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Modica. L’astropresepe in “Ad Sidera. C’era una Volta Celeste”

Astronomia: dall'8 dicembre (apertura straordinaria)
Tempo di lettura: 2 minuti

La Stella di Betlemme arriva a Modica questo mercoledì 8 dicembre, festa dell’Immacolata, per l’apertura straordinaria della mostra “Ad Sidera. C’era una Volta Celeste” dell’astrofotografa e regista Alessia Scarso, in corso di svolgimento all’ex Convento del Carmine a Modica. C’è infatti una sorpresa per i visitatori. L’autrice ha infatti deciso di arricchire il percorso della mostra aggiungendo il suo “astropresepe”, ovvero la rappresentazione della Santa Natività con sopra un cielo che riproduce le costellazioni del 7 a.C. Una chicca in più in un percorso espositivo che ha già trovato grande successo di pubblico tanto da essere stata prorogata ben due volte. Fino al prossimo 9 gennaio 2022 è fruibile ogni venerdì, sabato e domenica oppure su richiesta tramite prenotazione via mail a info@fondazioneteatrogaribaldi.com.
Secondo una ricerca effettuata già negli anni scorsi, la Scarso, componente del noto gruppo di astrofotografi Pictores Caeli, ha raccolto informazioni che attestano che nell’anno 7 a.C., anno in cui molti studiosi convergono sulla reale data di nascita di Gesù di Nazareth, accadde un evento astronomico rilevante, e cioè una vistosa congiunzione planetaria tra i due pianeti giganti del nostro Sistema Solare. Questo dato ha stuzzicato la sua curiosità che si è poi tramutata nella realizzazione del particolarissimo presepe che trova, come cielo stellato, la ricostruzione delle costellazioni e della congiunzione tra Giove e Saturno.

Nel nostro immaginario collettivo è una cometa a guidare il viaggio che i Magi intrapresero in direzione di Gesù: questa interpretazione si deve al pittore Giotto, che in vita ebbe la fortuna di assistere al passaggio della cometa di Halley nel 1301 d.C.
Sempre che la “stella di Betlemme” citata nel Vangelo di S. Matteo non sia un elemento prettamente simbolico, è plausibile pensare che il redattore biblico sia stato suggestionato da un evento astronomico rilevante, che potrebbe essere proprio la congiunzione Giove Saturno dell’anno 7 a.C.
Tale evento raro, cui ha assistito anche Galileo Galilei 400 anni fa, si è ripetuto anche lo scorso anno, nel 2020, e la Scarso non se l’è certo lasciata sfuggire, immortalando l’evento a Gatto Corvino su un carrubo secolare.
“Quando ho realizzato il presepe, qualche anno fa, ho ricostruito la geomorfologia del territorio di Betlemme e posizionato simbolicamente il cielo del 23 dicembre 7 a.C. sopra la Natività attraverso delle fibre ottiche – spiega l’autrice – Ho voluto rappresentare fisicamente una possibile visualizzazione di questo evento biblico e astronomico. Se gli eventi fossero andati così, allora questo è più o meno lo scenario che avremmo visto”.
“Siamo ben felici di poter contare su una mostra che si nutre di nuovi momenti e che suscita sempre nuovo interesse da parte del pubblico – spiegano all’unisono Ignazio Abbate e Tonino Cannata, rispettivamente presidente e sovrintendente della Fondazione Teatro Garibaldi – Continua dunque il successo di questa mostra, l’evento più visitato dell’anno, adesso arricchito dall’incanto del Natale”.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 9 gennaio 2022 nei giorni di venerdì, sabato, domenica dalle 16.30 alle 21.30. Sarà possibile prenotare visite in altre giornate scrivendo a info@fondazioneteatrogaribaldi.com. Ingresso € 2 – obbligatorio Green Pass.

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