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Il Vescovo di Noto: “Babbo Natale non esiste……”

Tempo di lettura: 2 minuti

“Babbo Natale non esiste, il  vestito rosso che indossa è stato scelto dalla “Coca Cola” esclusivamente per fini pubblicitari». Lo ha sostenuto il Vescovo della Diocesi di Noto, Mons. Antonio Staglianò, nella basilica del SS. Salvatore, creando non poco stupore tra piccoli e grandi, presenti al Festival delle “Arti effimere”, svoltosi nel centro siracusano. L’alto prelato, secondo quanto riporta GdS.it,  si   si è soffermato su un tema molto caro ai bambini: le prossime festività natalizie. Il capo della diocesi di Noto lo ha fatto nella basilica del SS. Salvatore, al termine di una partecipata manifestazione, il festival delle «Arti Effimere”.

Quelle parole hanno colto di sorpresa i più piccoli che, per certi versi, si sono sentiti «ingannati», ma a generare la polemica, specialmente sui social, sono stati i grandi, che mai e poi mai si sarebbero sognati di ascoltare simili parole. «Ma davvero Babbo Natale non esiste?», è stata la ricorrente domanda posta dai bambini sia alle maestre e, una volta fatto ritorno a casa, anche alle mamme. E giù una caterva di commenti sui profili Facebook di molti genitori. Le parole – che a volte «suonano» come pietre – vanno pesate e usate con attenzione. Specie quando sono rivolte ai più piccoli. A spiegare il senso di quelle espressioni è lo stesso vescovo, che abbiamo voluto sentire. «Ho detto che Babbo Natale esiste, ma che non è una persona storica come san Nicola da cui è stato tratto il personaggio immaginario. Ho spronato i più giovani – ha aggiunto monsignor Staglianò – ad avere di Babbo Natale un’idea più incarnata per poter vivere meglio l’attesa e soprattutto lo scambio dei doni. Se Babbo Natale è San Nicola, i bambini dovrebbero aprirsi ad un sentimento di vicendevole aiuto, alla solidarietà dei doni verso i bimbi più poveri. Con tutto il rispetto per la casa produttrice della “Coca Cola” che si è inventata Babbo Natale – ha commentato Staglianò – il compito del vescovo è annunciare la carità evangelica, anche attraverso questi simboli della cultura popolare. È una via per fare Poptheology e recuperare il senso vero della tradizione cristiana del Natale. Per il resto – ha concluso – i bimbi sanno che Babbo Natale è papà o lo zio. Quindi nessun sogno infranto».

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52 commenti su “Il Vescovo di Noto: “Babbo Natale non esiste……””

  1. Dite a monsignore che se si può credere ad un uomo/dio uno e trino morto risorto ed asceso… allora è più plausibile l’esistenza di babbo natale

  2. Ma quanti argomenti importanti? Il dilemma sull’esistenza o meno di Babbo Natale, e poi spunterà la befana, Halloween ce lo siamo già sciroppato. Ma è questo continuo dualismo che abbiamo bisogno? A cosa ci serve una diattriba continua su tutto? Ma che ci sia Babbo Natale cosa può determinare nelle persone che hanno fede? Cambierà qualcosa? No, l’unica certezza è che si alimenta un litigio continuo e spreco di energie che andrebbero utilizzate altrove.

  3. Tonino Spinello

    Tutto ciò che non è umano, è sempre un’invenzione dell’uomo!
    Babbo Natale è pagano, Gesù Bambino è cristiano, il vescovo spieghi ai bambini chi è più potente…… Babbo Natale che porta i regali con la sua slitta o Gesù Bambino che non prevede di portare regali.
    Un pò come distinguere i miracoli dalle leggende.

  4. Cittadino democratico

    Vedi tu che problema esistenziale di cui dobbiamo discutere! L’ignoranza impera!!!

  5. Be che dire, grande lavoro per il vescovo. Forse dovrebbe occuparsi di problemi più Seri….. Come esempio preti che buttano le offerte perché spiccioli, preti che invece di accogliere fanno discriminazione, oppure chi insabbia atti pedofili, oppure di andare a trovare famiglie in difficoltà, oppure visitare gli ammalati almeno quelli della loro comunità, invece sconoscono TOTALMENTE le persone che appartengono alla comunità dove predicano. Ricordo con nostalgia i preti di una volta…!! ADESSO FANNO I PRETI PER PROFESSIONE, NON PER VOCAZIONE. Comunque per una volta mi trovo d’accordo, sarebbe ora di finirla con questa favola……

  6. Caro Vescovo non dovrebbero esistere neanche preti con vestiti griffati e non dovrebbero avere macchinoni come la sua. Detto questo rovinare le attese, i sogni e i desideri dei bambini non si addice ad un ministro della Chiesa. Speriamo che babbo natale porti il rispetto per i più piccoli.

  7. .. Ma perché persone vestite di raso e seta con un bastone in mano e un buffo cappello in testa sono figure reali…?

