Appena 24 ore dopo che il primo ministro di Haiti, Ariel Henry, ha licenziato il procuratore Bed-Ford Claude che lo stava indagando come possibile mandante dell’assassinio di Jovenel Moise, oggi nel bel mezzo di una spaventosa crisi politica e sociale (il paese caraibico è di fatto in mano a contrapposte bande di delinquenti che fanno il bello e brutto tempo) anche il segretario del Consiglio dei ministri, Renald Luberice, ha presentato le sue dimissioni, dopo le due telefonate che Henry avrebbe fatto a Joseph Felix Badio, alla macchia, indicato come il coordinatore dell’operazione paramilitare colombiana assassina. Luberice ha annunciato le dimissioni in una lettera inviata al Consiglio dei ministri, motivate dal forte sospetto che il primo ministro Henry potesse essere coinvolto, in qualità di mandante, nell’assassinio del presidente. “Henry, usa tutti i mezzi per ostacolare il corso della giustizia” ha dichiarato il segretario Luberice. Il primo ministro Henry messo alla sbarra, costretto a rispondere alle accuse del procuratore, ha inviato 24 ore dopo al sua sterile difesa in tribunale, una lettera al procuratore Bed-Ford, esautorandolo “a causa di gravi illeciti amministrativi”, senza però motivare le infrazioni che il procuratore avrebbe commesso. Il primo ministro in carica, avrebbe licenziato anche Vincent Rockffeler, ministro della Giustizia in carica. Una dimostrazione che Henry teme fortemente di essere accusato di essere il mandante dell’omicidio Moise e dunque di finire la sua carriera politica dietro le sbarre. Ora il caso dell’assassinio di Jovenel Moise è nelle mani del giudice istruttore Garry Orelie, l’unica autorità che ha il potere di condurre le indagini. Il dubbio che venga, in qualche modo tutto insabbiato, è davvero molto forte nella disperata e ingovernabile isola caraibica in mano al malaffare.
- 12 Dicembre 2024 -
4 commenti su “Haiti. Il caos regna sovrano…….di Giannino Ruzza”
Il problema di Haiti è che non sono intelligentemente raffinati come i nostri cari senatori, premier e parlamentari. Se devono regnare indisturbati, prima dovrebbero fare scuola in Europa.
L’Italia è la prima scelta!
Signor Spinello ad Haiti questa situazione di deriva sociale fa comodo a tanti…..certamente non ai circa 10 milioni di disperati haitiani che vivono con un paio di dollari al giorno. L’isola è governata da delinquenti sempre pronti a chiedere e ottenere sostegno economico dalle Nazioni Unite.
E’ vero Dott. Ruzza, è sempre il popolo a soffrire.
Come le guerre, che se ci pensiamo, sono sempre una conseguenza della politica. Se le Nazioni Unite danno il loro appoggio, vuol dire che gli interessi sono talmente gradi al punto da fare assassinare un Presidente! So che sono monotono, ma la realtà è questa! Negli ultimi tempi non guardo solo all’Italia, cerco di capire cosa succede ovunque nel mondo, quello che vedo e collego giorno per giorno, non è bello da vedere, non vedo niente di promettente per l’umanità.
A volte mi chiedo cosa significa essere…. Un essere umano!
Concordo perfettamente con il sig Spinello su tutto.