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Il bilancio del sindaco di Modica analizzato da SI

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Il sindaco di Modica, Abbate, ha tracciato pubblicamente un bilancio di fine anno della sua attività nel 2021, l’ultimo del suo mandato, visto che in maggio si dovrebbe dimettere.

“Ma più di quello che Abbate elenca contano le cose ben più importanti per il governo della città che vengono omesse – dice Vito D’Antona di Sinistra Italiana -.      Nessun minimo accenno (quasi a volere rimuovere l’argomento) alla gravissima crisi finanziaria, con un Comune ancora sottoposto all’esame della Corte dei Conti, un piano di riequilibrio per evitare il dissesto, dopo otto anni, non ancora definito, un debito enorme che solo con lo Stato ha superato la cifra di cento milioni di euro, oltre ai debiti con le società partecipate, per circa otto milioni, e verso i vari fornitori.

Nel campo delle opere pubbliche, Abbate cita il Palazzo dei Mercedari e il Castello dei Conti, come opere consegnate alla città, omettendo di precisare che per il primo occorrono ancora lavori di consolidamento per un milione di euro e per il secondo lavori di completamento per un milione seicento mila euro, di cui esistono solo i progetti e i finanziamenti, mentre lavori strategicamente importanti per la vivibilità e la sicurezza di una città moderna ed in espansione, come la strada del Polo Commerciale e gli incroci di Dente Crocicchia e della Caitina rimangono al palo.

Nemmeno l’accenno di una possibile risposta a due questioni che migliaia di cittadini hanno sollevato nell’ultimo anno: il transennamento di alcuni colombai nel cimitero di Modica e la realizzazione di un impianto di biomassa a Zimmardo Bellamagna, costringendo gli interessati, nel primo caso, ad una raccolta di firme e, nel secondo caso, ad una iniziativa giudiziaria al Tar – aggiunge D’Antona -.        Nessun riferimento alle legittime aspirazioni di una città che sembra avere perduto in questi anni il ruolo centrale nel comprensorio del Sud est faticosamente costruito in passato nel campo economico, culturale, turistico, sanitario, né alle occasioni perdute, quali i finanziamenti, per cinque milioni destinati alle opere per contrastare il rischio idrogeologico o gli oltre due milioni di euro per lavori pubblici restituiti alla Regione”.

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5 commenti su “Il bilancio del sindaco di Modica analizzato da SI”

  1. Penso comunque che il Sindaco Abbate abbia effettuato un eccellente conduzione dei suoi mandati (prova ne è con la sua rielezione al furor di popolo che non c’e’ stato bisogno neppure del ballottaggio). Oltretutto Modica proveniva già da una montagna di debiti pregressi e non di certo creati solamente da questa Amministrazione, tant’è vero Modica ( Il Comune di Modica viene commissariato dalla Regione per non avere provveduto all’approvazione del conto consuntivo 2014 https://www.radiortmarchivio.it/2015/08/20/commissariamento-comune-di-modica-dantonasel-disamministrazione-e-superficialita/) è stata pure Commissariata qualche anno prima dell’insediamento di Abbate, e lo sperpero di ammanchi di denaro è stato pauroso, altrimenti il Commissario non veniva assegnato alla Città della Contea. Con chiunque parlo con persone non residenti di Modica, confermano che questa città è rinata da qualche anno a questa parte a vista d’occhio, le migliorie sono evidenti.
    In realtà Modica si comporta come l’Italia a livello nazionale, se vi ricordate quando l’Italia è stata amministrata da Monti (con un debito che ammontava a 1.988,363 miliardi di Euro), è vero che l’ha salvata dal baratro dei debiti ma anche vero che ha messo in subbuglio le pensioni con la riforma Fornero…e tante riforme in nome del risanamento e del rigore. A distanza di anni adesso abbiamo Draghi, pur essendo persona capace ma il nostro debito è divenuto incontrollabile, non passa mese che si registra il record dei debiti (2.734 miliardi di euro se non ricordo male). Ne più e ne meno con l’Amministrazione Comunale Abbate, pur quanto il debito è aumentato, ma ne ha beneficiato tutta la Città in gran parte dei settori. Sono certo alla prossima tornata elettorale chi si vuole eleggere a Sindaco, metterà in evidenza che Lui (chiunque sia) farà cose FUORI DEL COMUNE (:-)
    Ma certamente non avrà la bacchetta magica che può risolvere TUTTI i problemi della città (così come sarà al Governo)

  2. Ciò che scrive cittadino non è meritevole di commenti, ma non mi sorprende, così come non mi sorprende il sonno e l’incapacità dei modicani di reagire con buon senso, i modicani non reagiscono perchè sono simili in maggioranza a cittadino. Modica il paese dell’evasione, dello sperpero e del debito, altro che cioccolata modicana, ma purtroppo arriverà un brutto epilogo.

  3. @ cittadino:
    Un parallelismo che non regge paragone…
    L’amministrazione 1 e 2 dell’attuale sindaco sono un fallimento economico a tutti i livelli.
    Lo vedremo quando emergeranno i debiti TUTTI.
    Stando ai pareri di alcuni competenti in materia, i debiti TUTTI sono ben oltre il triplo ( 64 x 3 = 192 milioni ) del resoconto Buscema.
    La differenza sostanziale sta nell’arco di tempo in cui sono stati maturati.

  4. Si presenta come un ottimo amministratore, ma è solo un abile prestigiatore che ha offuscato i sensi dei cittadini semplici ed umili.
    Sempre in campagna elettorale, ora si prepara all’arrembaggio di Sala d’Ercole… con i soliti mezzi e metodi rodati.
    Senti puzza di bruciato..che sarà??

  5. Quello che è veramente mancato a questa amministrazione, colla sola forse eccezione dell’assessorato alla cultura, è stata una visone strategica e una politica d’insieme e coerente in cui inquadrare le cose fatte, o meglio, che andavano fatte.
    Un esempio per tutti: come si può parlare di valorizzazione del paesaggio come risorsa inestimabile e motore di uno sano sviluppo armonico e sostenibile e poi rilasciare licenze per asfaltare la campagna e costruire impianti Biogas in modo completamente avulso, slegato da un contesto che si vorrebbe a parole valorizzare ?
    Bipolarità o schizofrenia politica ?
    Si potrebbe continuare con esempi anche in altri settori ma non si vuole infierire e si sa che governare è difficile; soprattutto assicurarsi un posto dopo che si è governato.
    Ma visto che queste cose fatte sono anche costate e sono state pagate a debito una riflessione sull’occasione perduta (o sperperata) va fatta.
    Cordialità

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