  8. Essendo ormai “la chiesa” una leggenda, cercano di apparire meno leggenda delle altre leggende. Poveri illusi.

  9. Teologo impertinente

    Il paradosso dei paradossi è una malcelata presunzione, che ha attinto da vari cervelloni atei, immanentisti e materialisti, scienziati e filosofi dell’ultima e della penultima ora, che hanno passato la vita a attingere sorsetti nel grandioso serbatoio, ser pur limitato , dello scibile umano; presunzione di solide certezze e stabilità e di radicate fondamenta, nel presente e nel progresso umano. Presunzione che deve per giustificarsi irridere chi ha voluto riporre la sua fede in un Dio onnipotente, onnisciente e onnipresente, in un Dio Padre , puro e amore, che si è rivelato, piuttosto che in una realtà apparente e materiale, già instabile e evanescente perché soggetta ai meccanismi di trasformazione e degenerazione, perché soggetta al tempo, dove ogni presente diventa passato . realtà che la mente umana deve rappresentarsi e che tuttavia non termina di conoscere. Non si comprende perché il Santo natale debba per forza mescolarsi con un fantoccio pagano, mai esistito che può solo dispensare i doni del consumismo sfrenato che tutto fagocita . Il dono più grande per i bambini è Dio che ha fatto ingresso nella storia umana, che solo può redimerli da una prospettiva disumanizzante edonista e consumista, vuota e cinica, istintiva e amorale, dove l’interesse prioritario dell ‘accumulo sprofonda da tempo l’umanità nel vuoto presumere e vegetare.

  10. Il vescovo è rimasti vescovo…ed um suo arciprete è stato nominato arcivescovo, un valido motivo ci sarà stato !
    E forse questa, È una prova?

  11. Il paradosso dei paradossi è la presunzione dello scibile umano… DI CHE COSA? Che qui che lì, che per rafforzarsi irride impunemente chi è devoto, blablabla… Togliendo tutte le frasi ampollose quanto inutili, qual è l’oggetto di questa presunzione?
    Rimane incompleta anche la frase della rivelazione, ovvero contiene forse un “piuttosto” di troppo.
    Non si comprende poi perchè chi propone concetti inspiegabili allo scibile umano debba catalogare come falsi altri concetti anch’essi inspiegabili dallo stesso scibile umano. Se le cose le invento io son belle, se le inventano gli altri son brutte?
    In conclusione, ma chi gliel’ha fatto fare a ‘sto stipendiato dalla chiesa di parlare di babbo natale… Perchè costui, e non “pagani” che hanno alzato la voce per rivendicare l’esistenza del loro fantoccio (blablabla), ha tirato in ballo babbo natale? Ma cosa gliene frega?
    E scusate tanto, dopo i riferimenti all’assurdo commento di sopra, vorrei dire solamente che se al tempo di gesù, nel caso sia veramente esistito nel pieno dei suoi poteri, fosse esistita la cocacola… altro che vino (!) L’acqua sarebbe stata mutata in frizzante ed allegra cocacola, e cristiano ronaldo muottu ri siti.

  12. Teologo impertinente

    Ci dovremmo sentire costretti a difendere cio’ che appare evidente e lapalisiano, da un tentativo maldestro di buttare fango da parte di chi anzicche’ voler conversare per arrivare a delle conclusioni condivisibili o cercare civilmente di arrivarci, preferisce pavoneggiarsi in stupide e vuote elucubrazioni demolendo in realta’ soltanto il poco che non e’ riuscito a non capire, dall ‘ alto della sua supponenza. Non si comprende perche’ un inutile e assurdo commento, cosi’ come viene presentato con il fango buttato, debba provocare una tale risentita e aspra indignazione, che l unica cosa che emerge dalla vuotezza di siffatti commenti, tesi a zittire con la presuntuosa e sminuente parola definitiva, non si puo’ dialogare con commentatori di tale risma.Si fossero limitati a sminuire un commento, l oggetto della presunzione sarebbe stato di poco conto, ma per smiinuire e infangare tutto il popolo dei battezzati in comunione con il proprio salvatore, un popolo di credenti che supera il miliardo, con frasi pieni di acredine e rancorose , ci vuole davvero una supponenza e presunzione infinita, da sentirsi Dio. Altro che prendere una frase qua e una la’ cercando di sminuire e dimostrando soltando la propria capacita a’ di comprendere o riportando quello che si e’ capito.

  13. Personalmente da piccolo ho sempre creduto a Babbo Natale e, con gioia e felicità ho atteso il Suo arrivo ed ho trasmesso questa credenza anche a mio figlio. Che sia papà o zio non importa. Trovo sbagliato infrangere anche questo sogno dei più piccoli, che non arreca danno a nessuno e porta allegria ai bimbi che, con entusiasmo gli scrivono e l’attendono e, ai genitori che per la felicità dei propri piccoli e per non togliergli quell’innocenza del crederci, gli fanno trovare i regali richiesti con le loro letterine.
    Credo che tutti abbiamo creduto in Babbo Natale e, allora, mi chiedo e vi chiedo, perché in una realtà come quella in cui viviamo, in cui i bimbi hanno perso e rinunciato già a tante delle certezze e illusioni belle di un tempo, INFRANGERE questo sogno? Avranno tempo per capire da soli se esista o meno, come è accaduto per ciascuno di noi.

