Un altro passo importante nello sviluppo della cultura della legalità e della sicurezza che Confcommercio ha sempre perseguito organizzando eventi come quello a cadenza annuale dal titolo “Legalità ci piace”. E’ quanto afferma il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, nel commentare il protocollo che l’associazione di categoria ha stipulato con l’Arma dei carabinieri per la reciproca collaborazione nello sviluppo della cultura della legalità e della sicurezza. Un protocollo che, benché sottoscritto a Roma, avrà ricadute anche sui territori decentrati, come nel caso dell’area iblea. L’intesa, infatti, prevede studi, ricerche, convegni e iniziative di formazione, finalizzati alla prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale, la sensibilizzazione sui fenomeni vessatori del settore economico, la valorizzazione della tutela ambientale con particolare riferimento agli illeciti nel ciclo dei rifiuti, la salvaguardia della salute del consumatore connessa alla vendita di prodotti e dispositivi medici. L’Arma dei Carabinieri si avvarrà di qualificati rappresentanti del Raggruppamento operativo speciale (Ros), dei Reparti operativi, del Comando per la Tutela ambientale e Transizione ecologica e del Comando per la Tutela della salute, al fine di rendere fruibili all’interesse collettivo le peculiari competenze che contraddistinguono l’istituzione. Confcommercio promuoverà la partecipazione della dirigenza politica e tecnica e degli associati, con il coinvolgimento dell’intero sistema confederativo, articolato in territoriali e categorie. L’attuazione del protocollo, che avrà durata triennale, sarà affidata ad un comitato paritetico. Il presidente provinciale Manenti ringrazia il presidente nazionale Confcommercio Carlo Sangalli per avere attuato un’azione del genere visto che con questo protocollo si rafforza ulteriormente il percorso di promozione della legalità che si esprime proprio nelle cosiddette giornate della “Legalità ci piace”. Giornate che, con continuità, anno dopo anno, hanno dato vita a ricerche, azioni e soprattutto hanno rafforzato la collaborazione con le istituzioni. Collaborazione, appunto. “Sappiamo, poi, che uno degli aspetti più insidiosi dell’illegalità, in particolare per fenomeni come racket, usura, corruzione – spiega Manenti – è la percezione da parte di chi li subisce di essere solo. Gli stessi fenomeni criminali stanno diventando sempre più complessi e difficili da affrontare. Da quelli predatori a quelli legati alla criminalità organizzata. E la collaborazione tra istituzioni e parti sociali è la via maestra per presidiare in modo capillare, diffuso ed efficace la sicurezza. E poi siamo soddisfatti di questa intesa con i carabinieri. Perché, come dice Sangalli, l’Arma è “dappertutto” e “rasoterra”, come la Confcommercio, con presidi ovunque sul territorio. Ha un’organizzazione che incrocia centro, territorio e reparti per esigenze speciali, come noi operiamo tra dimensione territoriale, di categoria e confederazione centrale. Ma soprattutto entrambi, abbiamo alle spalle una “storia popolare”, con la vicinanza alle più importanti istituzioni dello Stato e nello stesso tempo con la capacità di rimanere a contatto con le persone e con le imprese. E mai come in questo momento, le persone e le imprese hanno bisogno che si uniscano le forze per dare loro sostegno e fronteggiare la criminalità”.
- 11 Dicembre 2024 -
1 commento su “Stipulato protocollo Confcommercio Ragusa e Carabinieri”
Prima di tutto si dovrebbero fronteggiare i criminali che stanno a Palazzo Chigi e a Palazzo Madama, e sono tanti.
Questi dall’alto e a cascata secondo le geriarchie, arrivano fino alle persone e alle imprese che ormai lavorano solo per un piatto di minestra e basta.
La maggior parte delle vessazioni, arriva proprio dal governo e mi meraviglia non poco questa presa di posizione di voi sindacati che mi suona più da pubblicità che altro. I Carabinieri non hanno bisogno di voi per fare rispettare le leggi!
Ovviamente e purtroppo fanno rispettare le leggi, ma spesso non sono messi nelle condizioni di fare giustizia, poi con voi nel mezzo complicate di più le cose.
Quindi ora anche sindacati e sindacalisti diventano sceriffi moderatori?
Oggettivamente non si riesce più a distinguere i veri criminali, non si sa chi più pericolosi, quelli che stanno al Governo e in tutte le sue istituzioni (Sindacati e Banche compresi), o i criminali tradizionali!
La legalità (quella seria) piace a tutti e non sono i sindacati a doversi occupare di questo, voi dovreste impegnarvi a fare solamente il vostro lavoro per cui siete nati se ci riuscite!