“Il Piano di riequilibrio per evitare il dissesto non è un affare privato dell’amministrazione, ma una questione che riguarda tutta la città”. È quanto sostiene Sinistra Italiana riferendosi allo strumento finanziario del Comune di Modica del quale più volte si è occupato il partito attraverso Vito D’Antona.
“Di fronte alla decisione di non mettere subito a disposizione dei cittadini la risposta del Comune alla Corte dei Conti, concernente la rimodulazione del Piano di riequilibrio, ci siamo rivolti all’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, massimo organismo nazionale di vigilanza sull’applicazione delle disposizioni di legge sulla trasparenza e sull’accesso agli atti nelle pubbliche amministrazioni – spiega D’Antona. – Non abbiamo, infatti, condiviso il riferimento del Comune ad una legge di oltre trent’anni fa per rinviare nel tempo il rilascio di normalissimi documenti contabili, legge superata da più recenti norme sulla trasparenza e sull’accesso agli atti da parte dei cittadini.
Basti pensare che l’ordinanza della Corte dei Conti, rivolta a chiedere a maggio al Comune dati aggiornati e documenti recenti, è stata pubblicata nel sito della stessa Corte; per la risposta del Comune, invece, si è deciso di non divulgarla.
Sul piano politico, al di là delle questioni tecnico-giuridiche, sulle quali ci auguriamo che si esprima rapidamente l’Anac, non è ammissibile che un Sindaco non fornisca la documentazione sull’attuazione del Piano, rifiutata perfino ai Consiglieri Comunali, che per legge sono riconosciuti come gli unici soggetti ai quali la legge affida il compito di approvare il Piano di riequilibrio.
Durante il dibattito nell’ultima riunione del Consiglio Comunale, l’Assessore al Bilancio, già Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti, già esperto finanziario, ha tentato di sminuire la portata della richiesta della Corte dei Conti, lamentando che “ .. si è alzato un gran polverone .. “ e affermando che “Si tratta .. di atti che si attendevano già da tempo ..”; ci chiediamo / conclude SI – perché allora non farla conoscere alla città?