  14. Ahahahahahahahahah!!! Tra gli irridenti dei credenti c’è persino chi si identifica con lo scibile umano, nell’atto ateistico di presumere di avere ragione e che Dio non esiste. Mi mancava che tutto lo scibile umano fosse ateo e materialista, e che perciò non comprendesse anche il libro di Zichichi : ” Perché credo in colui che ha fatto il mondo!”

  15. Nessuno ha la presunzione di identificarsi con lo scibile “umano” inteso in senso universale e fonte di assoluta verità. Il mio commento precedente era solo in risposta a quello del sedicente teologo con tante parole altisonanti ma nessuna frase di senso compiuto. In risposta solamente ulteriore fuffa.

  16. Essendo un ateo non posso condividere quanto affermato dal Teologo (?) riguardo a Dio ,ma mi sembra scontato e ovvio tutto ciò che afferma riguardo la realtà soggetta al tempo e alle mutevoli trasformazioni e alla società consumista e materialista, che protende i suoi tentacoli su tutto. Lo ​sfido pubblicamente a darmi una sola ragione per credere, non ho letto pur essendo un ateo convinto, questi libri di sedicenti scienziati e intellettuali atei di cui parla, sono ateo e basta. Non mi sento offeso dal suo commento , ma mi dimostri l’esistenza di Dio! E non mi dica che come ateo non voglio dialogare, che dico frasi conclusive e definitive infangando il suo “pregevole” commento, la sto semplicemente invitando a rispondermi, senza nessuna acredine e amarezza, non ho bisogno di disprezzare le sue credenze religiose per confermare il mio ateismo, né il mio ateismo é cosi dubbioso da doverlo attaccare e beffeggiare, mi risponda!!!

  17. Teologo impertinente

    Sedicente Teologo? Adesso non si può scegliere un Nikman? Basta di commentare, di scegliere Nikman , basta di esistere????’ Ho consultato vari vocabolari e la definizione di scibile umano data da lei non l’ho incontrata, pertanto mi è sembrata , la definizione di scibile ” inteso in senso universale ( lo scibile umano, sottolineo umano ) come verità assoluta una sua invenzione estemporanea, più o meno conveniente, essendo lo scibile tutto ciò che può essere oggetto di apprendimento, il deposito del sapere umano in un dato momento storico, non di certo qualcosa di presente nell’iperuranio platonico come verità assoluta. Sulla fuffa lasci decidere ai lettori e non parli a nome di tutti o dello scibile, lo scibile fa questo, lo scibile non comprende ecc-

  18. Teologo impertinente

    Le favole fanno bene ai bambini, guai a dire loro che Cenerentola o Biancaneve o il gatto con gli stivali non sono esistiti o meglio i pokemon o topolino, o gli eroi della marvel, il discorso è un altro : se era necessario mescolare il natale con un pupazzone di pezza grasso e bonario, che dispenserebbe doni ai bambini, con il mistero cattolico dell’amore di Dio che si è fatto uomo, per la redenzione dell’umanità, chiaramente il vescovo cattolico come pastore e guida della comunità netina ha ritenuto rivolgersi al suo popolo, probabilmente esortandolo a liberarsi da nefaste commistioni tra sacro e profano.

  19. E ti pareva che non dovesse spuntare anche il Papa comunista.
    Dimostrare l’esistenza di Dio?
    Fosse facile il mondo sarebbe diverso.
    Credere in Dio è molto più difficile che essere ateo.

  20. Mi sto annoiando con questi ragionamenti (si fa per dire) di lana caprina, ho nostalgia delle sfuriate di Enzo, dei poteri forti di terrorista e dei dolci di Spinello. Il vescovo scoccia, ma lasciate in pace babbo natale e il rosso ferrari e la coca cola, adoro tutti i colori, un po’ meno le stelle.

  21. Magari l’avrà scritto Lei, e dopo 5 anni lo ribadisce.
    A Lei, come all’altra faccia della medaglia, piacerebbe integralista e pronto per le crociate del terzo millennio.
    Abbia pazienza, aspetti il prossimo.
    Magari, anziché essere comunista, sarà un sovranista.

