
“Non ci sono medici nei pronto soccorso. Una criticità nuova? Oppure era qualcosa di cui il sindaco era stato messo a conoscenza? Non dimentichiamo che al pronto soccorso arrivano i cittadini ragusani ma anche quelli di tutto il comprensorio, per non parlare dei turisti che visitano la nostra città. Non ci sono dubbi. Il sindaco è la prima autorità sanitaria in città. Se c’è un problema del genere è giusto che sia coinvolto in prima persona trattandosi di una criticità di notevole portata”.
E’ la riflessione che arriva dal capogruppo del movimento Cinque Stelle Ragusa, Sergio Firrincieli, che, a nome di tutto il gruppo consiliare, si dice molto preoccupato per quanto sta accadendo. “Dobbiamo chiederci – aggiunge – che cosa può fare il primo cittadino, il Consiglio comunale, la politica in genere per fornire un aiuto al direttore generale dell’Asp. Ma, ci chiediamo, è solo questa la criticità? Il Consiglio comunale aperto, che abbiamo richiesto nei giorni scorsi, proprio perché avevamo il sentore di qualcosa che non andava, doveva servire a tal fine, a capire, cioè, quali problemi assillano il settore e le possibili soluzioni da individuare, l’aiuto e il contributo, insomma, che ognuno di noi, politicamente impegnato, può portare nelle varie sedi istituzionali. Cassì ha fatto spallucce rispetto alla nostra richiesta. Non solo. Aveva ipotizzato modalità alternative che, ancora adesso, non riusciamo a capire quali siano. Lui ha già parlato con Aliquò? E’ a conoscenza di questa situazione di deficit, di questi ammanchi di personale? Oppure la Sanità è qualcosa che non lo riguarda? Perché se così fosse, cioè se questa problematica non lo coinvolge, lo dica chiaramente. E’ evidente che la città non saprebbe che farsene di un sindaco così e, piuttosto, bisognerebbe comprendere come organizzarsi altrimenti. Speriamo di non doverci trovare, in futuro, a fare i conti con altre problematiche simili. Perché tutto quello che viene a mancare è fin troppo evidente che manca a ciascuno di noi. E questo è un andazzo che non possiamo assolutamente tollerare”.