
Soltanto un’istanza su ventisei presentate al Comune di Modica per l’ottenimento di incentivi nei centri storici riguarda un insediamento produttivo; tutte le altre si riferiscono ad insediamenti residenziali.
Infatti, nei primi tre mesi dall’approvazione in Consiglio Comunale del regolamento per gli incentivi del centro storico, limitati alla sola copertura dei costi notarili o dei costi di registrazione dei contratti, fino ad un massimo di 3.500 euro, la quasi totalità delle domande riguarda il trasferimento di residenza abitativa e non l’avvio di una attività produttiva.
“Appare lampante purtroppo – dice Vito D’Antona(foto) di Sinistra Italiana – che il meccanismo incentivante, come regolamentato per incrementare l’insediamento di nuove attività economiche nei centri storici di Modica, non funziona.
Poiché è sotto gli occhi di tutti l’abbandono costante del centro storico da parte delle attività commerciali, artigianali e dei servizi, indispensabili invece in una idea moderna di recupero di un tessuto urbano vivibile, appetibile e aggregante, ritorniamo sulla nostra proposta, indicata all’indomani dall’approvazione della deliberazione, di prevedere, al fine di fermare la desertificazione che interessa le vie principali del centro storico di Modica Bassa e, ancora più gravemente, di Modica Alta, specifiche e ben più sostanziose risorse economiche esclusivamente per tali attività”.
Sinistra Italiana propone di integrare il regolamento già adottato semplicemente aggiungendo un contributo sulle spese di avvio (ristrutturazione locali, acquisto scorte di magazzino, ecc.) di nuove attività economiche nel centro storico, fissando un tetto minimo di almeno 10.000 euro per ogni domanda.