  22. Cattolico Romano

    Carissimo Ateo convinto, faccio un certo sforzo a rispondergli, come cattolico non dovrei, ma non posso proprio soffrire gli atei, mi devo proprio mettere una molletta al naso, come facevano alcuni politici anni orsono per governare con uomini di partiti diversi. Certo generalizzo questo mio sentimento, non sono il signor perfetti e cercherò di redimermi e superare questo mio problema. Non posso esimermi tuttavia di manifestare il mio profondo disprezzo, una antipatia infinita e un grande disappunto, per chi da non credente si permette di buttare fango sulle credenze degli altri, meglio dire fede, sulla loro fede non avulsa dal sacro o ciò che è sacro per i credenti. Lo stesso sento per tutti i presuntuosi, i butta fango, i presenzialisti e nozionisti che ragionano con le teste degli altri, riportando frasi lette e scritte da altri, che pur di presenziare devono scrivere le loro fregnacce, anche dove si prova a discutere di qualcosa che non gli può interessare di meno , sentendosi disturbati, ma con aristocratico distacco. Chi crede dovrebbe rispettare la posizione degli atei, ma gli atei non dovrebbero irridere le verità di fede dei credenti, farlo è cosa infame e infamante e infangante. Detto questo , la realtà apparente con le sue leggi fisico-chimiche, la sua bellezza e la sua armonia, dimostra Dio creatore più di quanto potrebbero innumerevoli e casuali coincidenze, alle quali ogni ateo di intendimento suo malgrado negando Dio creatore é costretto a credere. Saluti.

  23. Ma signor Cattolico Romano, con tutti il rispetto possibile, non esiste solo il suo credo o l’ateismo spietato, esistono tantissime altre tipologie di spiritualità che non sia la sua o lo zero assoluto. Il mondo è vario ed occorre rispettare tutte le posizioni… eppure anche nel suo (nostro) credo si parla in modo chiaro ed esplicito del non giudizio, del rispetto dell’altrui pensiero, dell’accettazione del fratello chiunque esso sia, compreso l’ateo, o no? Da qualche parte dei “nostri” testi sacri si amano gli ultimi, ma non si “uccidono” neppure i primi, ogn’uno ha un posto nella perfezione del creato, anche se questo creato non riusciamo pienamente a comprendere. O voi teologi impertinenti o cattolici romani, volevo rammentarvi che l’orgoglio che fra le righe, tanto ostentate, non è una virtù, piuttosto è un vizio da tutte le forme di spiritualità condannato. Ora l’ostentare inutili e quantomeno inopportuni giudizi da parte del nostro vescovo, a me sembra, una consueta abitudine al mettersi in mostra: forse si tratta anche questo di una forma di vanità?

  24. L’ideologia pauperista e ambientalista del Vaticano, non fanno parte della missione del Vicario di Roma. E lasci perdere, integralismo, sovranismo e crociate del III millennio. Qui si parla di annacquamento della religione Cattolica, se Lei ne sa qualcosa….
    ..crede più in Dio Salvini che Bergoglio disse illo tempore Sgarbi…

  25. La missione del Papa la decide qualcun’Altro, non Lei od io.
    “Crede più in Dio Salvini che Bergoglio disse illo tempore Sgarbi…”
    Detto da Sgarbi?… e vedendo Salvini in giro col rosario e tutto dire…
    Lasci stare quali sono le mie conoscenze, confermo che sono molto limitate, e si prenda cura delle Sue.

  26. Staglianò potrebbe vestirsi di rosso indossare una bella barba bianca e fare regali ai bimbi più poverelli che non hanno lo zio travestito da Babbo Natale. Sarebbe un piccolo sforzo paragonato alle sue rare capacità finanziarie, spostare un piccolo investimento qua a là e i bimbi poveri della diocesi passerebbero un Natale più felice.

  27. E’ uscito di recente un libro che fa già molto discutere “Il prossimo Papa” autore il biografo di Karol Wojtyla, George Weigel. Il futuro successore di Pietro sarebbe in decisa discontinuità rispetto a Bergoglio. Il contrasto sarebbe tra una chiesa che ha abbracciato il Vangelo e una chiesa che ha perso fiducia nel Vangelo. La seconda sarebbe quella di Begoglio. Wiegel pone il tema: “la chiesa del III millennio sarà una chiesa cristocentrica nata nel Vangelo in tutta la sua pienezza, oppure non sarà affatto”. Weigel è ovviamente molto criticato. Da chi? Dagli stessi che in passato attaccavano Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Con una differenza: quando un Pontefice viene criticato da sinistra è lui che sbaglia, quando è criticato da destra è lui che ha ragione. Anche la chiesa è espressione politica. Addio!

