
Ebbene, un gruppo di nove Paesi è in possesso di 17mila testate nucleari in grado di annientare, se utilizzate, buona parte del nostro pianeta. Funzioneranno da deterrente, consolidando una pace apparente, oppure potrebbero essere usate se alcune nazioni fossero costrette in futuro ad utilizzarle? Per farlo iniziamo dal primo riuscito esperimento atomico eseguito dagli Stati Uniti nel deserto di Alamogordo il 16 luglio 1945 nel Nuovo Messico. La bomba ( Enrico Fermi giocò un ruolo importante nella realizzazione della prima bomba atomica) venne collocata su un’alta torre d’ acciaio che, con l’esplosione, sparì completamente, lasciando al suo posto un enorme cratere, nel cui fondo la sabbia si era trasformata in materia vetrosa. La Bomba atomica che fu invece utilizzata dagli S.U. per creare morte e distruzione fu sganciata dalla Superfortezza volante B29 il 6 agosto 1945 su Hiroshima. Il lampo dell’esplosione fu visto da un aereo in ricognizione a 270 chilometri di distanza e la nube di fumo prodotta dall’impatto salì fino 12.000 metri d’altezza. La terza bomba (seconda e ultima impiegata in guerra) fu sganciata il 9 agosto 1945 su Nagasaki, risultata più potente di quella sganciata su Hiroshima. Secondo il rapporto redatto del Dipartimento della guerra il 30 giugno 1946, la bomba fece meno vittime umane a Nagasaki (38.000 morti) che a Hiroshima (66.000). Il maggior numero di vittime (60% a Hiroshima, 80% a Nagasaki) fu dovuto a scottature. A Hiroshima, secondo il rapporto “Morrison”, nel raggio di un miglio furono distrutti due terzi di tutti gli edifici (in totale, 60.000 dei 90.000 della città) eccetto quelli in cemento armato. Mentre a Nagasaki in un raggio di 600 m. crollarono anche tutti gli edifici in cemento armato.
Di seguito l’elenco delle nove nazioni in possesso di armi nucleari:
Stati Uniti – Gli Stati uniti spendono più per il loro arsenale nucleare di tutti gli altri paesi messi insieme. Conta a tutt’oggi qualcosa come 7700 testate. In Europa sono cinque le nazioni che ospitano armi nucleari statunitensi nel proprio territorio, come parte del piano della Nato per la condivisione di armi nucleari. Sono dislocate in Italia (Aviano, Sigonella, ecc.) Germania, Paesi Bassi, Belgio e Turchia. Mentre altre 20 nazioni fanno affidamento per la loro sicurezza sulle armi nucleari statunitensi.
Russia – È stato il secondo paese a sviluppare armi nucleari, durante la Guerra Fredda con gli Stati Uniti. La nazione eurasiatica ha il più grande arsenale del mondo, con 8.500 testate. Inoltre, sta investendo molto nella modernizzazione dei sistemi di lancio.
Francia – Dispone di 300 testate, la maggior parte delle quali su sottomarini equipaggiati con missili M45 e M51. Molte altre, sono pronte a partire dalle rampe e dagli aeroplani.
Cina – Ha un arsenale nucleare composto da 250 testate, ma queste possono essere lanciate in volo, da terra e dal mare.
Gran Bretagna – Ha una flotta di quattro sottomarini nucleari in Scozia, ciascuno con 16 missili Trident. Con 225 testate, la Gran Bretagna sta valutando se revisionare le sue forze nucleari o procedere con il disarmo, ma a tuttora, rampe e sistemi sono in manutenzione.
India – Le armi nucleari che ha sviluppato gli indiani stanno violato gli impegni di non proliferazione di quella nazione. Possiedono tra le 90 e le 110 testate nucleari. Ma stanno aumentando costantemente le dimensioni del loro arsenale nucleare e le capacità di lancio.
Pakistan – Come l’India, viola i trattati internazionali sulla non proliferazione delle armi nucleari, disponendo di 120 testate. Come l’India sta apportando miglioramenti sostanziali al suo arsenale nucleare e infrastrutture associate.
Israele – Questa nazione non conferma l’esistenza nel suo territorio di armi nucleari di fabbricazione israeliana. Al riguardo ci sono poche informazioni pubbliche, sebbene si pensi siano in possesso di 80 testate nucleari.
Corea del Nord – Ha un programma di armi nucleari recente e potenzialmente in crescita, il cui arsenale nucleare conta 10 testate.