Sanità in difficoltà in Sicilia. In ogni provincia si registrano disfunzioni e carenza di organici. L’allarme è stato lanciato dai sindacati che evidenziano difficoltà organizzative e irregolarità contrattuali. Il documento porta la firma di Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Cgil Medici, Cgil Fp, Fesmed, la Fials, la Fials Fvm, Nursing Up e Uil Medici che denunciano “ritardi nei concorsi e nelle mobilità ed errori nei processi di valutazione del personale del comparto per la progressione economica. Inoltre non si procede alla stabilizzazione del personale comandato, infermieri, Oss, tecnici e medici che sarà costretto a tornare alle aziende di provenienza del nord con grave perdita di importanti professionalità”.
A Ragusa, ad esempio, mancano i pediatri per cui non apre il reparto di Pediatria del “Giovanni Paolo II”. Il reparto è pronto da tempo ma servono un primario, otto medici di reparto, 1 caposala, 12 infermieri e tre ausiliari. E i medici non ci sono nonostante 17 delibere con cui l’Asp di Ragusa dal 2020 ha cercato di reperirli per inserirli nell’organico. Attualmente negli ospedali di Modica e Vittoria c’è il reparto di pediatria mentre a Ragusa soltanto l’ambulatorio. Per il manager dell’Asp di Ragusa, Angelo Aliquò, “il problema riguarda solo i ricoveri e non si può pensare di trasferire un reparto da Modica e Vittoria perchè tra le altre cose, secondo i dati, sono due centri che hanno un numero maggiore di bimbi assistiti”.
Le carenze di medici sono in tutti i reparti e in quasi tutti gli ospedali siciliani: in pediatria come al pronto soccorso.