  28. Signor zulu , non metto l’accento al nikman perché mi suona razzista con l’accento, mi ricorda un glorioso popolo , una meravigliosa etnia, che ha dovuto subire per decenni il fango, il disprezzo e la segregazione, di un popolo o parte di esso che si riteneva superiore, per non parlare di come il sostantivo sia entrato nell’uso comune in senso spregiativo. Non voglio giudicare la sua scelta né mi interessa il perché, né da questa sua scelta voglio farmi un ‘ idea e inferire qualcosa. In questo commento voglio rifarmi a Bruner e cercare per quanto mi sarà possibile di essere chiaro e conciso, per non dover ritornare su certi punti o prestare il fianco a sterili appunti e malcelate critiche pungenti e spregiative, travestite di civiltà e rispetto, mentre la notizia riportata nel post esce su tutti i quotidiani nazionali, dando luogo a un dibattito su scala nazionale. In estrema sintesi: i commenti dovrebbero servire ad arricchire la notizia, conversando civilmente e rispettando le posizioni degli altri, anche quando ci sembrano non pertinenti o fuori luogo o incongruenti , civiltà e educazione implica il massimo rispetto per gli ” interlocutori”, se qualcosa non interessa o è per noi incomprensibile passiamo oltre, non siamo tenuti a infangare e dileggiare, nel caso in questione la fede cattolica è tutto ciò che per i fedeli è sacro o il teologo o il cattolico. Abbiamo fatto la scoperta dell’America se diciamo che non esiste solo il nero e il bianco o il grigio e che il grigio ha diverse sfumature, tacciando in maniera subdola di schematismo e pressappochismo i nostri interlocutori, esibendo un rispetto e una educazione di facciata. In un commento o in molte altre situazioni di dialogo, eccetto che in una situazione scolastica o formale vorrei dire, generalizzare non solo appare utile e comodo, ma anche necessario, altrimenti ogni intervento dovrebbe durare tre ore. con questioni di lana caprina come lei dice infangando sopra. Lei mi accusa di ostentare orgoglio, per aver difeso la mia fede, il mio vescovo e le cose sacre ai cattolici, da attacchi infamanti, pungenti e derisori , quanto lei ” ex cattedra, pur dichiarandosi cattolico, accusa il “nostro vescovo”, di volersi mettere in mostra. In conclusione e in ulteriore sintesi, siate rispettosi della fede cattolica e delle cose sacre a questa fede, compreso il vescovo è un uomo sacro e consacrato per i fedeli. Non attaccate e non infangate gli altri commentatori, presumendo di essere i “primi” o quelli che soli possono dire l’ultima e definitiva parola. Gli atei che non credono in Dio, devono per forza di cose, non sempre per fortuna vorrei dire dire, poggiare le loro certezze su una realtà transitoria e soggetta al tempo- Ben venga Babbo santaklaus , ma non mescoliamo sacro e profano, il diavolo si può ben dire del “marketing consumistico” con l’acqua santa . Ah dimenticavo! Addio!!!

  29. Non so chi lei sia, ma volevo chiarirle semplicemente che ‘zulu sta per diminuitivo di Vincenzo, semplicemente. Scrive, scrive, scrive… ma è più che evidente che ho colto nel segno. Grazie, il mio Dio è molto più semplice dei suoi paroloni e la mia religione, la mia religione è al di là delle religioni, direi non appartenenza, oppure se le piace, appartenenza alla “razza” umana nel rispetto di tutta la razza umana e di tutte le religioni “semplicemente” se le piace.

  30. Ma questo che ha scritto è molto interessante: “pur dichiarandosi cattolico, accusa il “nostro vescovo”, di volersi mettere in mostra…” ma questa non è un’accusa, è un’evidenza signor Cattolico Romano, è una semplice osservazione e non c’è nulla di male in questo, e poi: ma chi si dichiara cattolico non può esprimere un concetto o una impressione? Ma cosé un dettame occulto di qualche parte del vecchio testamento oppure di qualche vangelo apocrifo? Pace a lei signore, non si disperi, la verità è molto più semplice dei suoi complicati concetti o paroloni. Saluto

  31. “eppure anche nel suo (nostro) credo si parla in modo chiaro ed esplicito del non giudizio, del rispetto dell’altrui pensiero, dell’accettazione del fratello chiunque esso sia, compreso l’ateo, o no? Da qualche parte dei “nostri” testi sacri si amano gli ultimi, ma non si “uccidono” neppure i primi, ognuno ha un posto nella perfezione del creato, anche se questo creato non riusciamo pienamente a comprendere” ( ‘zulu) “Mi sto annoiando con questi ragionamenti (si fa per dire) di lana caprina, ho nostalgia delle sfuriate di Enzo, dei poteri forti di terrorista e dei dolci di Spinello. Il vescovo scoccia, ma lasciate in pace babbo natale e il rosso ferrari e la coca cola, adoro tutti i colori, un po’ meno le stelle.” (‘Zulu) = “Scrive, scrive, scrive… ma è più che evidente che ho colto nel segno. Grazie, il mio Dio è molto più semplice dei suoi paroloni e la mia religione, la mia religione è al di là delle religioni, direi non appartenenza, oppure se le piace, appartenenza alla “razza” umana nel rispetto di tutta la razza umana e di tutte le religioni “semplicemente” se le piace.(‘Zulu) Sig- Vincenzo, virissi ca u diminutivu si scrivi nzulu, ri Vici -nzulu, no ‘zulu , che può indurre equivoci=”Mi sto annoiando con questi ragionamenti (si fa per dire) di lana caprina,”Scrive, scrive, scrive… ma è più che evidente che ho colto nel segno. Grazie, il mio Dio è molto più semplice dei suoi paroloni’,il vescovo scoccia (‘zulu). Bene lei è mieghiu ri mia!

