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Scicli. Romolo Valli a tutto tondo nel racconto di Daniele Montemagno.

I testimoni del suo tempo lo ricordano a Classico Italiano. Un credito di memoria nel disinvolto mondo dello spettacolo
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Rimane un debito di memoria per Romolo Valli, grande attore di teatro e di cinema, a 41 anni dalla morte e un dignitoso recupero di racconto, visto da ogni angolatura, lo ha fatto Daniela Montemagno, nella sua opera, “ROMOLO VALLI” ed. Sabinae.
Ieri sera per “Classico italiano” nel suggestivo scenario del giardino Bonelli Patanè a Scicli ne hanno ricordato le imprese con l’autrice Caterina D’Amico, figlia della indimenticata sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico, Dino Trappeti, attore e costumista, Paolo Valli, nipote di Romolo Valli.
Daniela Montemagno ha costruito un ritratto esaustivo, dell’artista e dell’uomo, raccontando in oltre 400 pagine ogni aspetto della sua figura, dai momenti più scherzosi, all’epilogo tragico, e poi i successi, tanti, e i premi. La sera che precedette la sua morte gli ultimi a vederlo furono Trappetti e Paolo Valli in una cena a casa di Romolo dopo l’ennesima replica al teatro Eliseo, dove aveva interpretato Prima del silenzio, atto unico scritto da Giuseppe Patroni Griffi proprio per lo stesso Valli e messo in scena da Giorgio De Lullo, suo compagno di vita. Era apparso stanco e un po’ sfiduciato. Se ne andava per sempre da lì a poco a 54 anni in un incidente stradale sulla Via Appia Antica a Roma nella notte del 1º febbraio 1980.
Fu icona del Teatro (mitica la compagnia dei Giovani che fondò nel 1954 con Rossella Falck, Anna Maria Guarnieri e Ferruccio De Ceresa) e del Cinema, trentuno le sue interpretazioni diretto da registi di grande fama: Monicelli, Visconti, Fellini, De Sica, Bertolucci, Leone.
Apparteneva ad un’epoca di attori, come ha sottolineato Caterina D’Amico, che avevano un progetto teatrale da portare avanti attraverso la compagnia. Adesso tutto questo è scomparso. La compagnia come progetto artistico da portare avanti non esiste più se non solo per fare cassa e poi dividersi.
La proiezione al Cine Teatro Italia de “Il Lavoro” di Luchino Visconti, episodio di Boccaccio ’70 e di Guglielmo il Dentone, con Alberto Sordi e Romolo Valli protagonisti, episodio dal film I Complessi ha chiuso la serata.

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