Atto di intimidazione ai carabinieri di Noto. Ignoti domenica sera hanno appiccato un incendio, dopo avere cosparso il luogo con liquido infiammabile, all’ingresso della sede della Compagnia in Vico Brindisi. Il rogo è stato spento dagli stessi militari, i quali hanno avviato le indagini per risalire agli autori di questo avvertimento.
Prelevate le immagini delle telecamere di sicurezza che avrebbero ripreso l’azione compiuta da almeno una persona. I carabinieri non escludono che l’intimidazione sia legata alla recente indagine sull’omicidio del 17enne Piopaolo Mirabile per cui è stato fermato Vincenzo Di Giovanni, 33 anni, di Noto, accusato dai magistrati della Procura e dai carabinieri di Siracusa di aver ucciso Piopaolo Mirabile, 17 anni, di Noto, il 2 dicembre scorso con un proiettile.
“Sono al vaglio dei carabinieri tutte le ipotesi possibili, ma non si esclude che l’atto criminale possa essere riconducibile a una intimidazione a seguito dell’attività investigativa condotta dai Carabinieri, il cui obiettivo strategico, oggi ancor più di ieri, è affermare che nel territorio non esistono zone franche” spiegano dal comando provinciale di Siracusa.
Le indagini sull’agguato a Noto hanno avuto una svolta grazie ai rilievi tecnici effettuati dai carabinieri che, giunti sul posto poco dopo la sparatoria del 30 novembre scorso, si sono resi immediatamente conto che la scena del crimine era molto più ampia e complessa di quanto poteva apparire e che non era compatibile con quanto raccontato persino dalla madre e dai familiari della vittima.