  32. Sig Vincenzo le lascio l’opportunità di dire l’ultima parola e ai lettori la possibilità di giudicare, ripeto la notizia sopra riportata è uscita su tutti i quotidiani nazionali, mi rifiuto di proseguire a chiarire quanto risulta evidente nei miei commenti, a causa di innumerevoli distrattori di lettura e di significato, lanciati come strali ? All’ unico scopo di contendersi l’orticello dei commentatori più in vista in una etologica e strenua difesa del “territorio”, leggi spazio commentatori abituali, da eventuali intrusi. Per rispondere alle sue domande, un vescovo che prende la parola in una circostanza pubblica, non può rimanere nascosto, deve per forza di cose mostrarsi e esternare il suo pensiero, per guidare il popolo di Dio affidatogli verso la salvezza eterna, non può restare come sale dentro la saliera o lampada in basso per non illuminare. Il Vescovo è l’uomo che Dio ha mandato ha guidare i fedeli, una figura di prestigio e rispetto e sacra presso i cattolici, esprimere una mera impressione, significa in questo contesto minimizzare e giudicare i modi e i tempi di una pastorale , mi perdoni ma continua ad attribuirmi parolone e cose che non ho fatto, non ho mai letto i vangeli apocrifi, né ho intenzione alcuna di leggerli, la mia prosa è semplice. Risponda quello che vuole, io non replicherò , ma si soffermi sui suoi commenti se vuole.

  33. Le darà fastidio il mio nickname, vuol dire che me ne farò una ragione, pazienza.
    Grazie per l’interessamento, vedo tanta ansia in lei, aspetta e tribola giudizi altrui, giudizi che la possano confortare, speriamo arrivino, ma lo dico per lei, se magari possono esserle utili a rinforzare il suo, non saprei cosa… forse ego.
    Per quanto mi riguarda, rispetto e non giudico, magari un po’ mi diverto, già è divertente scoprire tante opinioni, magari anche inaspettate, ma pur sempre piacevole leggerle, ma questo senza nessuna ansia o dispiacere.
    Le assicuro che è altrettanto piacevole osservare i bimbi in quel gioco, il gioco dello stupore, la magia del Natale, e non è questo che può ledere la fede di nessuno, secondo me, ma lei faccia ciò che crede.
    E poi, veramente ha scritto questo: “per guidare il popolo di Dio affidatogli verso la salvezza eterna”, non so che risponderle, si lasci guidare e mi scusi per l’evidente disagio che le ho procurato.

  34. Caro ‘Zulu, parlare di religione e di politica sono due cose assai diverse.
    Le parole del Vescovo non sono state il via per difendere il sogno dei bambini, bensì un attacco alla chiesa.
    Il Pontefice comunista, pontificato di dx o di sx, ecc ecc.
    Ma nessuno nota che i bambini spesso vivono ben altri disagi. Parecchi purtroppo vivono con genitori separati e tante volte sono oggetto di ricatto nella coppia.
    Nessuno nota che sono abbandonati davanti ad una TV o ad uno smartphone, dove babbo natale è l’ultimo dei loro pensieri.
    Certo è più semplice e crea più interesse strumentalizzare le parole di un Vescovo, che assumersi la responsabilità del decadimento di affetti in cui vivonl tanti bambini.
    Cordialmente.

  35. Sig Vincenzo, non dovrebbe farsi una ragione di molte cose che lei crede e non sono, nello specifico: infatti ha già detto che il suo nikman è un diminutivo se lei ricorda, deve sapere che da bambino i miei mi chiamavano affettuosamente NZuliddu. Riguardo l’ansia le faccio presente che sono un praticante di yoga e meditazione trascendentale, con grande disappunto di molti miei fratelli parrocchiani. Riguardo ai giudizi che dovrei aspettare e come lei dice :” aspetta e tribola”, prima conti tutti i suoi commenti in questo sito, i giudizi dei suoi estimatori, le sue risposte a detti estimatori , poi conti i miei (circa 5 o giù di lì), si faccia i conti e tragga le sue conclusioni, senza sbagliare di nuovo credendo che aspetto giudizi confortanti per rinforzare ciò che, con il suo rispetto di facciata, mette in forse ossia il mio ego (non saprei cosa,,,forse Ego)- Certo lei, che non aspetta nessun giudizio per rinforzare il suo ego che invece esiste, si affretta a precisare, subito dopo le parole anzidette (e magari possono esserle utili a rinforzare il suo, non saprei cosa… forse ego.) senza nessuna sfacciata ipocrisia, che: “Per quanto mi riguarda, rispetto e non giudico ,magari un po’ mi diverto, già è divertente scoprire tante opinioni, magari anche inaspettate, ma pur sempre piacevole leggerle, ma questo senza nessuna ansia o dispiacere- Bravo !!! Applauso!!!! Mi scusi, era solo un giudizio confortante! Bravo anche nell’osservare i bambini, che vivono la poesia direi del natale, aggiungerei le atmosfere di belle e delicate emozioni che il presepe, con la grotta, il bambinello, la Vergine e san Giuseppe e i pastori, SANNO SUSCITARE, più del pupazzo grasso e barbuto che si arrampica con un sacco dal balcone, pieno delle verità della società dei consumi, grazie per permettermi di fare e pensare quello che credo, spero voglia permettermi di avere una mente, un cuore e un ego come centro di volontà e memoria, sogni, desideri , emozioni, idee e passioni.

