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Modica e la gestione delle società partecipate

Tempo di lettura: 2 minuti

   Con una deliberazione approvata oggi, l’amministrazione comunale di Modica ha adottato la ricognizione delle società partecipate.

       “Abbate e la sua giunta, però, non inseriscono nell’elenco delle partecipazioni le due nuove società costituite per il trasferimento delle attività della Spm – fa rilevare Vito D’Antona di Sinistra Italiana – .  Ad ottobre del 2019, infatti, la maggioranza che sostiene Abbate, in tutta fretta, con un parere dubbioso del Collegio dei Revisori dei Conti e in assenza di una preliminare interlocuzione con le rappresentanze sindacali dei lavoratori, respingendo le legittime proteste dei consiglieri di minoranza sulla ristrettezza dei tempi a disposizione, approvò la costituzione di altre due società partecipate rispettivamente al 100% e al 90%, con lo scopo di trasferire le attività della Spm.

       Tra il mese di settembre e il mese di dicembre 2020 le due società vengono formalmente costituite con la sottoscrizione del capitale sociale; a marzo di quest’anno il Consiglio Comunale approva l’autorizzazione alla cessione dei rami di attività della Spm a favore delle due nuove società.

       A distanza di oltre due anni tutto è rimasto come prima.

      Abbate – aggiunge l’ex consigliere comunale – spieghi perché non sono state inserite nella deliberazione di ricognizione le due nuove società pienamente costituite, come intende saldare il debito colossale verso la Multiservizi e la Spm, che al 31 dicembre 2019 era di 7.786.948,00 euro, perché le società non hanno ancora approvato, dopo un anno, il bilancio del 2020 e perché non viene fornito sistematicamente ai Revisori dei Conti il documento annuale di verifica di debiti e crediti tra il Comune e le società, come prescrive la legge.  

      Anche nel delicato settore della gestione delle partecipate l’approssimazione la fa da padrona”.      

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3 commenti su “Modica e la gestione delle società partecipate”

  1. Proviamo a fare così!

    Dico: anche in questo caso siamo in presenza di “accuse maldestre “?
    I dati e le date mi sembrano inconfutabili.
    E allora?
    Siamo, per caso, in presenza di una “amministrazione approssimata”?

  2. mi chiedo…….è possibile che un signore, sintaco o altro amministratore, magari chiamata dalla vicina rausa, si possano passare il piacere di infangare e fare fallire un Comune è nessun ORGANO di controllo ne prende atto è attenziona l’operato di questo sintaco……. la situazione èn alquanto strana, anzi stranissima…. qui si parla di un fallimento di circa 200 milioni di Euro….. ma siemu pazzi…….BUONE FESTE, tantu cappiddazzu paia

  3. Miiii, ma il signor D’antona pubblica un articolo al giorno. Lo sto monitorando da un po. Se tutto ciò che scrive lo avesse fatto qualche anno fa quando era in auge forse sarebbe stato meglio.
    Adesso delle e con le chiacchiere di fa ben poco.
    Si sta per caso facendo campagna elettorale?

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