Dopo il parere tecnico espresso dalla Ragioneria generale dello Stato, lo scorso mese di marzo, con riferimento all’impatto sulle finanze pubbliche del Ddl per il differimento dei termini in caso di malattia e infortunio del professionista, l’iter per l’approvazione del provvedimento ha subito una battuta d’arresto. E’ Anc Ragusa a rilevarlo esprimendo le proprie perplessità per lo stop in questione visto che da subito sono state ritenute palesemente errate le valutazioni della Ragioneria generale dello Stato in merito agli effetti finanziari del provvedimento, per il quale veniva stimata una copertura finanziaria di oltre 236 milioni di euro. “Oggi i numeri a cui fa riferimento il primo firmatario del Ddl, il senatore Andrea De Bertoldi, a seguito di approfondimenti che su questo aspetto si sono svolti con la direzione generale delle Finanze del Mef – chiarisce il presidente di Anc Ragusa, Rosa Anna Paolino, riprendendo le valutazioni del presidente nazionale Marco Cuchel – sono profondamente diversi, sostanzialmente confermando quanto sostenuto dall’Anc in ordine alle conseguenze della misura sul piano finanziario: una copertura che dovrebbe essere di circa 35 milioni di euro complessivi, tra mancate entrate di natura finanziaria e da contributi previdenziali. Si delinea dunque uno scenario ben diverso rispetto a quello prospettato, e adesso non sembra esistere più alcuna ragione valida che possa giustificare ulteriori ritardi da parte del legislatore, dal quale ci aspettiamo la decisione di far riprendere al testo il suo iter parlamentare in tempi brevi affinché questo provvedimento di civiltà e di buon senso possa finalmente diventare legge dello Stato. Ai professionisti, infatti, non può continuare ad essere negato un diritto costituzionalmente riconosciuto come il diritto alla salute”.
- 9 Dicembre 2024 -