  36. Zù nzùlu pratichi la meditazione trascendentale facilmente e senza sforzo, lasci stare in pace i suoi fratelli parrocchiani, vada in profondità, lasci i lamenti, non è l’accanimento che la farà trascendere. Si rilassi, lei continua a fare l’analisi di ciò che io scrivo, le voglio dire che ciò che ho scritto è proprio ciò che penso, non serve che mi ripeta continuamente le cose che ho scritto. Anzi, il fatto che aveva scritto che non avrebbe replicato ed invece ha replicato in modo scomposto, evidenziano ancora una volta la sua agitazione ed ansia. Le ripeto, chiuda gli occhi e acquieti la sua mente… dopo di che inizi a recitare il “suo” mantra, il mantra che il suo maestro Giovanni (suppongo) le ha trasmesso, ma facilmente e senza sforzo, non cerchi le ragioni su ciò che la fa stare male, si lasci andare… facilmente e senza sforzo. Babbo Natale esiste, lo lasci andare, perdoni se stesso per il disagio che prova. Buona domenica

  37. Carissimo Zu Nzuliddu, lei e solo lei è esempio di contraddizioni, la dovrebbero cacciare via dalla parrocchia, alza i suoi scudi contro gli strali e gli attacchi alla chiesa, parla di commistioni e poi lei è un esempio di commistioni e porte lasciate aperte al demonio, lei é di scandalo per i fedeli, la dovrebbero scomunicare, lei mischia sacro e profano, ha fatto crollare come castelli di carta le sue riflessioni, si vergogni di essere cattolico e cristiano, si ricreda e smentisca e rattifichi il suo commento. Natale la Placa

  38. A caro La Placa, mi dovranno scomunicare ma non lascerò le mie pratiche. Babbo natale svia i bambini dal mistero del natale, mi dica la meditazione trascendentale e lo yoga da che cosa sviano? Se non armonizzano la persona con la mente, con il corpo e l’universo, cosa fanno? Riguardo a ‘Zulu dico che : se egli non butta fango il commento sopra è veramente scomposto e CHE é ALTRETTANTO VERO che io non lascio in pace i miei fratelli parrocchiani E CHE è ALTRETTANTO VERO quello che’ Zulu pensa sull’inesistenza del mio ego nel rispetto e nell’ educazione e civiltà, continuamente ostentata dal nostro commentatore

  39. Lepre sulla òuna

    ..Bene, sono d’accordo quando si afferma che i commentatori dovrebbero rispettare una netiquette nell’ interazione con gli altri utenti come afferma zu nzulu, ma anche ‘Zulu ha ragione da vendere, quando con sottigliezza e autoironia, per niente offensiva, fa notare che anche la permalosità risulta tediosa e controproducente. L’ argomento del contendere riguardava le parole del vescovo, che sarebbero state pronunziate durante una pubblica riunione di fedeli, in occasione di un festival di ” arti effimere, che si riferivano all’esistenza o meno di Babbo natale. Parole, che a dire di molti, avrebbero provocato o potuto provocare un “trauma” ai bambini – ai bambini della società opulenta- per intenderci. Qui, prima di proseguire, occorre sottolineare, come qualsiasi cosa faccia o dica il nostro, abbia una grande risonanza mediatica, senza nulla togliere all’ importanza del problema sollevato -babbo natale si o babbo natale no- tuttavia. in definitiva, a molti giornalisti interessa ” molto” , credo, considerare il tema per l’importanza in sé , che come richiamo da offrire ai lettori sbattendo la notizia in prima pagina nel periodo natalizio. Per tutta la serie di ragioni appena evidenziate e per tutte quelle che ancora si possono dedurre, non appare evidente che sia il vescovo a volersi mostrare, al contrario il nostro viene usato dal marketing delle vendite. La stessa società consumista di cui il pastore di anime evidenzia le contraddizioni si alimenta, per vendere, di quello che il nostro dice e fa, sovente distorcendo e decontestualizzando il significato delle sue parole, da farle risultare eccentriche e insolite. Il nostro a quanto sembra non si lascia irretire, ma approfitta per dare più incidenza e diffusione alla sua pastorale. Chiusa parentesi. Il problema sollevato non è di poco conto, posto che babbo natale e un personaggio favolistico, dei bambini e per i bambini, un vecchietto allegro , buono, che ha a cuore la loro felicità , ricordandosi di ciascuno di loro e portandogli proprio il dono da essi desiderato ogni anno a natale, è stato opportuno dir loro che è un personaggio che esiste nella fantasia e non è esistito nella storia? Forse no, decisamente no, perché il mondo adulto non può affermare una cosa e poi rimangiarsela. Il bambino ne uscirebbe confuso, se non frastornato, se traumatizzato o meno, la parola spetterebbe agli psicologi . Ecco i teologi cattolici, quelli veri, dovrebbero pronunciarsi sull’opportunità o meno, di sovrapporre la figura reale e storica di Gesù bambino, nato nella grotta di Betlemme al freddo e al gelo, non negli ambienti confortanti e ovattati della società opulenta o occidentale o dei paesi ricchi per intenderci – che si preoccupa se dire ai bambini che babbo natale non esiste- con la figura del l’anziano buono dispensatore di doni ; è un problema di pastorale cristiano-cattolica dunque, che va trattato nelle sedi opportuni, ossia dalla congregazione per la dottrina della fede. Non di certo in modo approssimativo, non sufficientemente , per forza di cose, meditato. La commistione di sacro e profano, di ricorrenze religiose con il mondo delle favole per bambini, appare molto controproducente da un punto di vista cristiano, non di certo da quello del marketing, altrettanto evidente è che il marketing strumentalizza e snatura le feste. Il presepe storico e reale è, mi si consenta- i fatti di nostro Signore non hanno tempo, sono al di fuori del tempo- è sublime e la sua bellezza e pace si diffonde da secoli in tutti i presepi e in tutte le case del mondo, in un modo che nessun scienziato può spiegare, tantomeno un filosofo o un poeta o un divoratore di quotidiani e periodici. La grotta era incomoda forse, il freddo e le intemperie non risparmiavano il bambino, ma la bellezza e l’incanto dei luoghi era poesia sublime, non confondiamo i fedeli con la storia della pipì delle mucche sul fieno, non confondiamo scomodità con bellezza.

