
Pubblicato il decreto del Ministero dell’Interno che sblocca 200 milioni di euro per l’anno 2022 e 100 milioni di euro per l’anno 2023, stanziati nell’ultima legge di bilancio per investimenti finalizzati alla manutenzione straordinaria delle strade comunali, dei marciapiedi e dell’arredo urbano. E’ quanto riferisce la presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, Marialucia Lorefice (m5s), dopo aver inviato una lettera agli amministratori del territorio.
“In totale – riferisce – ai comuni iblei sono stati assegnati 1.015.000 euro per il 2022 e 507.500 euro, ovvero la metà dei contributi, per il 2023.
Le somme sono state ripartite tenendo conto del numero degli abitanti:
Ragusa 160.000 per il 2022/ 80.000 per il 2023
Vittoria 160.000 per il 2022/80.000 per il 2023
Modica 160.000 per il 2022/ 80.000 per il 2023
Ispica 60.000 per il 2022/ 30.000 per il 2023
Scicli 125.000 per il 2022/ 62.500 per il 2023
Santa croce camerina 60.000 per il 2022/ 30.000 per il 2023
Acate 60.000 per il 2022/ 30.000 per il 2023
Pozzallo 60.000 per il 2022/ 30.000 per il 2023
Comiso 125.000 per il 2022/ 62.500 per il 2023
Giarratana 10.000 per il 2022/ 5.000 per il 2023
Monterosso 10.000 per il 2022/ 5.000 per il 2023
Chiaromonte Gulfi 25.000 per il 2022/ 12.500 per il 2023
La presidente precisa poi: “I comuni sono tenuti ad iniziare l’esecuzione dei lavori entro il 30 luglio 2022 per usufruire dei contributi relativi all’anno 2022 ed entro il 30 luglio 2023 per quelli relativi all’anno 2023, pena la revoca del finanziamento.
Per rendere trasparente l’operato dell’amministrazione – prosegue – il decreto prevede, inoltre, che i comuni assegnatari sono tenuti a rendere note la fonte di finanziamento, l’importo assegnato e la finalizzazione del contributo nel proprio sito internet, nella sezione “Amministrazione trasparente”.
Questa è una delle tante opportunità di finanziamento che si stanno aprendo per i nostri enti locali e che non possiamo lasciarci sfuggire per migliorare l’aspetto delle nostre città e renderle più sicure e vivibili.” Conclude Lorefice