E’ accaduto oggi in una moschea sciita durante le preghiere del venerdì. Il bilancio è drammatico: 56 morti e 200 feriti. L’esplosione è avvenuta alle 13:07 ora locale nella città di Peshawar (provincia di Khyber Pakhtunkhwa). Si stima che all’interno ci sarebbero stati almeno 350 fedeli. Molti feriti sarebbero in condizioni considerate critiche, quindi il bilancio delle vittime potrebbe aumentare nelle prossime ore, secondo un portavoce del Lady Reading Hospital, dove i feriti sono stati trasferiti e hanno bisogno di cure mediche urgenti. Il capo della polizia della città, Mohammad Sajjad Khan, ha detto ai giornalisti: “Siamo in stato di emergenza. Stiamo indagando sulla natura dell’attacco suicida”. L’area della moschea, situata accanto al bazar di Kocha Risaldar, è stata transennata dalle forze di sicurezza. Testimoni hanno riferito che prima dell’esplosione è scoppiata una sparatoria, in cui sono morti un attentatore e un agente di polizia. Dopo gli spari, è stato notato un altro individuo vestito di nero, identificato come il kamikaze, sparare all’impazzata ai fedeli che si accalcavano in moschea prima di farsi esplodere, pochi secondi dopo. L’attacco non è stata ancora rivendicato, anche se fonti di polizia fanno sapere che questo tipo di attacchi violenti possono essere stati perpetrati dal sedicente Stato islamico o da gruppi talebani pakistani. Il primo ministro Imran Khan ha condannato l’attacco terroristico alla moschea sciita.