  40. Uno psichiatra stasera in televisione ha criticato aspramente il vescovo Staglianò per le motivazioni addotte (consumismo) riguardo alla non esistenza di Babbo Natale. Che ne sa un bimbo del consumismo? Inoltre credere in Babbo Natale è fondamentale per la crescita dei bimbi perché, credere in qualcosa senza vederlo richiede creatività e spinge i bambini a usare la loro immaginazione. Negare l’esistenza di Babbo Natale è come uccidere il sogno, fondamentale anche per gli adulti. Senza sogni l’uomo è morto. Il vescovo avrebbe fatto bene a starsene zitto. Che senso ha distruggere i sogni di un bambino che crescendo scoprirà la verità senza traumi? E avanti con le minchiate….

  41. Credevo fosse esente da dubbi.
    Psicologo o psichiatra, anche se io non capisco la differenza, il risultato non cambia.

  42. Non so se è mai accaduto prima d’ora che un Vescovo abbia fatto crollare il mito di un beniamino dei bimbi.
    Di certo, la confusione tra adulti e bambini è inevitabile leggendo l’affermazione: “Babbo Natale non esiste” e la successiva spiegazione del senso di quelle parole da parte di chi le ha proferite: “Ho detto che Babbo Natale esiste, ma che non è una persona storica”.
    Per un soffio si è evitato un “peccato”: “scandalizzare”, in un certo senso, i più piccoli; senza però riuscire a evitare di disincantare sconsolatamente i fanciulli in ascolto e di far sentire in imbarazzo i più grandi, credenti e perplessi.
    Babbo Natale è un mito che, nato da una diversa leggenda, colora senza inganno la fantasia dei piccoli recando un innocuo messaggio: il regalo come segno di cordialità e simpatia; seppure apprezzabile, notevolmente diverso e indubbiamente meno alto del messaggio cristiano, universalmente riconosciuto, del Santo Natale: il dono come vicendevole e incondizionata premura.
    Da un alto prelato che, attraverso la pop-theology, mostra particolare sensibilità verso i giovani non ci si sarebbe aspettato un “colpo basso” ai bambini, che vanno, sì, protetti dall’artefatto ed edulcorato luccichìo consumistico ma evitando di recidere precocemente quel filo magico che lega la fantasia infantile alla graduale maturazione di una sensibilità più profonda ed estensiva.
    Probabilmente, la foga di riportare i giovanissimi a una realtà meno incantata e più consona al vero senso del Natale ha condotto il Vescovo un po’ più in là.
    E il sovradosaggio catechetico, in questo contesto e a quanto pare, si è rivelato tutt’altro che medicamentoso.
    Nel simbolismo cromatico, il rosso nella liturgia esprime Amore, il sentimento più alto; in pubblicità urgenza di un acquisto indifferibile, la materialità più gretta.
    Ma al di là dello scontro continuo tra spirito e materia che segna il nostro vivere, se gli adulti scelgono liberamente i simboli che vogliono, nella loro infanzia i bambini – guerre, carestie e povertà permettendo – non vivono l’età delle scelte ma quella dei sogni.
    Sogni che, meno traumaticamente del conflitto interiore, contribuiscono ad allietare e sostenere la nostra breve o lunga esperienza terrena.

  43. “Ma al di là dello scontro continuo tra spirito e materia che segna il nostro vivere, se gli adulti scelgono liberamente i simboli che vogliono, nella loro infanzia i bambini – guerre, carestie e povertà permettendo – non vivono l’età delle scelte ma quella dei sogni”.
    Perfetto!!

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