
Sei progetti della città di Modica, tra i 1.784, ammessi e finanziati dal Governo nazionale a valere su fondi per la rigenerazione urbana, al fine di ridurre fenomeni di marginalizzazione nonché per migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
Modica ha avuto riconosciuta la cifra complessiva di dieci milioni di euro e, in particolare, l’ex Albergo dei Poveri a Modica Alta, riuso e rifunzionalizzazione per finalità culturali e
assistenziali (3 milioni di euro), Palazzo Campailla, ristrutturazione edilizia con annessi spazi esterni per eliminare lo stato di degrado (2 milioni e 269 mila euro), Palazzo degli Studi (foto), ristrutturazione edilizia per adibirlo a scuola elementare e media (1 milione 627 mila 872 euro), Palazzo Denaro Papa, ristrutturazione edilizia per destinarlo a casa dei servizi sociali, dell’associazionismo e del volontariato (1 milione e 600 mila euro), Area Urbana Viale Medaglie d’Oro, rifunzionalizzazione per renderla zona di aggregazione sociale (797 mila euro), Piazza Mediterraneo a Marina di Modica, lavori di riqualificazione (700 mila).
“Sei opere – commenta il Sindaco Abbate – la cui fondamentale importanza è stata riconosciuta dal Ministero che ci ha premiato con l’importo massimo previsto per Città con popolazione superiore ai 50 mila abitanti e fino ai 100 mila. Ognuno dei progetti finanziati ha una valenza sociale, storica, turistica. Una volta ottenuto il finanziamento dovremo al più presto concretizzare mediante i progetti esecutivi e le gare d’appalto. Questo traguardo è l’ennesimo traguardo tagliato da questa Amministrazione nel campo dei lavori pubblici”.
“Occorre adesso – dice Vito D’Antona di Sinistra Italiana – che l’amministrazione comunale proceda a dare tempestivo seguito al finanziamento, mediante la redazione dei progetti esecutivi delle opere ed il conseguente appalto, dato che i tempi ristretti imposti dal decreto di finanziamento non ammettono eccezioni e al fine di evitare, come successo in altre occasioni, che le eventuali lentezze o inadempimenti possano determinare la revoca dei finanziamenti e l’eventuale restituzione delle somme accreditate.
Proponiamo, pertanto, che venga subito costituito un gruppo di lavoro straordinario di tecnici comunali che abbia la responsabilità di affiancare la giunta nel lavoro occorrente affinchè entro il 31 marzo 2026, data di chiusura e collaudo dei lavori, la città possa fruire di tali opere”.