuotato anche dentro rendendoci inermi ed insicuri di noi stessi. Il tanto amato ed osannato Draghi, si è rivelato, ha svenduto al migliore offerente quel poco che era rimasto di buono e nonostante lo si continua a pensare come il Santo Patrono dell’Italia. Ne siamo ancora convinti?
Per non parlare dell’inciucio di D’Alema con la Leonardo sulla vendita delle armi ai colombiani……….
@Tonino, ottima sceneggiatura, complimenti. Quando inizieranno i casting?
Non è peregrina l’idea.
I nostri nonni hanno dato la vita per la libertà.
Noi che siamo più furbi cediamo la libertà e ci concediamo all’amore di Putin che dopo averci abbracciati si metterà a 90 gradi.
Volevo chiedere da cosa è formato il N.O.M. combattuto da Putin e Trump e da dove si evince che Putin sta facendo bonifica dell’Ucraina dalla presenza dei tagliagole nazisti e degli sporchi traffici pedofili condotti dallo stato profondo internazionale ed aggiungiamoci anche i gay ormai che ci siamo.
…………………………….
Putin è un grand’uomo, in Ucraina fa bonifiche ed in Russia purghe.
È tanto amato dai profughi ucraini che, per non creargli disagi, sfollano in Polonia o Romania.
A Rocco,
il nuovo ordine mondiale è composto dal vecchio ordine mondiale + globalisti ed esoterici.
Dimenticavo, il buon Putin, per la bonifica dell’Ucraina, usufruisce dei servigi di professionisti che hanno a cuore l’ambiente e agiscono di conseguenza, ripuliscono le case, non saccheggiano, danno sostegno alle donne, non le stuprano, sono galantuomi che provengono dalla Cecenia, abituati a lavorare conto terzi.
E’ assurdo leggere di gente che inneggia ed elogia un farabutto come putin, un miserabile che fa sparare anche sulla folla che fa la fila per il pane. Anche la guerra ha le sue regole.
https://www.huffingtonpost.it/video/2022/03/16/video/la_denuncia_delle_televisione_pubblica_ucraina_bombardate_persone_in_fila_per_il_pane_10_vittime_-8971410/?ref=HHTP-BH-I7477460-P9-S1-T1
La guerra è sempre stata sporca. E pagano come sempre i cittadini. Sono criminali quelli che la provocano, quelli che la fanno, come quelli che usano i cittadini come scudi umani. Quindi finitela con la morale. E poi qualcuno che scrive qui, sarebbe pure PEGGIO. Pensate quante persone hanno ucciso e stuprato gli americani. Bombardando stati sovrani. Siete solo ipocriti indottrinati. LA GUERRA È SOLO ORRORE. E SI SA L’INIZIO, MA NON LA FINE. Scrivete solo fesserie, l’Italia è la prima a finanziare questa guerra, tutti i giorni. Fate solo ipocrisia. E non illudetevi, FINIRÀ MALISSIMO ANCHE PER NOI.
Tempo fa, precisamente l’8 Luglio 2021, la Faletti nell’articolo “La fiera del bimbo” denunciava una sorta di compravendita di bambini. Articolo che ho condiviso e che mi ha fatto piacere che qualche giornalista ne abbia parlato. Come invece alcuni autorevoli commentatori non sono intervenuti come succede con la pace in Ucraina o per difendere un Renzi, un Letta, un Salvini ecc..
Bene, nei sotterranei di una clinica di Kiev ci sono intrappolati almeno 21 neonati. Tutti bambini nati da madri surrogate. L’Ucraina non è soltanto un centro di riciclaggio di capitali sporchi ma anche e soprattutto una centrale per il traffico di bambini a livello internazionale. I ricchi e perbene occidentali, che inneggiano alla pace, e timorati da Dio che appartengono all’èlite internazionale, si recano in questo paese per fare letteralmente shopping di bambini. Ovvio che la cabala è furiosa per l’intervento di Putin in Ucraina. Questa operazione militare ha fatto perdere a questi illuminati benefattori una della principali centrali del traffico di pedofili internazionali.
Tutto il mondo è al corrente di questo fenomeno che non è solo in Ucraina, ma i millantatori di pace oggi pro Ucraina, domani pro Brasile, ecc.. sanno come mettere tutto a tacere e non fare passare nemmeno un bisbiglio. Ne da prova la stessa Faletti che parlandone di questo fenomeno, poi tutto viene taciuto dai mainstream a servizio della cabala. Tutto viene coperto con omertà mafiosa. Ecco perchè a volte si rimane empatici di fronte ad eventi che apparentemente sono drammatici nella sua drammaticità, ma che servono per coprire tutto il marciume e la lordura che si porta avanti con il contributo di milioni di persone che ignari inneggiano alla pace come giusto che sia.
Questo dovrebbe essere un altro motivo per riflettere sempre sul perchè accadono certe cose e perchè si raccontano a senso unico. Certamente non mi aspetto che Mentana, Gruber, Vespa ecc. mi mettano queste pulci nell’orecchio sennò poi come mi debbono fare digerire le loro narrazioni di pace?
Allora Putin sta facendo una guerra santa, come il patriarca Kirill.
Lei parla di questo?
https://www.radiortm.it/2021/07/08/la-fiera-del-bimbo-lopinione-di-rita-faletti/
E questo può giustificare una guerra?
Allora non esiste posto dove non và fatta una guerra.
Le rispondo dandole la possibiltà di leggere quello che dice il “mainstream”
https://www.fanpage.it/attualita/il-ruolo-della-propaganda-omofoba-russa-nella-guerra-in-ucraina/